Alla fine fui costretto dai miei due amici ad uscire con loro. Le preparazioni iniziarono piuttosto presto. Alle 18:30 Jin e Taehyung erano in conflitto su chi dovesse usare prima il bagno. Ma si sa, tra i due litiganti il terzo gode. Dunque in silenzio mi intrufolai nel bagno per una sana e rilassante doccia. Dopo poco più di dieci minuti fui costretto dalle urla dei due ad uscire.
“Smettetela di urlare o giuro su dio che vi infilo il flacone del bagnoschiuma su per il culo. E non scherzo.” Li avvisai, per poi chiudermi la porta della mia stanza alle spalle.
Ero nervoso. Io, Jin e Taehyung non eravamo propriamente i prototipi di ragazzi da discoteca. Quindi non so che impressione avremmo dato lì. D’altronde a me piaceva bere alcolici quindi sapevo come muovermi lì. Ero nervoso anche per Jungkook, lo ammetto. Avevamo avuto una serata…piacevole. Gli avevo mostrato di nuovo la mia parte debole. Non volevo che si prendesse gioco di me. E non volevo che le cose tra noi si freddassero o diventassero imbarazzanti. E si, la seconda opzione mi spaventava più della prima.
Restai sdraiato immobile sul mio letto per una buona mezz’ora prima di decidermi ad aprire l’armadio e a cercare qualcosa da mettermi. Guardai il mio armadio. Lo ammetto, avevo molti capi d’abbigliamento lì dentro, ma in quel momento mi parve vuoto. Svuotai l’armadio. Jeans, pantaloni classici, camice, T-shirt, felpe, pinocchietti. Eppure mi parvero nulla. Nessuno era all’altezza della serata.
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“Jimin?” chiamò Taehyung. “Mh?” “Sei pronto?” “Cosa? Ma è presto!” “Jimin…sono quasi le nove.” Cosa? Questo significava che ero in ritardo e in più NON SAPEVO ANCORA COSA CAZZO METTERMI. “COSA? MA IO NON SONO PRONTO!” “L’avevamo capito. Ti serve una mano?” “Si.” Alla fine in dieci minuti i miei due amici riuscirono a trovarmi un completo adatto. E non era niente male.
Dopo pochi minuti uscimmo di casa e, in macchina, ci recammo al locale. Era poco distante da cosa nostra. Scoprimmo esser arrivati per primi ma decidemmo comunque di entrare per prendere da bere. Ordinai io per loro, che non erano soliti bere alcolici. “Voglio tornare già a casa.” Dissi una volta avuto il mio bicchiere. “Taci, sai che non è così. Oh eccoli!” Jin sventolò una mano, per farsi riconoscere. Preso dall’ansia scolai tutto in un sorso il mio bicchiere. Aia, brutta mossa. Li vidi avvicinarsi sempre di più a noi, finchè la voce di Namjoon non mi arrivò alle orecchie. “Hey ragazzi! Siete qui da molto?” “Nemmeno dieci minuti tranquillo.” Lo rassicurò Jin.
Pff, ruffiano. Pensai.
“Hey..” una voce. La sua. Mi girai piano incontrando i suoi occhi. “Ciao..” “Stai benissimo.” Mi disse sorridendo. Persi un battito. “Grazie…anche tu stai bene.” Un silenzio cadde tra di noi. Ci guardavamo soltanto. “Allora…andiamo a prendere da bere e poi tutti in pista!” disse Namjoon, interrompendo quel gioco di sguardi. Eravamo tutti d’accordo. Ci dirigemmo al bar. Ordinai il mio drink. Ero al secondo nel giro di venti minuti. Alla grande.
