chapter 5

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"Poi lo stronzo sarei io.." disse staccandosi.
"mmh..fammi pensare..SI." risposi andando a prendere il pallone.
"Dammi." disse prendendosi da solo la palla. Comincia a fare una serie di palleggi,giri del mondo ecc.
"Quando avrai finito con l'atteggiarti,cominciamo." dissi alzando gli occhi al cielo.
"Ammettilo che sono forte." disse pavoneggiandosi facendo dei palleggi con la testa.
Feci un sospiro.
"Sempre il solito pieno di se.." dissi ricevendo in cambio una pallonata.
"Ehi! Questa è violenza sulle donne." dissi tutta convinta.
"HAHAHAHAHHAAHAHHAH" non smetteva di ridere. Cazzo quella sua risata contagiava chiunque. Lo seguii ridendo.
"Dai vieni ti insegno." mi disse facendomi avvicinare.
Mi mise il pallone avanti e mi disse di colpire il pallone. Sì avvicinò volendo guidarmi ma io lo scansai.
"Ce la faccio da sola non sono disabile."
"dici?" Quanto se la credeva Taylor?
"Si,dico." dissi credendomela un po' anch'io. Ma si,ti faccio vedere io caro Taylor come si gioca! Diedi una spinta alla gamba fortissima volendo fare un tiro lungo..ma non prendendo la mira della palla,Andai di liscio e cadendo miseramente. Delle braccia mi presero,per fortuna.
"I disabili giocano meglio di te capricciosa."
"Non è colpa mia,si scivola." inventai una scusa pessima che se ne sarebbe accorto anche un bambino.
"Sei pessima." ebbi come risposta da Taylor.
"anche tu." dissi alzandomi.
"fatti aiutare o rischi di romperti l'osso sacro." Sospirai,arrendendomi.
Si mise dietro di me,accarezzandomi.
"Basta che fai un movimento così con la gamba." disse con una voce dolce,stranamente,muovendomi la gamba con le sue mani morbide e calde.
"Ricorda di non usare la punta."
Devo ammettere che era un ottimo maestro. Calciai il pallone riuscendo a fare un tiro decente.
"Allora? Vuoi ancora fare da sola?" mi guardò Taylor.
"No scusatemi maestro." dissi ironicamente.
"Mister." mi corresse.
"fa lo stesso." dissi non curante.
In poco tempo seppi fare anche i palleggi con la testa.
"Abbiamo due palloni,facciamo uno per uno e giochiamo entrambi facendo i palleggi con la testa" propose Taylor.
"ci sto." presi l'altra palla.
Iniziammo insieme e a furia di prendere il pallone,non si fa caso a dove si cammina. Si guarda solo il pallone.
Il pallone mi stava scappando e per prenderlo corsi nella sua direzione. Poi vidi il pallone scontrarsi con un altro come facemmo io e il mio "mister",trovandoci a terra.
Ero io su di lui. Arrossii violentemente. E un sorriso mi invase il viso pensando alla prima volta che ci siamo visti.
"come la prima volta." mi aveva letto nel pensiero. Alzai lo sguardo e vidi che lui mi stava guardando intensamente. Sorrisi ma mi alzai in fretta. Cosa mi stava facendo questo ragazzo?
Per fortuna suonò la campanella e corsi via,vicino alla mia migliore amica e ci dirigemmo in mensa.
"È così tu e Taylor.." la fermai all'istante.
"Io e Taylor nulla." le risposi subito.
"Ho visto come ti guarda." La mia migliore amica si fermo e si mise davanti a me in modo da poterla ascoltare e non scansarla.
"come mi guarda?" dissi curiosa.
"Cazzo Sole,davvero non te ne rendi conto? Ti mangia con gli occhi porca miseria!" Jessica capiva sempre tutto prima di tutti. Ma se si stava sbagliando?
Ci dirigemmo al nostro solito tavolo.
"Ci siamo baciati." dissi tutto d'un fiato.
"COSA?" Jessica sgranò gli occhi incredula di ciò che aveva sentito.
"Ecco..è stata una cosa veloce..nulla di che." dissi cercando di cavarmela con le parole. Jessica sarebbe partita sicuro in quinta.
"Ti è piaciuto?" Bella domanda..mi è piaciuto? Rimasi in silenzio.
Non poteva piacermi il ragazzo che non sopportava mio fratello. Era un disastro. Mi sarei cacciata in seri guai con lui. Ma sarei stata disposta a farlo?
"parli del diavolo spuntano le corna,MUTA." mi rivolsi alla mia migliore amica,notando Taylor avvicinarsi. Non che si stesse avvicinando a noi ma i tavoli erano uniti tutti in uno lungo e sottile.
E per mia FORTUNA sisi come no..gli unici posti vuoti erano quelli affianco a me. C'era Taylor con i suoi amici: Zac,Matt e Ace.
Matt si avvicinò a me volendo prendere posto.
"No amico,ci sono io lì. Levati." Disse scontroso Taylor al suo amico.
"okay okay amico,calmo." si spostò e fece spazio a Taylor.
Non potevamo parlarci. Se ci avrebbero visti avrebbero sparso voce e non so cosa sarebbe successo con mio fratello.
Taylor allungò la mano volendo intrecciarla con la mia,quanto avrei voluto farlo ma no.
"No Tay. Non posso." sussurrai da farmi sentire solo da lui.

