Capitolo 22

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Pov's Emma

<<Raga parlando di cose serie, domani abbiamo il corso di scienze politiche... >>ci ricorda Ally.

Sbuffo sonoramente. Il corso di scienze politiche è una rottura,il professore assegna libri su libri da studiare due volte a settimana.

<<Io per fortuna non ho corsi domani mattina>>si vanta Isabel sorridendo felice.

<<Io per sfortuna devo venire con voi a scienze politiche e sapete qual è il lato più brutto?? Il corso è alle 8 di mattina>>dice Chrystal poggiando la testa sul bancone già brilla.

Vi starete chiedendo i fratelli Smith che fine abbiano fatto... Bhe non ne ho la più pallida idea. Sono usciti dal locale lanciandosi sguardi infuocati con la scusa di dover risolvere un problemino che si era creato all'interno del locale.

Ho sentito lo sguardo insistente di Alexander su di me. Ma non è stato l'unico a fissarmi per tutta la serata.

Il barman ci passa un'altro giro di shottini richiesto da Chrystal e mi affretto a berlo.

Non abbiamo bevuto tanto, ma nemmeno poco.Ci conviene smetterla qui altrimenti saranno cazzi.

Non voglio proprio andare a lezione con un post sbronza della sera prima. Il mal di testa mi ucciderebbe e di conseguenza non riuscirei a seguire la lezione.

<<Ragazze si è fatto tardi... Forza alzatevi>>sbuca Ryan da non so dove.

Sento una presenza dietro di me, il profumo mascolino di one million, mi invade le narici e non ho dubbi il fatto che si tratti di Alexander.

<<Ryan non fare il guastafeste>>dice Chrystal per poi schioccare un'occhiata all'orologio che porta al polso<<Sono a malapena le 11 e mezza. Non ho ballato per niente. Forza andiamo fratellino caro. Non concedi un ballo a tua sorella minore???>>dice Chrystal saltando giù dallo sgabello.

<<Raga pure io voglio ballare!!! >>si lamenta Isabel che viene successivamente trascinata in pista da Ryan e Chrystal.

<<Pure io voglio ballare...Emma non ti dispiace vero?! >>mi dice Ally allontanandosi verso la pista.

<<Non ti dispiace vero Emma?? >>mi ripete Alexander stando sempre alle mie spalle una volta che siamo soli.

Cerco di rispondere ma mi posa una mano sul fianco facendomi rabbrividire.

<<Perché non mi dai mai ascolto e fai sempre di testa tua??>>continua a domandarmi poggiando anche l'altra mano sul mio fianco e avvicinadosi sempre di più.

<<Cosa-a ho fatto adesso? >>chiedo balbettando.
Sono stata seduta su questo sgabello per tutta la serata a chiacchierare con le ragazze.Non mi sembra di aver commesso un reato.

Prende lo sgabello con due mani e mi gira di lato dato che ero con le gambe rivolte verso al bancone.

Si mette in mezzo alle mie gambe e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<<Niente non hai fatto niente... >>allude lui guardandomi le gambe scoperte salendo fino al mio viso.

<<Marcus il barman non ha fatto che fissarti per tutta la sera, sai è un amico non voglio rovinare i rapporti. Per non parlare di tutte le persone di sesso maschile che ci sono in questo locale che ti hanno spogliato con gli occhi. Vuoi per caso mandarmi in galera?? >>continua ed io sento le guance accaldarsi.

Abbasso lo sguardo imbarazzata, sembro una bimba che viene sgridata dai genitori per averne combinata qualcuna.Alexander sposta le sue mani dai miei fianchi alle mie cosce lasciate scoperte dalla gonna.

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