Capitolo undici - Verità

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Poteva parlarne con Liam e Zayn - Louis sapeva che poteva parlare con i suoi amici di qualsiasi cosa. Lo avrebbero ascoltato, e poi Zayn gli avrebbe dato un buon consiglio su come risolvere la situazione, mentre Liam lo avrebbe abbracciato, accarezzandogli la schiena per tranquillizzarlo.
Eppure, c'era solo una persona che avrebbe capito tutto quanto, che avrebbe compreso perché Louis non riusciva a sopportare tutto quello. C'era solo una persona che conosceva sia lui sia Harry così bene da potergli dire come avrebbe dovuto comportarsi.
Era tardi, quasi mezzanotte, e Louis era appena rientrato da Los Angeles. Erano dovuti partire il giorno dopo la festa, il che non gli aveva permesso di rivedere il riccio e parlargli.
Inoltre, anche il fatto che Harry se ne fosse andato da casa sua all'improvviso gli aveva fatto capire molto. Louis aveva inteso quel gesto in un unico modo: Harry non voleva parlare di quello che era successo. Non voleva parlare di loro due.
Louis non avrebbe nemmeno saputo cosa dirgli, comunque. Si erano mandati alcuni messaggi, era sempre stato lui a fare il primo passo. Si erano scambiati parole prive di significato, messaggi semplici ed educati come ad esempio 'Divertiti a casa,' oppure 'Grazie per avermi invitato alla tua festa,' ed ancora 'Divertiti a LA.' Nessuno di loro aveva menzionato il bacio o il fatto che avessero dormito abbracciati sul divano.
Durante tutta la settimana trascorsa a Los Angeles, Louis non era stato in grado di pensare a nient'altro che al corpo del più piccolo accanto al suo, alle braccia del ragazzo strette intorno alla sua vita mentre respirava tranquillamente contro il suo collo, spedendogli brividi lungo tutto il corpo.
Louis aveva passato quasi un'ora sveglio sul quel divano, a fissare il pallido sole invernale mentre Harry dormiva accanto a lui. Quando si era girato tra le braccia del ragazzo, facendo attenzione a non svegliarlo, aveva notato immediatamente l'espressione tranquilla e rilassata del più piccolo, le ciglia che toccavano dolcemente gli zigomi, le labbra leggermente socchiuse. Louis aveva passato un dito su di esse, ripensando a quando le aveva baciate.
Era stato un piccolo shock quando Harry si era mosso, e Louis aveva rapidamente tirato via la mano, temendo di essere colto in flagrante. Il riccio, tuttavia, non si era svegliato. Si era avvicinato maggiormente a lui, una mano era scivolata sotto la sua maglietta, un ginocchio si era infilato tra le sue cosce.
"Lou," aveva mormorato sottovoce, mentre le dita gli sfioravano le costole.
Era stata quella parola sussurrata che lo aveva fatto allontanare. Si era staccato dolcemente dal fianco dell'altro ragazzo, alzandosi dal divano. Il suo cuore batteva selvaggiamente, gli martellava rumorosamente nelle orecchie ed in gola, facendolo sentire completamente fuori controllo.
Harry, anche nel sonno, sapeva esattamente chi stava tenendo tra le braccia. La realizzazione di tutto ciò era stata come una doccia gelata, sentiva brividi in tutto il corpo, come se tutti i suoi organi interni si fossero congelati.
Cosa avrebbe dovuto pensare, aspettarsi – cosa avrebbe dovuto fare?
"Louis?"
Si voltò rapidamente e vide Barbara avvicinarsi a lui. Le sorrise, cercando di mascherare le sue preoccupazioni.
"Niall mi aveva detto che eravate a Los Angeles." Gli disse la ragazza, aprendo la porta.
"Uhm si, siamo tornati oggi. Niall è in casa?" Domandò Louis.
Barbara annuì, sorridendo. "Certo, entra pure."
Louis la seguì all'interno, aspettando nel piccolo corridoio. Qualche secondo dopo, Niall uscì da una stanza e non appena lo vide gli lanciò un'occhiata confusa. "Louis, cosa ci fai qui?"
"Ehi, Ni." Rispose, sentendosi ad un tratto stanco e spossato. "Hai un momento?"
