Primo giorno di pioggia dopo settimane di caldo. Un caldo primaverile, piacevole, decisamente grave per essere febbraio.
Osservo le goccioline sul finestrino: alcune sono ferme, altre scendono lungo il vetro. Il cielo è ricoperto di nuvole, in parte bianco e in parte grigio. Non è malinconico, direi più pensieroso, tranquillo, rassicurante. Sa di possibilità, guardi il cielo e ti vengono mille idee.
"Papà ha detto che può portarti venerdì mattina a fare gli esami del sangue. Poi ti vengo a prendere a possiamo andare a fare colazione in quel bar carino" dice mia mamma.
Va bene, ottima idea. Le propongo di farle assaggiare i pancake che fanno in quel bar, visto che lei non li ha mai assaggiati.
È decorato in stile vintage, le pareti in legno, le foto appese, oggetti d'antiquariato, luci soffuse, caffetteria internazionale. Mi ci ha portato per la prima volta colui che quel giorno stesso è diventato il mio compagno di vita.E dai pancake le sorge un altro pensiero "domani facciamo le crepes" bene.
Siamo quasi giunte in città.
"Posso rubarti un po' di rossetto?" domanda retorica, so già la risposta. Frugo tra i suoi rossetti praticamente identici, fino a scegliere quello che potrebbe avere qualche tonalità che più mi aggrada, anche se mi risulta difficile distinguerne uno dall'altro. Forse questo è più opaco, più scuro, lo metto.
Mi fermo, gira la curva, riprendo a metterlo, mi rifermo, cambia marcia, riprendo, mi fermo, una buca, finisco.Guardo il risultato nello specchietto e sospiro, passandomi una mano tra i capelli schiariti e disordinati. È un taglio semplice e sbarazzino, che me li rende facilmente spettinati ma anche belli a vedersi, con le lunghezze biondo carota che risaltano sulla giacca di jeans da uomo in cui sono raggomitolata. "Sembri una tossichella" scommetto che pensa mia madre, guardando le strisciate di matita nera sotto l'occhio che ricordano quelle degli artisti grunge, anche se ben lontane dalla loro bellezza. Però il rossetto rosa carne migliora il tutto.
Più mi osservo e mi rendo conto che potrei assomigliare alla ragazza a cui aspiravo quando ero più piccola, quando in terza media le prime canzoni anarchiche mi entravano in testa e avevo quella voglia di diventare semi-ribelle, sbarazzina e lontana da quell'aria da secchiona. Al tempo erano solo sogni ad occhi aperti, frutto di troppo tempo speso a guardare tumblr e le assurdità che circolavano in esso.
Forse ora sono finalmente il mio idolo del passato. Non ho obbiettivi, mi piace ciondolare sotto la pioggia, non mi sento portata per nessuna materia, non voglio ridurmi a essere una signora d'ufficio ma voglio allo stesso tempo fare carriera.
Il rumore della pioggia è cessato o si è fatto molto più vano, sovrastato dal rombo del motore.
Infilo le cuffiette. Parte una canzone di Ringo Starr. Chiudo gli occhi.
È una giornata pensierosa.Non so chi sono.
È una giornata tranquilla, pensierosa, forse anche malinconica. Sì, decisamente malinconica.
![](https://img.wattpad.com/cover/154818464-288-k113710.jpg)
STAI LEGGENDO
bleach
SpiritualVecchi giornali raggrinziti che sanno di legno, caffè caldo e musica rock. Questi sono gli strascichi della mia anima.