chapter 6

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Un'altra giornata a scuola mi aspetta. Che palle. Pretendo le vacanze di Natale. Ora. Per fortuna manca poco.
Salgo sul bus,perfettamente in orario nonostante la mia poca voglia.
Vedo un posto vuoto dietro a tutto,così vado a sedermi. Poco dopo vedo Taylor entrare. Era vestito con una felpa bianca della narcos,jeans strappato nero e le mc queen bianche e nere. Mentre io indossavo una tuta con una felpa corta della nike e le scarpe della stessa marca.
Cioè:

 E si,mi sono vestita sportiva quando non ho fisica

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E si,mi sono vestita sportiva quando non ho fisica.
Taylor si siede al posto avanti al mio. Come è bello..okay basta. Non si può e no..non posso.

Arriviamo a scuola. Scendiamo dal bus. Durante il viaggio ci siamo scambiati dei sguardi ma abbiamo fatto finta di nulla. Ogni sguardo era una scossa.

-

Sono tornata a casa. La giornata a scuola è proseguita tranquillamente,non ostante avessi la costante sensazione che mi mancasse qualcosa.
Chiudo la porta alle mie spalle e sento delle urla.
"Faccio quel cazzo che voglio! Non sei mai stata nessuno e non lo sei tutt'ora. La vita è mia." Sento la voce di Dylan pronunciare queste parole con odio,sbraitando. La porta della camera di quest'ultimo sbatte,dando segno di essere entrato in essa. Dopodiché silenzio.
Non c'era mai stata tutta quella tensione in casa.
Decido di non immischiarmi e vado in camera mia.
Per tutto il giorno ho fatto i compiti. Dylan è uscito e la zia è andata a lavoro per il turno di notte. Sono sola a casa quindi decido di indossare un maglione extralarge con solo la biancheria intima e i calzi della Disney.
Metto la musica e cerco di distrarmi dagli evidenti problemi che c'erano in casa. Accendo il mio computer dell'apple e lo collego alle casse. Metto Monster in remix e ballo in un modo che non definirei danzare. Salto sul letto e faccio movimenti strani,cantando a squarciagola la parte iniziale per poi avere tutta la base per allenarmi a prendere a calci un rinoceronte.
Sento un frastuono alle mie spalle e vedo Taylor che cerca di entrare dalla finestra..chiusa,sbattendoci vicino e cadendo.
"Sei pessimo." dissi aprendo la finestra e ricordando le stesse parole che mi disse lui in palestra quando caddi.
Entra,riuscendo a scavalcare il tutto.
Non mi da manco il tempo di girarmi nella sua direzione che mi circonda il viso con le sue mani e mi bacia.
"Comunque potevi tranquillamente entrare dalla porta visto che non c'è nessuno a casa." dissi guardando in suoi occhi,ancora tra le sue braccia.
"Potevi dirmelo." disse convintissimo.
"Come avrei potuto dirtelo se ti ritrovo a casa mia così di punto in bianco senza dirmelo." dissi alzando le spalle.
"non hai torto" disse "lo so." dissi soddisfatta." Fece la finta e di uno che si stesse stendendo e sbadigliò per poi.."..capricciosa." ricevendo in cambio una cuscinata da parte mia.
Chiusi in fretta la finestra per il troppo freddo che c'era. La stufa era rotta quindi casa era gelida.
"Hai freddo piccola?" 
mi aveva chiamato piccola o avevo sentito male?Alle sue parole abbassai lo sguardo arrossendo e lui se ne accorse. Mi prese e mi buttò su di lui. Lo fece con estrema dolcezza.
"ora non più." dissi abbracciandolo. Lui continuava ad accarezzarmi i capelli che erano sciolti e lunghi.
"un giorno ti porterò a vedere le stelle." disse seriamente.
"si come no" dissi ridendo non prendendolo sul serio.
"sto dicendo seriamente." disse difendendosi.
"promettimelo." dissi guardandolo negli occhi.
"promesso."
Sentiamo la porta sbattere,era certamente Dylan,la zia non sarebbe tornata prima di domani.
"Cazzo è Dylan,nasconditi." dissi in preda al panico.
"perché dovrei?" a quelle parole sgranai gli occhi.
"è mio fratello e il tuo migliore amico..non so se colleghi magari ti do una mano." risposi.
"proprio per questo ho le chiavi di casa. Posso uscire senza farmi vedere dalla tua stanza e dire che sono entrato e lo stavo aspettando. Non so se colleghi magari ti do una mano." che fottuto genio.
"non ci voleva tanto per arrivarci." dissi cercando di pararmi il culo.
"intanto non ci sei arrivata ti ho dovuta prendere con la bici."
"squallido." dissi con le braccia incrociate.
Sentimmo Dylan andare in bagno così Taylor si affrettò ad uscire.
Camminava che manco i ninja così non riuscii a trattenere le risate che scoppiai a ridere cadendo sul pavimento della mia camera nella stessa posizione di quando mi arrivò la porta in faccia il primo giorno di scuola. Stavo ridendo troppo.
"Sole?"
hahahahahahaahahah.. ha   ha? alzai di scatto la testa.
"Hey fratellone" mi alzai e gli diedi il cinque "come ti butta la vita?" sembravo sotto effetto di stupefacenti.
"che ti sei fatta?" ecco.
"Un po' di cocaina si nota?" dissi ironica grattandomi la nuca,beccandomi una spinta scherzosa.
Dylan scende giù trovando Taylor che usciva dalla cucina con: un pacco di patatine,gocciole,barretta di cioccolato,mikado,Flaudi al cioccolato e una bottiglia di coca da 2l. A questa visione alzai un sopracciglio. La vera domanda era..come riusciva a mantenere tutta quella roba da solo?
"Bro non posso uscire che subito ti trovo ad invadere il mio habitat" disse ridendo quello che doveva essere mio fratello.
Taylor posò tutto sul tavolo.
"Menomale che sei qui fra devo dirti una cosa riprendi la roba e portala in camera mia." Taylor che aveva fatto "tanti sacrifici" per portare tutto quel cibo in salone riprese il suo tesoro è sali le scale.
"porti spese." disse riferendosi a Dylan.
"tanto lo so che mi ami."
Sorrisi nel vedere quella scena.
2h dopo
Ho l'impressione che si stiano confessando in camera di Dylan,poi danno la colpa a noi ragazze che spettegoliamo troppo.
Suona il campanello così scendo giù,aprendo. Davanti a me si presenta una signora sulla sessantina.
"Ciao cerco Cheryl" è il nome di mia zia.
Aveva dei lineamenti familiari,ma mi starò sbagliando. Non mi ricordo di averla mai vista.
"Ora non c'è è a lavoro ma arriverà presto." dico guardando il mio orologio sul polso.
"potete rimanere se vi va." aggiunsi
"certo." la feci entrare e accomodare.
"Cosa dovere dire a mia zia?" dissi sedendomi anch'io sull'altra poltrona.
"ehm..cose di lavoro." disse la signora guardando il pavimento.
"Cose dì lavoro?" era impossibile. Alla sua età non penso lavori ancora e in più se era un collega avrebbe dovuto sapere che era in azienda,ancora. E inoltre avrebbe potuto parlare direttamente lì.
Lei annuì non guardandomi in faccia ma il pavimento,come del resto aveva fatto per tutto il tempo.
Entra mia zia dalla porta e si ferma nel vedere la signora avanti a me.
"Cosa ci fai qui?" prima che mia potesse continuare la signore le fece segno di andare non volendo che io ascolti. Crede che io non l'abbia vista poi..che maleducata!
Decido di salire in camera e stare su netflix.
Voglio un bacio da Taylor. Cazzo perché è come se mi mancasse,come se avessi bisogno di lui. Mi sta rendendo dipendente.
"Dylaaaaaaaan" urlo posizionandomi a terra.
"Che c'è" urla a sua volta nella sua stanza.
"esci è importantee" tendendo sempre ad allungare la parola come se stessi cantando..la porta si apre.
"Perché sei a terra?" disse come sconvolto.
"Sono caduta,mi fa malissimo la gamba puoi passare a prendere un po' di ghiaccio?" dissi inventando una scusa.
"la zia?" disse cercando una scusa a sua volta per non andare lui.
"È in cucina a parlare con una vecchia scorbutica." dissi facendo gli occhi dolci.
Sbuffò e andò giù. In un decimo di secondi ero già nella stanza di Dylan. Rubo un bacio a Taylor e sentendo i passi di Dylan ricorro cadendo,sul serio stavolta,a terra.
"cazzo." ma tutte a me? Sentivo la risata di Taylor che cercava di trattenere. Stronzo è colpa tua tutto ciò.
"Tieni." Dylan mi porse il ghiaccio entrando in camera sua e chiudendo la porta.
"grazie." urlai per farmi sentire. Ora seriamente mi serviva.

È tardi ormai. Io sono giù con la zia.
"ora mi spieghi come hai fatto cadere" dice continuando a ridere.
Le butto un cuscino in faccia a simulo la sua risata.
Ci ricomponiamo vedendo Taylor e Dylan scendere.
"Noi andiamo ad una festa."
"Arrivederci." disse con un sorriso rivolto a mia zia. Io girai lo sguardo indifferente. Dylan accompagna Taylor alla porta.
"bro stasera ci si diverte." disse la stessa voce con una faccia pervertita. Stronzo.
"altro che fra" disse mio fratello per poi chiudere la porta.
Hanno un rapporto bellissimo. Non litigano mai e quella volta che lo fanno è sempre per aiutare l'altro. E se stessi rovinando ciò? Un giorno tutto si saprà tutto. E se litigassero per questo motivo? Non potrei mai essere motivo della rottura di un'amicizia che ha avanti da anni. Dovrei lasciar andar tutto?
Mi sento scuotere così la mia attenzione cade su mia zia,risvegliandomi dai pensieri.
"allora? ci sei?"
"Vado in camera mia." dissi posando il cuscino e avviandomi.
Sento dei sassi sbattere contro la parete. Ma wtf? Apro la finestra e mi affaccio.
"Sole" sento sussurrare.
"Taylor" imito il suo stesso tono di voce facendolo ridacchiare,ricambiando anch'io.
"buonanotte." disse dolcemente.
"notte." dissi chiudendo la finestra e rientrando.
Stavo sorridendo come un ebete.
Sento il mio cellulare squillare.
"Ally dimmi." dissi sbadigliando.
"Sono a casa sua. Che cazzo devo fare. Ha detto di aspettarlo li. Che starà facendo di la? E se mi bacia che faccio? Limone o stampo?" era agitatissima.
"Aly Aly Aly calma! Tranquilla verrà tutto da se. Aspettalo e vedi che succede. Può essere che sta preparando qualcosa per te."
dopo una decina minuti..
finiamo di parlare e stacco la chiamata.
Sento di nuovo il tel squillare appena lo poso. Ma...
"e se andassi a vedere? Sto in ansissima."
"Se è così vai ma non farti vedere. Mi aggiorni domani ora vorrei dormire sai com'è sono le 3 di notte!"
"tanto lo so che mi ami." disse Alyson.
"sisi certo buonanotte ora." dissi staccando. Stavo evidentemente dormendo o occhi aperti.
Mi risuona il cell. Lo riprendo come per attaccare quando vedo il nome sullo schermo e rispondo.
"pronto?" dissi cercando di non far notare il sonno.
"sono ubriaco marcio ma ci tenevo a dirti che mi piaci da impazzire buonanotte capricciosa." disse la persona che più mi faceva cambiare umore in un attimo.
"notte stronzo." dissi sorridendo e attaccando.

il miglior amico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora