Harry si sentiva praticamente un morto in piedi quando finalmente arrivarono ad Heathrow. Non avevano trovato un volo diretto, quindi avevano dovuto fare scalo a Francoforte e cambiare aereo, cosa che alla fine lo aveva completamente reso esausto.
Anche Niall sembrava stanco, gli occhi cerchiati di rosso e la pelle ancora più pallida del solito. Si fermò accanto a lui di fronte al nastro trasportatore nell'area bagagli, sbadigliando ripetutamente.
Dire addio a Louis a Narita era stato strano. Entrambi erano stati titubanti al riguardo, poi Louis aveva fatto la prima mossa, avvicinandosi a lui ed abbracciandolo piano, augurandogli un buon volo. Louis, Liam e Zayn avevano preso un volo diverso, diretto direttamente a Los Angeles, dove sarebbero tornati subito in studio di registrazione.
Oltre la spalla di Louis, Harry aveva sorpreso Liam che sorrideva e Zayn con un'espressione scettica sul viso. Niall invece era sembrato sospettoso, ma non aveva ancora detto una parola a riguardo.
Harry non avrebbe saputo come spiegarlo comunque. Non poteva spiegare cosa fosse successo a Sapporo, o cosa fosse cambiato tra di loro. Tutto ciò che sapeva era che non voleva più essere arrabbiato, voleva soltanto che le cose si calmassero e che Louis la smettesse di essere diffidente nei suoi confronti.
"Questa è la tua," disse Niall, indicando una valigia. Harry fece un passo in avanti, afferrando la valigia da sopra il nastro. Solo pochi minuti dopo, uscì fuori anche la custodia della sua chitarra, così come anche la borsa di Niall. Harry nel frattempo controllò la sua chitarra per assicurarsi che non ci fossero danni, prima che si dirigessero verso l'uscita.
"Non voglio prendere il treno," annunciò il biondo. "Prenderemo il taxi."
"Nessuna obiezione." Borbottò Harry.
Uscirono dalle porte scorrevoli ed Harry si fermò quando vide Perrie e Ed, entrambi con dei sorrisi luminosi in volto. Perrie teneva un foglio con su scritto 'Benvenuti' ed aveva un sacco di cuori luccicanti disegnati sopra.
Voleva chiedere a Niall se anche lui li avesse visti, ma si voltò giusto in tempo per vedere il suo amico che lasciava cadere a terra tutti i suoi bagagli per spalancare le braccia così da poter avvolgere Barbara che stava correndo verso di lui come una furia. Lei gli gettò le braccia al collo e Niall affondò il viso tra i suoi capelli, mise le braccia intorno alla sua vita e la sollevò da terra.
Sorridendo a quella scena, Harry lanciò un'occhiata a Perrie quando quest'ultima si avvicinò a lui. Le avvolse un braccio intorno alla vita, tirandola contro il suo fianco e baciandole la parte superiore della testa, poi sollevò lo sguardo per vedere Ed che gli stava ancora sorridendo e ricambiò il sorriso.
"Sembri stanco, amico." Commentò il rosso.
"Potrei addormentarmi proprio in questo istante," disse Harry, appoggiando la guancia contro i capelli di Perrie e chiudendo gli occhi.
"Ho cambiato le tue lenzuola," gli disse la ragazza. "Puoi buttarti a letto non appena torniamo a casa."
Annuendo piano, il riccio riaprì gli occhi, fissando Niall e Barbara. Non si erano mossi molto, ovviamente persi nella loro piccola bolla personale. Niall si era leggermente allontanato dal viso della sua ragazza, rompendo così il bacio, e Barbara continuava a passargli ripetutamente le mani tra i capelli.
"Mi sei mancato," disse.
"Tu mi sei mancata di più," rispose Niall, sogghignando.
"No." Barbara scosse la testa. "No, Niall. Non capisci."
