<<No James io voglio ordinarne un altro>>dico sbuffando come una bambina.
<<Credo che tu ne abbia bevuto abbastanza Emma, se ne bevi un altro mi vomiti addosso>>
Siamo arrivati al Devil da circa un paio d'ore e io ho bevuto più o meno 4 cocktail.
James si è limitato a berne solo uno perché deve guidare. Sono abituata a bere,e devo dire che riesco a reggere l'alcool abbastanza, ma quando esagero non lo reggo più.
In questo momento sento la testa pesante e gira tutto, ma ne voglio ancora.
<<James sono abituata a bere, dai solo uno, ti prometto che è l'ultimo>>dico con voce da bambina.
<<L'ultimo, uno solamente>>mi guarda indicandomi il numero uno con il dito.
Si volta verso il barista
<<Portagli un altro cuba libre perfavore>>dice sconsolato al barista.<<Arriva subito>>
Aspetto con ansia il mio cocktail e appena me lo presenta davanti ne bevo un sorso.
<<James io dovrei andare in bagno>>
<<Vuoi che ti accompagni? >>mi chiede gentilmente.
<<No non preoccuparti, aspettami qui>>detto questo mi alzo e barcollo un po, dettaglio che a lui non sfugge.
<<Sicura che non vuoi accompagnata? >>dice scendendo dallo sgabello su cui era seduto.
<<Tranquillo ci riesco da solo>>detto ciò mi allontano.
Mi faccio spazio tra i corpi sudati e raggiungo la porta del bagno.I tacchi stanno cominciando a farmi male ma non devo pensarci.
Entro e svuoto la vescica, stavo morendo, ho bevuto quasi 5 bicchieri di alcolici. Esco dal bagno e lavo le mani, mi guardo allo specchio e noto che i miei occhi sono rossi, okay ho esagerato,sento la porta della toilettes aprirsi e poi oddio no perché tutte a me, ci mancava solo incontrare lui adesso.
Abbasso lo sguardo sulle mie mani lavando il sapone che era rimasto sopra e lui prende parola.
<<Ciao Emma, che ci fai qui?>>dice con un tono vendicativo, ah giusto il pugno nello stomaco di oggi pomeriggio.
<<Potrei farti la stessa domanda>> dico asciugandomi le mani.
<<Si da il caso che questo sia il mio locale>> dice lui facendo un passo verso di me.
Sono una cliente abituale e non sapevo che il locale è proprietà di questo idiota qui davanti.
Resto in silenzio facendo l'indifferente.Poggio le mani sul lavandino e lui si avvicina sempre di più fino ad arrivare a pochi centimetri da me. Si avvicina al mio orecchio e inizia a parlare.
<<La prossima volta che mi colpisci fallo quando non sono distratto così vediamo se te la cavi>>mi soffia sul collo e ciò mi provoca brividi lungo tutto il corpo.
Ingoio un groppo creatosi in gola e abbasso lo sguardo.
Mi sfiora le braccia con le dita e mi viene la pelle d'oca.
Sento improvvisamente caldo, sicuramente le mie guance saranno rossissime.
Lui ridacchia notando il mio imbarazzo, ma non si toglie da dietro di me.
<<E non prenderti mai piu la confidenza di chiamarmi imbecille, capito ragazzina>>
Prendo di nuovo lucidità e mi giro verso di lui.
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Fammi credere in noi...
RomanceEmma Anderson 19 anni vive a Chicago da sola. I suoi genitori e suo fratello minore sono morti in un incidente di anni fa. Emma era una ragazza solare, positiva e gentile fino a quel 25 novembre che gli ha cambiato la vita. Ha perso la sua famiglia...