Capitolo nove - Confessione

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Harry si appoggiò allo schienale del sedile, leggermente scomodo, sul balcone dell'arena. Stava osservando attentamente il palco e tutti i posti a sedere, mangiando nel frattempo una banana.
Il suo soundcheck era terminato da un po', ma non voleva tornare in hotel visto che era molto distante dal luogo dove si sarebbe tenuto il concerto. Andare fuori a fare un giro per la città finchè non fosse iniziato l'evento non era un'opzione plausibile. C'era bel tempo fuori, ma avrebbe avuto bisogno del suo inalatore dopo dieci minuti di passeggiata. L'aria di Hong Kong era troppo pesante, nemmeno la mascherina lo aiutava a respirare meglio.
Niall era tornato in albergo per fare alcune telefonate e organizzare apparizioni televisive o interviste per quando ritorneranno a Londra. Il tour con gli Escapade aveva attirato molta attenzione su di lui, tutta la nazione era curiosa di conoscere il ragazzo che la band più famosa del mondo aveva ritenuto degno di aprire i loro concerti.
Harry li guardò salire sul palco, alcuni tecnici stavano collegando le ultime apparecchiature. Liam si teneva a distanza, stava sicuramente pensando a qualcos'altro. Zayn e Louis, invece, stavano chiacchierando tra loro, ridacchiando e scherzando con il tizio che stava cercando di sistemargli i microfoni.
Harry sobbalzò quando il suono delle loro voci arrivò alle sue orecchie, e le loro risate riecheggiarono all'interno dell'arena.
"La finisci?" Chiese Louis, spingendo dolcemente la spalla del moro.
"Il prossimo che finiremo sarai tu." Lo minacciò Liam, camminando vicino ai due ragazzi.
"Ah!" Louis si incamminò verso l'altro lato del palco. "Come se la gente pigra come te potesse tenere il mio passo."
Liam fu alle calcagna di Louis in pochi secondi, il ragazzo riuscì a schivarlo e a correre di nuovo al centro del palco dove Zayn li aspettava sogghignando, guardandoli con le braccia incrociate sul petto. Harry sussultò quando si rese conto che Louis non fermò la sua corsa, anzi andò a sbattere contro il moro facendogli fare una giravolta prima di atterrare sopra il suo corpo sul pavimento. Louis aveva perso il microfono nella caduta, ma attraverso quello di Zayn il riccio poté sentirli ridacchiare divertiti, mentre rilasciavano entrambi un sonoro "Oof".
Liam si buttò sopra i due amici, cominciando a fare il solletico prima a uno poi all'altro. I guaiti e le risate di Louis iniziarono a riecheggiare per l'arena vuota.  Harry si ritrovò a sorridere teneramente guardando la scenetta che si stava svolgendo di fronte ai suoi occhi.
Si sorprese quando la voce di qualcuno sgridò i tre ragazzi ad alta voce, e poco dopo vide un uomo in piedi di fronte al palco. Teneva le braccia incrociate e li fissava in modo truce. "Ragazzi, smettetela per favore," disse l'uomo con tono frustrato. "Non abbiamo tutto il giorno a disposizione."
Liam e Zayn si alzarono immediatamente da terra, allungando una mano per aiutare Louis a rialzarsi, il quale però non si mosse. Harry vide il maggiore fissare il soffitto con un'espressione amara sul volto. Si chiese cosa stesse passando per la testa di Louis in quel preciso momento.
Harry non riusciva nemmeno ad immaginarlo. C'era stato un tempo in cui riusciva a capire ogni singolo pensiero che attraversava la mente di Louis con una semplice occhiata o uno sguardo. Quando guardava il maggiore adesso, invece, tutto ciò che vedeva era una faccia vuota e spenta, senso di colpa e rimpianto.
Tuttavia, Louis assomigliava a quello di sempre quando si trovava in compagnia di Liam o Zayn; Harry non poteva fare a meno di sentirsi ferito osservando il modo in cui il giovane cercava di raggiungerli per trovare conforto in loro, si vedeva che si fidava dei suoi compagni. Sapeva che non erano dei sostituti di lui e Niall, ma questo non rendeva più facile sopportare l'intera situazione. L'amicizia fra quei tre ragazzi era molto di più, era ad un livello completamente diverso.
Tutto ciò era diventato ancora più evidente dopo che avevano lasciato le Filippine. Zayn e Liam sembravano capire Louis senza nemmeno aver bisogno di chiederglielo in modo esplicito, a loro bastava guardare come si comportava quotidianamente. Loro sapevano quello che era successo; Harry lo aveva capito osservando i loro sguardi preoccupati o i piccoli tocchi e le carezze che lasciavano al maggiore pensando di non essere visti.
Qualcosa era cambiato tra lui e Louis; tutto era cambiato nel momento in cui il maggiore gli aveva detto che non voleva più mentirgli. Era stato sincero, era stato completamente onesto e aveva infranto il muro che si innalzava ancora fra loro. Harry aveva visto una parte di Louis che non aveva mai conosciuto prima d'ora, nemmeno tre anni prima.
C'era qualcosa di vulnerabile in Louis, ora, un lato che faceva desiderare ad Harry di raggiungerlo, prenderlo tra le sue braccia e tenerlo al sicuro. Il maggiore era sempre stato il più forte tra loro – Harry non aveva mai sentito prima di quel momento l'impulso di proteggerlo.
Non aveva idea del perché provasse queste sensazioni, non era previsto che sentisse tutto questo. Non avrebbe dovuto desiderare Louis in nessun modo.
