Capitolo 16

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<< Non immaginavo che avessi una passione sfrenata per i Coldplay>> dico abbassando il volume per fare conversazione

<<"Passione sfrenata" è un po' esagerato. Diciamo che quando ne ho l'occasione li ascolto>> risponde con un sorrisetto sulle labbra.

Ridacchio e guardo fuori dal finestrino<<Dove andiamo a cena? >> chiedo con curiosità.

<<Non iniziare a fare una miriade di domande>> mi liquida perché immagina che se inizio non finisco più.

<<Okay okay. Voglio solo sapere dove andiamo a cena e poi prometto che non ti chiederò più nulla>> dico incrociando le dita in segno di giuramento.

<<Non te lo dico, è una sorpresa>> mi dice girandosi per un nano di secondo dalla mia parte sorridendomi.

Mi godo questi attimi perché sorride poche volte e quando lo fa devo cogliere l'attimo.

<<Sei consapevole che fino a che non arriviamo parlerò di continuo, vero?>
>>lo avverto

<<Okay okay.Se te lo dico stai zitta?>>

<<Si sto muta come un pesce>> dico facendo finta di chiudermi le labbra come una cerniera.

<<Stiamo andando al "The Signature Room Restaurant">>

Ci penso un po' ma non ho la minima idea di dove si trovi.

<<Non lo conosci vero?! >> mi riprende lui con un sorrisino soddisfatto stampato sulle labbra.

<< No, non lo conosco>>affermo

<<Devi avere solo un po' di pazienza 10 minuti e siamo arrivati>>

Butto fuori un po' d'aria sollevata. Siamo in macchina da quasi tre quarti d'ora e iniziavo a stancarmi.

<< Lo so, è un po' lontano, ma Jade "dice che deve fare colpo su Isabel e aveva bisogno di un ristorante un po' romantico">>lo scimmiotta facendomi ridere.

<<Non mi dispiace per niente, almeno ne vale la pena>>concludo.

Scende dall'auto è una folata di vento mi scompiglia i capelli.

<<Andiamo? >>mi chiede porgendomi il braccio.

Annuisco e lo prendo sottobraccetto.
In tutto ciò non mi sono accorta che il ristorante in cui ceneremo è un grattacielo più alto di quello di Alexander.

Sta tranquilla Emma magari hai capito male.

Mi tranquillizza la mia coscienza.

Tranquilla un cazzo, ci stiamo dirigendo proprio lì.

<<Emma è tutto okay? >> mi chiede Alexander risvegliandomi dal mio stato trance.

Non mi ero accorta di essermi fermata al centro del parcheggio e di star stringendo un po' troppo il bicipite di Alessandro.

<< Sì sì va tutto bene>>dico velocemente allentando la presa sul suo braccio.

<<Piccolina pensavi che mi ero dimenticato che hai paura dell'altezza!! >>mi dice

Oddio Emma ti ha chiamato piccolina, mi emoziono io al posto tuo.

Rimango un po basita. Sì ero completamente convinta che lui si fosse dimenticato.

<<Mi fai così poco attento ai particolari biondina?!>>dice sorridendo.

<<Ho prenotato un tavolo un po' più distante dalla vetrata, per dare un po' di privacy anche a Jade ed Isabel, tranquilla l'ascensore non è di vetro e poi se hai paura ci sono io con te>>

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