Ci siamo persi in un bicchiere. Ti ricordi l'ultima volta che ci siamo scambiati emozioni? Io no, e forse è meglio così. Ricordo il sole, il sapore di sigaretta, ricordo il male ai piedi per le lunghe passeggiate, ricordo il sapore dell'acqua fresca che sgorgava da quella fontanella sul ciglio di una strada di campagna poco praticata; seduti sul muretto, il sudore che impregnava i vestiti e le risate che coprivano il senso di fatica e stanchezza, le quali prendevano il sopravvento solo una volta stesi sul morbido materasso o entrati sotto la doccia fresca. Il bicchiere era mezzo pieno, ho buttato giù tutto d'un colpo il suo contenuto. Il sapore della birra rimpiazzava quello della sigaretta, in autunno, illuminati dai lampioni, a stappare quelle bottiglie acquistate illegalmente e a parlare. Non ricordo di cosa avessimo parlato, ma l'autunno ci aveva già cambiati. Il cocente sole di agosto scaldava anche le nostre anime, ma ora nemmeno le sciarpe e i giacconi riuscivano a intiepidirci. Colpa forse il gelido ritorno alla realtà, i conti con lo studio e le responsabilità, la vita adolescenziale così travagliata e vicina a quella adulta. Un anno più giovane di me, eppure eri già più grande di me, mentre io ero ancora rimasta a quell'estate. Non ricordo il perchè, ma sentivo questa lacuna da superare, ma sbagliavo a volerla scavalcare. Ero solo io a lavorarci. E quando smisi di farmene un problema, mi accorsi che quella cresciuta in realtà ero io, e andava bene così.
Vorrei tu sapessi che non mi manchi più, ma che ricordo ancora tutto.
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bleach
SpiritualVecchi giornali raggrinziti che sanno di legno, caffè caldo e musica rock. Questi sono gli strascichi della mia anima.