Il biondo si accigliò, mettendola giù. "Cosa? Davvero, Babs, ovviamente mi sei mancata. E poi i letti degli hotel non erano-"
"Ti amo," sbottò poi la ragazza, incorniciando con le sue mani la faccia di Niall così che lui potesse guardarla dritta negli occhi.
Harry poté vedere l'espressione di Niall cambiare improvvisamente, il ragazzo aveva la bocca spalancata ed una faccia a dir poco sconvolta. Sentì poi le dita di Perrie stringere forte il suo maglione, tirando la stoffa morbida. Lentamente, il biondo si voltò verso di loro, sbattendo le palpebre stupidamente.
"Per favore, ditemi che l'avete sentito anche voi," li pregò.
Perrie rise. "Dovresti dirglielo anche tu, idiota!"
Una calda sensazione si diffuse dentro il suo corpo quando Niall si girò di nuovo verso Barbara, la quale aveva gli occhi blu lucidi e pazienti, in attesa della risposta dell'amico. Il biondo baciò le sue labbra una volta prima di seppellire il viso contro il suo collo, ed Harry riuscì a percepire il momento esatto in cui Niall pronunciò quelle due paroline nell'orecchio della sua ragazza. Il volto di Barbara si illuminò, ed un sorriso a dir poco mozzafiato si allargò sui suoi lineamenti, rendendola ancora più bella.
Per qualche secondo rimasero così, ed Harry non osò nemmeno muoversi, timoroso di rovinare quel meraviglioso momento. Poi Niall inclinò la testa all'indietro e sorrise, sollevando di nuovo Barbara, le braccia intorno alla sua vita.
"Forza, ragazzi. Dobbiamo andare." Annunciò poi Ed. "Le tariffe per il parcheggio sono folli, qui."
Niall mise quindi giù Barbara e lei gli prese la mano, restandogli vicina. Harry si voltò verso Perrie, vedendo l'espressione sognante sul suo volto e quindi le pizzicò un braccio. L'amica roteò gli occhi ed afferrò la sua valigia.
Il viaggio verso casa fu tranquillo. Non appena prese posto sul sedile passeggero, Harry chiuse immediatamente gli occhi. Solo le chiacchiere di Niall e Perrie che provenivano dai sedili posteriori lo tenevano a malapena sveglio. Ed stava canticchiando una canzone che stavano passando in quel momento alla radio e la pioggia batteva sul parabrezza e sul tetto dell'auto.
Quando finalmente arrivarono a casa, il riccio non riuscì a fare altro se non togliersi i vestiti per poi cadere a peso morto sul suo letto, tirandosi il piumone fino al mento.
Le lenzuola avevano un odore insolito, non gli sembrava nemmeno il suo letto quello. Ripensò ad un'occasione in cui aveva condiviso le sue lenzuola, quelle rare volte in cui si era svegliato accanto a qualcun altro, quando aveva seppellito la faccia in un cuscino che odorava di shampoo alle erbe e di una dolce colonia.
Tutto questo si mescolava con le immagini di una camera d'albergo buia ed il viso addormentato di Louis, la sua mano sul cuscino, le dita corte e sottili, dall'aspetto fragile. Immagini d'inverno, una sciarpa rossa poggiata sulle loro spalle, neve scintillante che offusca la vista di Harry.
Sognava di giorni lontani mescolati con i ricordi attuali. Le labbra di Louis si muovevano contro le sue, la pelle di Louis contro la sua, brividi di freddo che attraversavano il suo corpo a quel contatto.
I sogni non finirono per tutta la durata del suo sonno.
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Empty Skies (Italian Translation)
FanfictionPer tre anni, Harry è scappato dal suo passato. Ora però, ha deciso di trasferirsi a Londra per realizzare uno dei suoi più grandi sogni - sfondare nell'industria musicale. Non tutto è semplice, però, e la competizione è dura. Ed il suo passato lo r...