SEVENTH

510 24 0
                                    

«Secondo te ce la farà?»,chiede dal nulla Alberto.In realtà,dopo la fine delle lezioni,avevo voglia di farmi una doccia e poi dormire.Invece Alberto, non appena gli altri sono usciti per fare un giro,si è catapultato nella mia camera affermando di annoiarsi da solo e che quindi sarebbe rimasto da me.Siamo in camera mia, distesi sui due letti che io e Arianna abbiamo avvicinato. Capisco immediatamente che sta parlando di Mameli.La puntata scorsa,durante la sfida, Mameli, riferendosi allo sfidante, un po' perché è stupido e un po' perché voleva spalleggiare e sostenere l'amico, l'ha preso in giro.Noi abbiamo tutti riso, non pensando che comunque era un ragazzo come noi che stava, proprio come noi, cercando di inseguire il suo sogno. Purtroppo, o per fortuna, siamo insieme da tanto tempo e si è creato il gruppo, negli alti e nei bassi, ci vogliamo tutti bene quindi ci sta l'atteggiamento di difesa dell'amico, ma era poco carino nei confronti del ragazzo, e a farcelo notare fu proprio la redazione, consegnando la maglia rossa della sfida a Mameli.
«Si. Non voglio pensare alla possibilità che lui possa uscire!», rispondo,con un sospiro.
«Se dovesse uscire sarebbe uno sbaglio.Mameli è perfetto per Amici. Ha una grinta pazzesca e originalità da vendere, e in più ci ho legato molto.»
Mi volto a guardarlo, sorridendo. Che abbia deciso di confidare a me ciò che pensa? Si fida veramente di me?
Aspetto che vada avanti, e invece lui tace, sorridendo ogni tanto quando tocco un punto particolarmente sensibile del braccio con le dita.
«Se sabato esce tu cosa fai?», mi azzardo a chiedere, fingendomi distratta da una pellicina della mia mano.
«Ci rimango parecchio male! E' una delle persone con cui ho legato qua dentro!», risponde lui, prima di essere distratto dall'arrivo di un messaggio sul suo cellulare.
Beh, come risposta, è la tipica risposta di Alberto,  è il tipo dalle risposte criptiche.Non sai mai cosa vuole dire veramente.Come la storia del sorriso.
Spinta da un improvviso coraggio gli chiedo «Ma mi spieghi perchè ti piace il mio sorriso?».
Lui rimane in silenzio per un secondo, poi poggia il cellulare e si volta a guardarmi.
«Cosa c'è da spiegare?».
Uffa. Mai una volta che non risponde ad una domanda con un'altra domanda.
«Beh, nessuno mi aveva mai detto che ho un sorriso bello!» aggiungo, pensandoci un momento.
«Ecco vedi,sono il primo!», sghignazza lui, palesemente divertito.
«Spiritoso!», brontolo, tirandogli il ciuffo dei capelli.
«Non mi toccare i capelli che se no me li scompigli tutti!», abbaia subito lui, precipitandosi con la mano a sistemare la sua bella chioma. Quando ci si mette è vanitoso peggio di una ragazza.
«Sono distrutta, mi fai i grattini?!». Gli rubo metà del suo cuscino e gli tendo il braccio.
«Ma neanche morto!Sono stanco e mi fa male tutto».
«Fin adesso hai mosso tutte e due le braccia per rispondere al telefono e sistemarti i capelli, quindi muoviti!». Mi giro su un fianco, affinché il mio braccio arrivi alla sua mano. Lui sbuffa e borbotta qualcosa, ma alla fine accetta.
Ecco. Ora sì. I grattini sono la cosa più bella del mondo, dopo il cibo ovviamente.
Sono così piacevolmente rilassata che quasi mi addormento. Dopo poco Alberto sposta le dita dal braccio e comincia a giocherellare con i miei capelli. Sento dei brividi affettati nei punti in cui le sue dita sfiorano il mio collo. Continuo a tenere gli occhi chiusi, ma improvvisamente sono completamente sveglia. Percepisco lo sguardo di Alberto su di me, ma non voglio rovinare questo momento di pace e armonia tra noi due.
Probabilmente Alberto deve pensare che io mi sia addormentata perchè le sue dita lasciano i miei capelli e si posano delicatamente sulle mie labbra.
«Tish?». Alberto sussurra il mio nome, forse per essere effettivamente sicuro che io stia dormendo. Io faccio finta di nulla,continuando a respirare regolarmente e tenendo gli occhi ben serrati.
«Mi piace il tuo sorriso perché mi piacciono le tue labbra.».
Mi da un bacio sulla fronte e poi comincia a canticchiare a voce bassa le parole del suo inedito.
Spero non si sia accorto del sorriso che mi è spuntato sul viso. Perchè altrimenti capirebbe che ho sentito tutto e io non voglio.
Se devo fingermi addormentata per sentirmi dire una cosa del genere da Alberto beh,lo farò più spesso.
Vengo svegliata da una specie di esplosione. Sia Alberto che io sobbalziamo. Poi io mi lascio scappare un gemito.
L'esplosione che ci ha svegliati non è altro che Umberto.
A quanto pare ci siamo addormentati sul serio, alla fine, e il resto del pomeriggio è volato in un attimo. «Bella vita che vi fate, cazzo! Noi ad andare di qua e di là e voi a dormire!», Umberto prende un cuscino e lo lancia in faccia ad Alberto.
«Nessuno ti ha costretto!», borbotta lui, tentando di riacciuffare il cuscino ma rinunciando dopo l'ennesima prova..
«Ragazzi, avete visto..». Ludovica compare sulla soglia della porta. Il suo sguardo passa da Umberto, a Alberto a me e viceversa. È come se sentissi le rotelle del suo cervello girare e mettere insieme i vari pezzi. «Tish», conclude, con uno strano tono di voce.
Con uno strano senso di colpa a cui non so dare motivazione, mi aggrappo a Umberto per alzarmi e mi trascino fino alla porta.
Tutte e due salutiamo sia Umberto che Alberto che si incamminiamo verso la loro stanza.
Dato che sono ancora in tuta da stamattina, decido di farmi una doccia e di vestirmi con qualcosa di decente che non abbia i fiori e le apine che sorridono.
Ci metto decisamente più del dovuto, continuando a perdere tempo per evitare di ritrovarmi a rispondere alle domande di Ludovica.
Non voglio che pensi che tra me e Alberto ci sia qualcosa.
Quando finisco tutte le scuse per rimanere in bagno, ritorno in camera.
Ludovica è seduta sul letto, con ancora il cappotto addosso.
«Come va?», mi chiede, quando mi siedo sul mio letto con l'accappatoio e l'asciugamano per frizionare i capelli. «Bene!Voi?Cosa avete compr..», inizio a rispondere ma Ludovica mi interrompe di botto con l'unica domanda che non volevo sentirmi fare «Ti sei innamorata di Alberto?»

indispensabile.🖇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora