gelosia

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Partiamo dal presupposto che sono dell'idea che l'amore è decisamente troppo sopravvalutato. Spesso la gente desiderosa di provare quello che si brama molto nei film e nei libri, confonde l'amore con il semplice affetto.
Un'amicizia può darti lo stesso affetto di una relazione amorosa, eppure molta gente a un certo punto si ritrova a domandarsi se quello che "prova" sia amore o affetto. Beh, già il fatto che tu te lo stia chiedendo vuol dire che non ne sei sicuro. 99% sei innamorato solo dell'idea di essere innamorato.

È successo anche a me. Ed è scattata dal sentimento più stupido che noi persone possiamo provare: la gelosia.
Era amore? No, un'amicizia sprecata.

Fate uscire la fumata bianca, siete finalmente venuti a conoscenza del fatto che la gelosia esiste anche tra amici e non solo con i fidanzati. Però ora che ci penso non si parla mai di gelosia, viene spesso considerato un sentimento negativo e per questo vergognoso, da cui doversi nascondere.
"Sei geloso?" "No no, affatto". E invece perché devi negare se te lo chiedono? Perché ti vergogni di te stesso, come se la gelosia fosse un difetto di fabbrica dell'essere umano.

Oppure spesso la gente gelosa dà la colpa agli altri per questa gelosia. Del tipo che se sei in confidenza con qualcuno e io mi ingelosisco allora è colpa tua che mi rendi tale. Non puoi vivere la tua vita perché io sono geloso, geloso perché nonostante la vicinanza io ti sento lontano e vorrei averti accanto per il resto della vita, non voglio essere soggetto all'oblio da parte tua.
O semplicemente l'oblio in generale, che spesso la gelosia è solo paura del rifiuto, paura di non essere abbastanza.

E allora il problema è nostro, non di quelli di cui siamo gelosi. Se credessimo un po' di più in noi stessi, saremmo anche meno gelosi perché non avremmo paura di essere una betoniera umana. Eppure a volte non basta, anche i megalomani si ritrovano a essere gelosi.

Forse allora siamo semplicemente stupidi e masochisti. Sì, masochisti. Che se ci pensate abbiamo paura del rifiuto ma se siamo rifiutati poi continuiamo a restare di merda.
Ci vuole un sacco di tempo a metabolizzare il fatto di non piacere a una persona e altrettanto tempo a scordarla... questo perché nel momento in cui ci rendiamo conto che non possiamo piacere a tutti, guarda caso continuiamo ad andare dietro proprio a quella persona che ci rifiuta, ignorando quelli che invece ci accettano. E ci incolpiamo per non essere abbastanza, come se fosse colpa nostra.

Se c'è una cosa di cui non ti devi incolpare è di non essere abbastanza per qualcuno che ci rifiuta.
È come se a te facesse schifo la pizza: è colpa della pizza? No, deficiente, è colpa tua che non ti piace la pizza perché hai dei gusti di merda. Quindi se non rientri nei gusti personali di qualcuno non è una cosa che dipende da te.

Siamo attratti da chi ci rifiuta e continuiamo a incolpare noi stessi di ciò perché sotto sotto siamo masochisti. Siamo attratti da tutto ciò che non è buono ma può fare soffrire, sia noi che gli altri.
Mi piaci, ma io non ti piaccio e allora tu mi piaci ancora di più perché sei irraggiungibile.
È lo stesso tipo di attrazione che porta l'essere umano a sporgere il collo verso il finestrino quando passiamo in auto accanto a un incidente.

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