💫jungkook💫

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Quella mattina mi alzai peggio del solito. Un altro giorno di scuola. Un altro giorno di merda. Casa mia era posseduta dal silenzio. Non c'era nessuno in casa. I miei lavoravano sempre e viaggiavano per lavoro. Mio fratello aveva deciso di intraprendere la carriera militare. Il risultato era che stavo sempre solo. Mi alzai con calma e andai in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare. L'esperienza mi aveva portato a imparare l'arte culinaria. Ma cucinavo solo per me, sia chiaro. Odiavo cucinare per altre persone. Trasportai la mia colazione dal piano di sotto alla mia camera. Mi accasciai di nuovo sul mio letto e guardai l'orario. 06:00. Almeno questa volta ero riuscito a dormire fino allo spuntare del sole. La causa del mio dormire poco e male mi era del tutto sconosciuta. Ma fortunatamente questo non mi influenza nelle mie altre abilità. Richiusi gli occhi per riprendere sonno, ma dopo un po', capito che era tutto inutile, mi alzai di nuovo dirigendomi nel bagno per fare una lunga doccia rilassante. Essere solo in casa ha i suoi lati positivi. Nessuno ti urla contro. Puoi fare ciò che vuoi. Puoi portare a casa chi vuoi. Tornare quando vuoi. Insomma, ha i suoi benefici.

Dopo aver passato più di mezz'ora sotto la doccia, finalmente ne esco fuori. Controllo di nuovo l'orario.
06:59. Incomincio a vestirmi e dopo aver finito a prepararmi lo zaino e il borsone contenente la divisa da basket. Si la stagione del campionato e il coach aveva deciso di farci allenare tre volte alla settimana e se voleva anche di più. Da capitano, non potevo certo lamentarmi. Esatto, ero il capitano della squadra di basket e ciò comportava molti vantaggi. Non solo per me, ma anche a tutta la squadra. Avevamo le ragazze ai nostri piedi, e anche molti ragazzi. Eravamo temuti, ma allo stesso tempo ammirati. Tutti ci conoscevano, e chi non lo faceva, in un modo o nell'altro finiva per essere informato.

Ad un certo punto sento il mio cellulare vibrare. È Namjoon.
"Hyung?"
"Giorno Kook, io e Yoon ti passiamo a prendere tra dieci minuti."
"Grande. Portatemi un caffè."

Io, Namjoon e Yoongi. Il trio perfetto. O almeno così eravamo chiamati. Io e Namjoon ci conosciamo dall'asilo. Siamo praticamente cresciuti insieme. Yoongi è entrato nel duo solo alle medie. Era scorbutico con tutti e rispondeva male a chiunque oltrepassasse il suo spazio vitale. Con tanta forza e pazienza io e Namjoon riuscimmo ad abbassare quei muri di arroganza che alleggiavano attorno a lui e diventammo inseparabili. Ci completiamo a vicenda. Namjoon è la parte razionale nel gruppo, io quella impulsiva e Yoongi strafottente. Insieme siamo l'arma perfetta.

Sentii un clacson bussare e di corsa, presi le mie cose e varcai la porta di casa. Fuori mi stavano aspettando i due miei amici. Mi presi un secondo per osservarli. Namjoon era al posto del conducente. Un braccio poggiato a penzoloni sulla portiera. Aveva messo gli occhiali quella mattina.
Yoongi seduto al suo fianco. Rigorosamente vestito di nero con la sua pelle bianca che spuntava dal tessuto.

"Hey Kook, vuoi restare lì ancora per molto?" Namjoon mi risvegliò dai miei pensieri. Ghignai e mi avvicinai alla macchina.
"Stavo solo pensando che oggi sembrate più stupidi del solito."
"In effetti Yoon emana un'aria di stupidità. Credo mi stia infettando." Disse Nam, fingendosi preoccupato.
"Voi due, finitela. Vi stacco le palle a morsi."
"Oh hyung! Non mostrare così il tuo lato gay!" scoppiai a ridere seguito da Namjoon. Anche Yoongi si fece scappare un sorriso sornione.
"Siete degli idioti."
"Lo sappiamo." Rispondemmo in coro io e Nam.
"Il mio caffè?" chiesi.
"Hey moccioso, non hai gli schiavi. Ora andiamo tutti insieme al Moonchild e ci prendiamo qualcosa."
"E va bene. Offre Namjoon."
"E te pareva."
Ridendo ci avviammo al bar davanti scuola. Era un posto frequentato da tutti. Matricole e non.
Quando ci fermammo davanti al bar. Tutti gli occhi erano puntati su di noi. Cliché. Salutammo dei nostri amici e dopo aver preso le nostre cose, e il mio adorato caffè, entrammo a scuola. Ma non era previsto che andassi a sbattere contro qualcuno. E non era previsto che il mio caffè mi finisse dritto sulla mia camicia. Bianca.






















 Bianca

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𝑑𝑜 𝑦𝑜𝑢 𝑤𝑎𝑛𝑛𝑎 𝑑𝑎𝑛𝑐𝑒? ➵𝑗𝑖𝑘𝑜𝑜𝑘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora