La scuola era ripresa normalmente, con tanto di compiti, verifiche e le stressanti interrogazioni.
Per recuperare poi anche il programma perso durante la nostra motivata assenza non avevamo neanche un attimo per respirare.
Diciamo che spesso mi trovavo a rimpiangere quell'isoletta sperduta, almeno lì avevo tutto il tempo che volevo per stare con il mio omega.
Il mio omega, era una cosa strana da pensare soprattutto perché Kacchan non aveva il morso e perciò per legge non era ancora mio.
Ma io lo sentivo già come tale.
Proprio come se fossi il suo alpha infatti sentivo il desiderio incontrollabile di proteggerlo, di accudirlo, di coccolarlo e di amarlo.
Le nostre giornate le passavamo completamente in simbiosi, da quando ci alzavamo a quando tornavamo stremati a letto.
Non per nulla appena mi alzavo gli davo il bacio del buongiorno, a volte in fronte a volte sulle labbra, ma sempre in modo casto.
In cucina preparavo la colazione per tutti e due, che mangiavamo velocemente prima di correre a lezione.
Il fatto che il mio banco fosse davanti al suo mi dava un po' fastidio, avrei voluto osservare in eterno il suo volto, le sue spalle larghe o il suo modo di mordicchiare il lapis quando si innervosiva.
Poi dopo lunghe ore e fatemi sottolineare pesanti di spiegazioni o allenamenti tornavamo al dormitorio senza permetterci un minuto di pausa dallo studio se non per bere o andare in bagno.
Infine quando giungeva la sera si cena a con gli altri, dove potevamo svagarci e parlare di un po' di tutto.
In rare occasioni si guardava anche la TV o si prendeva in giro i professori imitandoli scherzosamente, insomma ne facevamo una vera e propria parodia.
All'inizio i ragazzi erano confusi per non dire straniti da questo nostro modo di fare ma dopo un paio di settimane si erano del tutto abituati.
Ed ora ecco che ripartiva l'ennesima giornata di pura agonia.
L'unica cosa che mi consolava era che a breve saremmo stati eroi a tutti gli effetti e non avremmo più dovuto studiare, bensì salvare le persone mettendo in pratica tutto il nostro ingegno e sapere.
Giornate eccitanti e pericolose a combattere il crimine per proteggere i più deboli....
Già non vedevo l'ora!
Mi stropicciai gli occhi e mi voltai davanti al biondino che mi fissava a sua volta.
< Buongiorno scintilla. > dissi sorridendo, un soprannome carino che era venuto un po' per caso, ma che non sembrava dargli fastidio.
< 'giorno.> mi rispose baciandomi sulla guancia per poi alzarsi e prendere le sue cose per vestirsi.
< Che vuoi da mangiare oggi?> gli chiesi sbadigliando e appoggiando la testa sulla mia mano con la faccia ancora mezza addormentata.
< Sorprendimi.>
Detto ciò si voltò verso di me e mi sorrise per poi dirigersi ai bagni comuni.
Ultimamente avevo notato che con me sorrideva più spesso e per davvero, non come prima quando l'unica cosa che si poteva vedere sul suo viso erano i suoi soliti ghigni.
Ero felice di ciò soprattutto quando sapevo che la causa ero io.
Mi faceva diventare felice, regalandomi il buon umore subito di prima mattina.
Sbadigliai di nuovo e decisi di raggiungere il mio compagno in bagno.
Appena entrai lo vidi davanti allo specchio a radersi, era così concentrato da non avermi neanche notato.
Dovevo essere rimasto molto a riflettere perché a quanto pareva aveva già fatto la doccia, difatti era a petto nudo con a coprirlo solo un misero asciugamano striminzito.
Ingoiai la saliva in eccesso che quel panorama mi procurava e tentai per lo stesso motivo di nascondere la mia eccitazione.
Dopotutto da quando eravamo tornati non l'avevamo mai fatto era naturale che il mio corpo cercasse certe attenzioni, ma fino a che Kacchan non si sentiva pronto ad aprire l'argomento "sesso e amore" io non l'avrei costretto.
Zitto zitto mi avvicinai a lui, un po' piegato così da non farmi vedere riflesso nello specchio e poi quando ero abbastanza vicino lo abbracciai da dietro.
La sua reazione non fu quella che mi aspettavo, infatti rise mentre finiva di radersi, non un tremore o un gesto di sorpresa.
< Che hai da fare quella faccia, guarda che ti ho sentito arrivare.>
Uffa ed io che volevo spaventarlo almeno un pochino.
Mi lavai in fretta e altrettanto in fretta mi vestì, non avevamo molto tempo per fare colazione dato che eravamo in ritardo.
Preparai dei semplici panini e Nutella con due bei cappuccini, mi sedetti accanto al biondo mettendo un piatto a una tazza davanti a lui e uno a me.
Accadde una cosa però che scombussolò la nostra solita routine, perché Kacchan non appena bevve un sorso della calda bevanda corse via come se avesse un leone affamato all'inseguimento.
Perplesso lo seguì all'istante anch'io con l'unico risultato di beccarmi un porta chiusa con un paio di mandate in faccia.
Il mio lupo graffiava per uscire, sfondare la porta e stare accanto al suo omega.
Perché stava male e sia io che lui potevamo sentirlo.
Mi ci volle uno sforzo immane per calmarmi e cercare di comunicare con il testone malato dall'altra parte.
< Kacchan aprì.> parlai chiaramente, senza urlare o trasmettere agitazione.
La risposta furono solo dei versi incomprensibili.
Non potevo permette al panico di vincere sulla ragione, altrimenti i miei ferormoni avrebbero solo peggiorato le cose.
Bussai un paio di volte chiedendo a gran voce di aprirmi, fino a che non mi diede retta.
Dopotutto la costanza e la determinazione erano alcune delle mie poche virtù.
Bakugou era seduto a terra con il sudore che gli scorreva sulla pelle, i capelli stropicciati e il respiro affannato.
Mi avvicinai e riuscì giusto in tempo a scostarmi, perché poco dopo si voltò verso il wc e vomitò un misto di succhi gastrici e bile.
Mi inginocchiai alle sue spalle e con una mano gli scostai i capelli dalla fronte mentre con l'altra creavo dei cerchi o dei movimenti immaginari sulla schiena che avevano la funzione di calmarlo e farlo sentire anche se di poco, meglio.
Quando finirono quegli attacchi di vomito presi un decisione drastica.
< Andiamo da Recovery girl.>Neko-ginny
Finalmente niente più compiti, la scuola a me è finita il 10 e a voi?
Ps: Qualcuno a qualche idea di questo strano malessere?☆◇☆◇
STAI LEGGENDO
Tutta Colpa Tua!
FanfictionBakudeku☆ Il mondo come in My Hero academia è popolato da persone con un Quirk e non, con le caratterische del mondo Omegaverse. Non ci sono spoiler e può essere letto da chiunque, anche da chi non ha letto il manga o visto l'anime. Un giorno di ti...