Niall si voltò verso la fidanzata. "Babs, noi siamo in cucina." Disse, prima di chiudere la porta per poi incamminarsi verso un'altra stanza della casa, facendo cenno a Louis di seguirlo.
La cucina era molto piccola, con una minuscola finestra sopra il lavandino, ma era esattamente come Louis immaginava sarebbe stata la cucina di Niall. C'era una mensola con una collezione di bottiglie, oltre ad alcune foto attaccate al frigo che mostravano Niall e Barbara in vacanza, sempre sorridenti.
"Vuoi un po' di tè?"
"Si, per favore." Rispose Louis, sedendosi su una sedia in mezzo alla cucina.
Niall mise il bollitore sul fuoco prima di accomodarsi di fronte a lui. "Presumo che tu sia qui per Harry."
"Si," ammise Louis sottovoce. "Sto impazzendo Niall, non so cosa fare."
"Sei andato a letto con lui a Capodanno?" Domandò il biondo senza mezzi termini, incrociando le braccia.
Il cuore di Louis sobbalzò soltanto all'idea di fare sesso con il riccio. "No, perché lo pensi?"
"Perché Harry non sta messo meglio di te, amico, e non mi parla." Aggiunse Niall. "Quindi, cosa è succeso?"
"Ci siamo baciati," rispose tranquillamente. "Mi ha baciato a mezzanotte."
Niall si alzò per riempire le tazze con l'acqua calda. "Cosi senza motivo?"
Mordendosi un labbro nervosamente, Louis deglutì prima di continuare a raccontare. "Potrei averlo baciato io per primo, in Malesia."
"In Malesia?" Niall alzò lo sguardo per guardarlo negli occhi, inarcando un sopracciglio. "Così presto? Io sospettavo in Giappone."
"Ci ho provato Niall, te lo giuro, ho cercato di mantenere le distanze. Non volevo baciarlo, ma è successo." Louis seppellì il viso tra le mani. "E poi il tour è finito, e ho dovuto cercare un modo per farlo restare vicino a me - non potevo tornare a vivere una vita in cui non conto niente per lui."
"Gli hai chiesto di essere amici." Notò Niall, sedendosi di nuovo di fronte a lui e posando una tazza sul tavolo. "Harry me l'ha detto."
"Ho sbagliato tutto," gemette Louis. "Pensavo che esere amici sarebbe stata la soluzione ideale, ma non posso farlo."
"Chi diavolo riesce a rimanere amico del suo ex, comunque?" Chiese Niall. "Non è possibile, vero?"
"Penso che invece sia una cosa possibile, per alcune persone." Sussurrò Louis con tono frustrato.
"Le persone che non si sono lasciate in modo brusco, forse." Niall picchiettò le dita contro il piano del tavolo. "Ma le persone che si sono spezzate il cuore a vicenda e hanno provato rancore per anni? Non possono farlo. Queste persone non posso restare amici, Louis."
"Non voglio perderlo di nuovo." Dire la verità era estremamente liberatorio, come liberarsi di un pesante fardello.
"Lo so, Lou." Lo rassicurò l'amico. "Ma essere amici non è la soluzione, lo sai che tra voi due o è tutto o niente."
Louis alzò lo sguardo, trovando il biondo che lo stava già fissando a sua volta. "Non credo che mi concederebbe una seconda possibilità, è come se ci fosse un muro intorno a lui che non riesco ad abbattere."
Niall non rispose e gli lanciò semplicemente uno sguardo intenso.
"Voglio lottare per lui Ni, davvero. Ma come posso fare? Non è nemmeno single, al momento." Louis si passò una mano tra i capelli, scrollando le spalle, impotente. "Mi sento una persona orribile, perché di solito non incoraggio le persone a tradire. Non è quello che sono."
"Tradire?" Chiese Niall con tono confuso.
Louis allacciò le sue dita sopra il tavolo, costringendosi a porre la fatidica domanda. "Sta insieme a Nick, vero?"
"Ti sta ancora facendo credere questo?" Niall alzò gli occhi al cielo. "Quel bastardo, gli avevo detto di chiarire le cose."
Il giovane alzò lo sguardo. "Cosa?"
"Non sta insieme a Nick, in realtà non c'è mai stato, stava succedendo qualcosa tra loro ma non sono mai stati una vera coppia."
Louis ebbe bisogno di un momento per analizzare quello che aveva appena scoperto, un sapore amaro si depositò nella sua bocca. Sentiva la testa girare per le troppe informazioni. Harry gli aveva volutamente fatto credere di essere impegnato con qualcun altro, che non era disponibile e che Louis non aveva alcuna possibilità di riprovarci, e soprattutto che non voleva intraprendere una relazione o flirtare alle spalle del suo ragazzo.
"Ma non lo ha negato quando eravamo insieme durante la cena di Natale." Protestò Louis. "E anche alla mia festa, non ha detto una sola parola quando Aiden li ha definiti una coppia."
"Penso che, in parte, lui voglia ancora farti del male e farti soffrire, Louis." Mormorò il biondo, togliendo le bustine di tè dalle tazze. "Quel muro che hai menzionato, ricordi? Gli fa ancora male, una parte di lui probabilmente starà sempre male per ciò che vi è successo in passato."
"Deve esserci un modo per fargli cambiare idea e fargli credere di nuovo in me."
"Beh Louis, dovresti tornare indietro nel tempo e cambiare tutte le tue decisioni." Niall fece spallucce. "Penso che abbia paura che tu possa prendere un'altra decisione del genere e abbandonarlo."
"Non lo farei mai!" Esclamò Louis con veemenza, sbattendo un pugno sul tavolo. "Avevo diciotto anni, Niall, ero giovane e stupido e non avevo idea di quello che stavo facendo. Lui che cosa avrebbe fatto se si fosse trovato nella mia stessa posizione? Come può essere così sicuro che non avrebbe fatto il mio stesso errore?"
Dopo quell'affermazione, uno strano silenzio si instaurò tra loro e Niall sorseggiò il suo tè prima di prendere un profondo respiro.
"Okay Louis, dal momento che lui non te lo dirà mai, te lo dirò io adesso." Annunciò Niall con tono serio. "Harry è davvero troppo orgoglioso per dirtelo, ma se non lo scopri non potrai mai abbattere il suo muro."
Louis guardò l'amico con uno sguardo accigliato. "Cosa devi dirmi?"
Niall posò la tazza, tenendo lo sguardo fisso sul maggiore. "Aveva ricevuto l'offerta prima di te, Louis." Spiegò il biondo. Il castano registrò quelle parole ma non riusciva a capirne il significato, così l'amico decise di continuare. "La Syco aveva contattato prima lui, chiedendogli di andare a Londra per un casting. Ha rifiutato senza pensarci due volte."
"È una bugia." Sussurrò Louis con voce rotta.
Niall scosse la testa. "Ho paura che sia tutto vero."
"Perché non me l'ha mai detto?" Il giovane sentì la nausea risalirgli lungo lo stomaco.
"Perché tu hai avuto la sua stessa possibilità, Louis." Rispose il biondo con un sorriso compassionevole sul volto. "Ma non hai scelto lui."
Le lacrime cominciarono a formarsi dentro i suoi occhi, li sentì bruciare negli angoli, minacciavano di fuoriuscire all'improvviso, così si alzò in piedi. Cercò disperatamente di calmarsi ma l'ansia stava invadendo tutto il suo corpo, aumentando di minuto in minuto.
"Devo andare." Disse infine, uscendo di corsa dalla cucina.
"Lou!" Urlò Niall correndogli dietro. "Non puoi semplicemente-"
"Si che posso farlo!" Esclamò Louis, aprendo la porta dell'appartamento, lanciò quindi un'ultima occhiata al biondo, vedendo la sua espressione indifesa e la preoccuazione nei suoi occhi.
Sapeva - capiva perché Harry non aveva voluto urlargli in faccia la verità. Non voleva fargli sapere che lui era stato soltanto la seconda scelta per la Syco. Era troppo buono per dirglielo.
Eppure, Harry aveva chiesto a Louis di essere completamente onesto, aveva voluto sapere tutta la verità. Mentre lui si era arreso ed era diventato completamente vulnerabile raccontando ad Harry tutto ciò che sentiva, il riccio non aveva ritenuto necessario trattarlo con la stessa onestà.
Harry lo aveva preso in giro, e Louis non gli avrebbe permesso di averla vinta.



Empty Skies (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora