teenage dirtbag

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Ve lo dico con la mia solita aria da sempliciotta che improvvisamente su wattpad secerne sfumature riflessive e filosofiche ma che tuttavia impiega una marea di tempo per scrivere ma soprattutto pubblicare su questa piattaforma. 

Penso sia tutto collegato, con il senso di insicurezza che spesso provo, anche la mia scrittura ne risente: mi autocritico costantemente e quel che voi vedete pubblicato fa parte solo di un terzo di tutte le parole che digito furiosamente e ricancello più volte. E' frustrante quando vorresti scrivere un sacco ma allo stesso tempo non ne hai voglia perchè ti senti svuotato, privato di ogni inventiva. Non so se sono l'unica schizofrenica che sente tutto questo, ma ugh quanto vorrei ritrovarmi più spesso davanti a questo pc a esternare qualunque briciola di narcisismo, depressione e cinismo. Mi sento come un fumatore che dopo essere riuscito a ridurre la quantità di nicotina vorrebbe smettere completamente, ma c'è sempre quella sigaretta al giorno di cui proprio non riesce a liberarsi e pur perseguendo la sua strada di non fumatore, cede ogni sera a un paio di tirate quotidiane, accontentandosi dell'avvilente consapevolezza di non essere nè fumatore nè non fumatore. Una via di mezzo.

Ecco, io mi identifico in qualunque cosa come una sconfortante via di mezzo. Sono una donna a metà.

Il 4 maggio ho compiuto 18 anni. Mi sono sentita da un lato felice di tutte le attenzioni ricevute, seppur a distanza: è stata anche occasione di chiacchierare con molta gente e riprendere i contatti con alcune persone. Ora tutto sembra essere passato e non mi sento migliore di quando avevo 17 anni, anche se devo tener presente che, andiamo, cosa minchia vuoi sentire in quarantena? Comunque, resto una 18enne. A metà.

Ora sono in videochiamata con i miei amici, tra 5 minuti scatterà la mezzanotte e tutti faremo gli auguri al nostro amico, pubblicherò qualche foto imbarazzante nelle storie di instagram come ogni fottuta normie che si vanta di avere una media di 2 ore passate sui social network. Siamo collegati su Meet da due ore e penso che sia da un'ora che ho disattivato la cam e il microfono, essendomi trovata irrimediabilmente fuori posto per il metodo di socializzazione proposto: la musica. Cazzo, la musica, non potrei essere più pecora nera di così. E' da un'ora che mettono canzoni pop dei "vecchi tempi", come Closer dei Chainsmokers, Cheap Thrills e simili. Tutte canzoni che senza ombra di dubbio ti riportano ai periodi delle medie, ma non le considero di così grande importanza da essere messe per un lasso di tempo così ampio accompagnati da commenti nostalgici. Senza contare che è difficile farsi piacere queste canzoni, anche se alle medie le cantavo, perchè i miei gusti musicali sono cambiati repentinamente. Non dico che debbano mettere anche Guns N' Roses, The Smiths, Alice Cooper e compagnia bella per farmi contenta, ma nemmeno che calchino così tanto la mano escludendomi a priori.

Adoro il gruppo in cui mi sono integrata ma allo stesso tempo sento che ogni volta devo lottare per restarci e trovare punti di incontro, perchè in ogni caso sento di essere fuori posto. Mi è venuto in mente oggi con la questione della musica, ma ci sarebbero anche altre cose: i video ricordi più belli sono di eventi in cui non ero presente, le novità e i pettegolezzi a volte me li comunicano in netto ritardo, spesso parlano di interessi diversi dai miei. Ecco un'altra metà: un'amicizia a metà. E una cosa che non sopporto è che non posso farci nulla, perchè nonostante non sopporti questo listening party di musica pop, allo stesso tempo non ho alternative valide da proporre alla comitiva. Sentirsi fuori posto, quanto fa schifo non avere una dimora confortevole a 18 anni, non sentire interamente il calore di un gruppo compatto a causa delle diversità: io sono sempre disposta a lasciare da parte ciò che vorrei fare io perchè sono la minoranza, ma mi sento così limitata. Mi sento così, appunto, dimezzata. 

Non sono una persona superstiziosa o credulona, credo che nessuno al mondo si senti completo, pertanto non mi aspetto che questa metà venga improvvisamente colmata. E' che non so cosa fare. Nonostante tutto c'è l'altra metà che voglio tenermi stretta perchè comunque sto bene, ma solo in parte. Per metà.

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