Era stata colpa di quel bacio. Harry era più che convinto che fosse stata colpa del bacio che si erano scambiati pochi giorni prima. Aveva fatto fuoriuscire delle vecchie emozioni, dei sentimenti a lungo dimenticati, quelle che Harry aveva chiuso in un angolo remoto del suo cuore. Era del tutto normale la sua reazione, nessuno era paragonabile a Louis, dopotutto.
Gemette infastidito e inclinò la testa all'indietro, chiudendo gli occhi. Si trovava in una situazione maledettamente complicata, si sentiva arrabbiato con Louis e attratto dal ragazzo nello stesso momento, e sopprimere entrambe le sensazioni non era affatto facile.
Harry voleva soltanto non provare nulla nei confronti dell'altro, voleva essere indifferente e non sentirsi influenzato da Louis. Invece, pensò tra sé e sé mentre si sporgeva in avanti per fissare il maggiore che calciava una piccola palla attraverso il palco in direzione di Liam, aveva iniziato ad interessarsi e preoccuparsi nuovamente dell'altro ragazzo.
"Zayn, tu andrai sul retro del palco." Disse un tizio di fronte alla band.
Louis perse la palla che gli aveva appena rilanciato il moro. "Sul retro?" Domandò incredulo, mentre Zayn si incamminava senza dire una parola sul fondo del palco. Harry sapeva che, di solito, Zayn cantava sul palco superiore.
"Non possiamo installare il palco superiore in questa arena," rispose l'uomo. "Quindi dovremmo lavorare soltanto sul palco principale. Starai in fondo sulla destra, mentre Liam starà sulla sinistra."
Ciascuno prese la sua posizione e Louis sembrò un po' scettico a riguardo. "E riguardo "You, Seasons and In Time? Voglio dire, se non avremo il palco superiore..."
"Metteremo degli sgabelli per quelle canzoni, sembrerà tutto più elegante." Spiegò l'uomo.
Louis non sembrava troppo convinto, Harry poteva chiaramente vedere l'insoddisfazione sul suo volto. "E per tutte le altre canzoni manterremo queste postazioni?"
"Per la maggior parte, si," rispose il tizio, gli occhi fissi su un foglio che teneva tra le mani. "A volte potrete cambiare posizione."
"Ma in questo modo Zayn non sarà molto visibile al pubblico, o sbaglio?" Domandò Liam subito dopo.
L'uomo decise di non alzare lo sguardo dal foglio che stava leggendo. "Siamo onesti, non ha una presenza scenica fantastica. Che importa dove si trova, l'importante è che si senta la sua voce, no?"
Liam rimase a bocca aperta, Zayn sembrava molto confuso e Louis si limitò a far cadere il microfono a terra, prendendo la palla tra le mani. Harry agrottò le sopracciglia, spaesato dalla reazione del più grande, finchè non lo vide calciare la palla che teneva tra le mani e colpire le dita dell'uomo, facendogli cadere i fogli sul pavimento.
"Siamo tre persone in questa band." Esclamò Louis una volta ottenuta l'attenzione del ragazzo. Non aveva bisogno del microfono per farsi sentire. "E ognuno di noi avrà la stessa importanza su questo fottuto palco."
L'uomo non rispose. Harry poteva vedere soltanto le sue spalle, ma dal modo in cui era rimasto completamente congelato, con le mani ancora a mezz'aria che ora erano vuote, era sicuro che la sua espressione fosse a dir poco sconvolta ed avesse uno sguardo sconcertato.
"Se ciò significa che dovremmo fare delle ore in più per elaborare una coreografia corretta, allora è quello che faremo. Siamo tutti uguali e tutti importanti allo stesso modo in questo gruppo." Louis lanciò un'occhiata a Zayn e Harry notò che il moro aveva uno sguardo ferito e dispiaciuto. Liam nel frattempo si era avvicinato a Zayn per confortarlo.
"Non possiamo lavorare su una nuova-"
"Possiamo," tagliò corto Louis. "Se non hai intenzione di fare il tuo cazzo di lavoro, improvviseremo e basta, se tutto finirà in un casino la colpa sarà soltanto tua."
Harry si alzò immediatamente, sentendo male allo stomaco dopo aver udito quelle parole. Il sedile schioccò contro lo schienale, facendo un rumore assordante che riecheggiò per tutta l'arena. Gli occhi del maggiore balzarono su di lui, i loro sguardi si incrociarono per pochi secondi.
Quello lo fece sentire ancora più male e, senza lanciare un ulteriore occhiata ai ragazzi, si voltò per correre fuori nel corridoio. La sensazione di nausea allo stomaco gli fece venire le vertigini, sentì dei brividi in tutto il corpo e provò con tutte le sue forze a non piangere.
Chiuse rapidamente gli occhi, appoggiandosi contro un muro e inclinando la testa all'indietro per costringersi a respirare a pieni polmoni. Dopo qualche minuto, si arrese all'evidenza e scivolò sul pavimento, accucciato su sé stesso e incastrando la faccia tra le ginocchia.
Le parole di Louis riecheggiarono nella sua testa, l'immagine della sua espressione severa e arrabbiata era impressa a fuoco sulle sue palpebre. Cercò di trattenere un singhiozzo mentre ricominciava a tremare di nuovo; era arrabbiato prima di tutto con Louis, poi con sé stesso, infine per com'era diventato il maggiore negli ultimi anni e per il fatto che non si sarebbe mai comportato in quel modo nei suoi confronti.
Louis non avrebbe mai tradito Liam e Zayn.


Empty Skies (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora