Appena terminata la serie di messaggi tra Namjoon e Jackson quest'ultimo chiamò immediatamente Jen.
"Volevo solo dirti che ho appena parlato con Namjoon e va tutto bene. Mi ha detto che deve parlarmi e ci incontriamo mercoledì"
"Mi sento meglio. Come ti è sembrato?" gli rispose lei sollevata.
"A dirla tutta non ci siamo telefonati, ci siamo inviati solo dei semplici sms"
"Mmh..."
"Jen, vuoi ancora che gli tenga nascosto dove lavori? Io penso che adesso sarebbe davvero ora che vi incontraste"
"Beh lo credo anche io. Alla luce delle nuove cose che mi hai detto non ha più senso tagliarlo fuori dalla mia vita. Dobbiamo spiegarci ma non sono ancora pronta ad andare a casa sua".
"Capisco. Al massimo cercherò di andare sul discorso casualmente" disse lui ridacchiando.
"Jackson, mi dici perché stai facendo tutto questo per noi? Io non voglio che tu soffra per colpa mia"
"Io credo che sia perché voglio troppo bene a entrambi. Penso davvero che Namjoon abbia bisogno di un po' di pace e di qualcuno che lo ami sinceramente e sono convinto che quel qualcuno sia tu. Ti giuro che non sto soffrendo anzi, l'idea che possiate essere felici insieme mi motiva ancora di più".
"Allora posso solo dirti grazie"
"Allora solo prego" rispose lui prima di chiudere la telefonata.
***
Per Jen i primi tre giorni della settimana successiva furono un insieme di ore cariche di attesa e di speranza. Non aveva alcun dubbio che Jackson avrebbe sistemato la situazione. Aveva tanta voglia di rivedere Namjoon, non le veniva l'ora di parlare di nuovo con lui. Voleva perdersi ancora nei suoi profondi occhi scuri, ascoltare la sua risata, sentire il suo meraviglioso profumo ed essere stretta tra le sue forti braccia. Le mancava tantissimo, aveva resistito un mese, ma era ora di finirla.
"Jen cosa ti succede?" le chiese Luigi "sembra che tu stia letteralmente volando tra i tavoli. Le cose stanno migliorando?"
"Oh Luigi, sono elettrizzata. Sto aspettando delle notizie e spero proprio che siano buone. Se tutto dovesse andare bene, si risolverebbero un sacco di cose" gli rispose mentre accennava alcuni passi di danza.
"Speriamo allora che tutto vada per il meglio. Mi piace vederti così allegra".
Al mercoledì, il turno della mattina passò in un baleno e quando arrivò a casa non aveva nemmeno un briciolo di sonno, perciò chiamò sua mamma e, per la prima volta, le chiese di uscire a cena a mangiare una pizza insieme. Lei accettò con piacere.
Passò a prenderla a casa sua per recarsi in una piccola pizzeria poco distante.
Ordinarono e sua madre, vedendola in forma, le chiese se le cose fossero migliorate.
"Non lo so ancora" le rispose Jen "ma sono speranzosa".
"Mi fa piacere" le disse lei sorridendo.
"Mamma, volevo ringraziarti per essermi stata vicina in quest'ultimo mese senza imporre la tua presenza e soprattutto senza farmi sentire una nullità"
"Io non ho mai voluto farti sentire così" dichiarò lei in sua difesa.
"Lo so che non l'hai mai fatto intenzionalmente ma, alla fine, è proprio così che mi sentivo"
"Mi dispiace non averlo capito prima"
"Meglio tardi che mai!" le disse Jen allegramente.
"Mamma vuoi sapere come si chiama l'uomo di cui mi sono innamorata?"
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Oltre quel ponte
FanfictionJen è una ragazza solare, allegra con un buon lavoro e una vita normale ma dopo il primo incontro focoso con il suo nuovo misterioso collega tutto cambierà. © CrystalliNam Warnings: - Mature and sexual contents - Cursing