Durante la pausa pranzo ci evitammo e quanto era difficile. Era brutto essere a mezzo metro di distanza e non poter rivolgersi la parola.
Feci finta di niente, e risi insieme a Jessica parlando delle ultime tendenze più stravaganti. Taylor non faceva altro che guardarmi. Lo avevo notato con l'angolo laterale dell'occhio.
A un certo punto si alza velocemente dalla sedia. Istintivamente mi alzo cercando di capire ma lui se ne va senza dare spiegazioni neanche ai suoi amici.
Cosa gli è preso?

-

Sono tornata a casa. Non ho più visto Taylor oggi. Quante cose sono successe all'improvviso. Questo ragazzo ha scombussolato tutto. Oh cazzo. Mi ero de tutto dimenticata che la zia sarebbe tornata oggi. Ma doveva capitare proprio quando torno di pomeriggio tardi da scuola?
Prendo le chiavi per aprire quando la porta viene aperta da qualcos'altro,o meglio,qualcuno.
"COSA CAZZO VI È SALTATO IN QUELLA FOTTUTA TESTA." disse la zia scandendo bene ogni parola. Ora me la sarei dovuta subire io per le solite idee di Dylan. Stavo per aprire bocca quando mi blocca.
"Non dire nulla. Avete organizzato una festa non è cosi? Tuo fratello ora come se non bastasse ha avuto una sospensione. Che generazione di merda che siete."
Solite parole blablabla..e..cosa? Mio fratello era quello messo peggio e ha avuto la sospensione..E Taylor? Non poteva essere per la rissa,o almeno non solo per quello.
Mia zia nel frattempo è rientrata. Stava salendo le scale per andare nella sua camera.
"Zia zia zia,ferma. Perché Dylan è stato sospeso?" le dissi comparendo avanti a lei,occupandole la strada.
"Non sono cose che ti riguardano. Spostati ora devo andare a lavarmi." Non insistetti e mi spostai,pensierosa.
Vado in camera mia e mi buttai sul letto come se non lo vedessi da anni.
"Marito mio,perdonami non ti abbandonerò mai più." dissi abbracciando il mio letto con gli occhi chiusi.
Sentii delle risate. Un momento..quella risata è inconfondibile.
"TAYLOR?!" Mi trattenni dall'urlare.
"Tratti meglio il tuo letto che me." disse con il broncio.
"Cosa ci fai qui?" dissi cercando di mantenere la calma. Che figura di merda. Cazzo cazzo cazzo.
"volevo vederti e stare con te. Non come in mensa.." disse ripensando a prima.
"non possono vederci Taylor. E comunque
ceh voglio dire non vedrebbero nulla..ecco noi non siamo nulla.."stavo balbettando. Cosa stavo dicendo. In pochi secondi le sue labbra si ritrovarono sulle mie. Le sue mani circondarono i miei fianchi e mi spinse sul letto non staccando le labbra dalle mie.
Non avevo mai baciato così,ma con lui veniva tutto naturale. Ci staccammo e ci guardammo negli occhi. Posai la mia fronte sulla sua e respirammo cercando di riprendere fiato.
Si alzò da sopra di me e si sedette. Mi strinse facendomi sedere in braccio a lui.
Prese la mia mano e formammo un perfetto incastro.
"Dove sei sparito prima?" dissi ripensando a quando in mensa se n'è andato.
"in giro." disse guardandomi. "perché se rimanevo lì ti baciavo." aggiunse mordendosi il labbro. Istintivamente gli rubai un bacio.

il miglior amico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora