"SANTA SOLE ALZA IL CULO DA SOPRA QUEL LETTO O PASSO ALLE MANIERE FORTI."
mia zia sempre molto fine direi..
Ma perché non posso rimanere a dormire? Perché?!
Mi giro e rigiro nel letto quando sento dei passi velocissimi. Ero sicura fosse mia zia con la scopa in mano pronta a farmi alzare,così in un centesimo di secondo mi ritrovo alzata dal letto. Subito dopo la porta si apre sulla mia faccia,tanto da farmi ristendere stavolta a terra.
"Oh ti sei svegliata" disse mia zia,soprannominata assassino.
"no,è l'impressione. In realtà non so se sono in paradiso o sulla terra."
Sento delle risate provenire dal corridoio.
"e tu fratello caro,smettila se non vuoi avere un calcio nelle parti basse." dissi a Dylan che smise subito di ridere.
"nonono le palle no,mi servono".
In tutto ciò io ero ancora sdraiata come una balena spiaggiata sul pavimento.
Beh se il buongiorno si vede dal mattino,sono inguaiata.
Corro in bagno a lavare il viso e i denti. Comincio a scegliere cosa mettere e opto per un jeans e una maglia a giro maniche con un cardigan su."Sole sei in ritardo,muoviti" urla dal piano inferiore mia zia. In effetti erano le 8:10 e la scuola apre alle 8:20.
Per fortuna servono circa 5 minuti in auto. Ma..un attimo. IO NON DEVO ANDARE IN AUTO MA IN PULLMAN. Corro giù dalle scale tanto da sentirmi Wonder Woman. Arrivo senza fiato alla fermata del bus,proprio quando il pullman se ne stava andando. Corro dietro di esso e per fortuna mi vede e si ferma. La prima figura di merda non poteva di certo mancare. ODIO IL LUNEDÌ.
I posti sono tutti occupati,ma cosa potevo aspettarmi del resto. Rimango in piedi. Vorrei solo ritornare da mio marito: il mio adorato letto. Ci amiamo tanto,o meglio io amo lui.
Il bus fa una frenata violenta facendomi cadere su un ragazzo.
"levati" disse quest'ultimo in modo scorbutico.
"non volevo di certo cadere su di te,quindi evita di parlarmi così. Mi sarei tolta ugualmente." dissi in tono acido.
Dovevo proprio cadere su uno pieno di se. Perfetto.
"Tanto lo so che l'hai fatto apposta. Tutte vorrebbero trovarsi su di me." È anche modesto vedo.
"Tutte ma non di certo io."dissi provocando un sorriso sul suo volto,alzandomi dal suo corpo. Incrocio i suoi occhi nocciola,ma molto profondi. Devo dire che era davvero un bel ragazzo,ma non giustifica il fatto di come si approcci alle persone.
Per fortuna siamo arrivati,corro fuori dal bus e in un batter d'occhio mi ritrovo avanti scuola.
Vedo in lontananza quelle che sono le mie amiche e cammino velocemente verso di loro. Le saluto con la mano,con il viso rivolto al lato nella loro direzione non curante del palo avanti di me,tanto da dare una testata. Oggi non è proprio giornata.
"Hey Sole fai colpo anche sui pali ora" le mie amiche cominciano a ridere tanto da avere mal di pancia,sotto il mio sguardo omicida.
"Raga avete visto la ragazza nuova?" disse Alyson guardando tra i passanti,nonché studenti.
"Non sapevo manco fosse arrivata una nuova ragazza,quindi non credo proprio."
È incredibile di come Alyson sappia tutto di tutti. Io appena sveglia non ricordo neppure il mio nome.
"Io l'ho intravista,ma sembra una un po' depressa. Sta sempre sulle sue." parlò stavolta Jessica.
"mai giudicare un libro dalla copertina." mi limito a dire.
Infondo,penso che tutte le persone sono dei libri e non si può pretendere di finire di leggere un libro subito, c'è bisogno di tempo ma tante persone si limitano a leggere solo la copertina, giudicando il libro e giustificando di non aver tempo per leggere. Il suono della campanella mi sveglia dai miei pensieri.
Sento un vuoto allo stomaco. Dannata me che non mi sono svegliata prima per fare colazione.
"raga andate io vado un po' alle macchinette,ci metto poco." Non potevo rinunciare al cibo. La giornata era andata male,ma non per il mio stomaco.
Scendo giù per le scale ritrovandomi alla fine della rampa delle scale in 0,2 secondi,per terra. Come cazzo sono finita qui? Alzo gli occhi e mi ritrovo il ragazzo di prima su di me.
"ancora tu?!" disse il ragazzo dagli occhi nocciola.
"sei tu che mi sei venuto addosso" sparai.
"eri controsenso."
"non siamo in auto,ti ricordo."
Si alza da sopra di me,spettinandosi il ciuffo che gli ricadeva sulla fronte.
"una mano sarebbe stata gradita." dissi alzandomi.
"tu me l'hai data quando mi sei saltata addosso?" mi dice sogghignando.
"non ti sono saltata addosso,e comunque ero in ritardo." pensava ancora che io lo avessi fatto di proposito,incredibile.
Mi da le spalle e se ne va. Lo intravedo poco dopo fumare.
Arrivo alle macchinette,miseramente spente.
Di solito fumare era l'unico modo per alleviare la fame. Ora che ci penso quel ragazzo stava fumando,ma no. Troppo antipatico per darmi una sigaretta. Ma poi,quando cazzo me ne è importato delle persone? Decido di andare nella su direzione.
"mi dai una sigaretta?"
"dovrei sprecare una sigaretta per te?" disse il ragazzo ridacchiando "dammela" dissi sbuffando "sennò?" disse con tono di sfida,amavo le sfide,soprattutto vincerle. Sfilai la sigaretta dalle sua mani e feci un tiro. "già fatto" alzai le spalle. "capricciosa eh" sparò il ragazzo. "intanto capricciosa chiami qualcun'altra,e poi non lo sono" dissi guardando fuori dalla finestra. "nah l'impressione" disse ironico.
È la stessa espressione che uso sempre io. Se ne andò. "si saluta comunque se non te l'hanno insegnato!" urlai per farmi sentire. "ma se non ti conosco capricciosa!" urlò a sua volta. "evita di chiamarmi così ho un nome!" sbraitai "sarebbe?" disse curioso "Sole" dissi soddisfatta "beh io vedo solo nuvole,dove sei?Vedi non posso salutarti sei inesistente" disse guardandomi dritta negli occhi sfidandomi per la seconda volta. Il suo sguardo,ti entrava dentro. Ma com'era possibile? nessuno mi aveva mai spenta,avevo sempre la risposta pronta a tutto. Eppure ora,ero rimasta in silenzio.
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il miglior amico di mio fratello.
Romance"stai scappando da qualcosa che non vuoi o stai scappando da una cosa che hai paura di volere?"