chapter 13

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Mi ama.
"Ti amo e non riesco a smettere." disse a pochi centimetri da me.
"Non smettere ti prego." dissi mettendo l le mani sulle sue guance a avvicinandolo a me.
"Sole non posso anche se non riesco a starti lontano" disse cercando di staccarsi non resistendo a quella vicinanza.
"Perché non puoi? Se è per Dylan troveremo un modo. Insieme possiamo farlo." dissi sul punto di scoppiare,mi mancava troppo.
"Non è solo quello.." si spostò il ciuffo con le mani.
"Taylor spiegami tutto perché non ci sto capendo niente."
"Non voglio che ti facciano del male." a queste sue parole ero ancora più confusa.
"chi?" domandai.
"Ricordi quando Dylan fu sospeso e io
no?" è sempre stata una domanda in risolta. Annuii.
"Ecco,Dylan ha avuto la sospensione nn solo per la rissa ma anche perché aveva droga. Dylan doveva solo vendere ma finì per consumarla e mi sono preso la colpa io. Non potevo lasciare il mio migliore amico.
Dovevo aiutarlo e mi sono cacciato in qualcosa più grande di me e nn potevo e non posso mettere in pericolo te.
Dylan si era immischiato per fare soldi e pagarsi il viaggio per andare da vostro padre e sbattergli la verità in faccia. Voleva sapesse che lui ora ne era a conoscenza." Disse tutto d'un fiato.
"A conoscenza di cosa?" tutti i punti interrogativi ora stavano svanendo.
"Ha ucciso lui tua madre." A questa frase sbarrai gli occhi. Avevo davvero un mostro come padre?
"Mio-pa-papà?" dissi balbettando con gli occhi lucidi. Taylor venne e mi abbracciò.
Presi il ciondolo dove nella foto c'era anche papà. Lo guardai per l'ultima volta e lo buttai via,lanciandolo.
"Sole non può continuare. Non può essere una cosa stabile." disse deluso anche lui.
"No. Non è così. Se vuoi puoi farlo." dissi guardandolo.
"Non è sempre tutto così facile." disse guardando il vuoto.
"Se tu non vuoi non lo diventerà mai." dissi scocciata.
"Okay allora dimmelo tu che cazzo dobbiamo fare?" disse quasi urlando.
"Amami cristo. Io ti amo." dissi usando il suo stesso tono di voce.
"Sole potrebbero farti del male da un momento all'altro. Non potrei sopportarlo. Sei la cosa più cara che ho. Sole tu sei il mio punto debole,e loro lo userebbero a mio svantaggio."
"Correrò il rischio." dissi più sicura che mai.
"No non lo sopporterei. Non ti possono perdere per colpa mia. Promettimi che mi dimenticherai." rimasi in silenzio.
"Promettimelo." disse guardandomi negli occhi.
"Ti prometto che non ti dimenticherò."
Era l'unica promessa che potessi fare. Le promesse si mantengono e questa era più che sicura. Taylor continuava a guardarmi negli occhi per poi scaraventarsi sulle mie labbra. Le sue mani si alternavano tra i miei capelli e sui fianchi. Io avevo le mani sul suo viso. Avremmo affrontato tutto,se insieme. Noi eravamo una promessa.
"scusa io..non ce l'ho fatta." disse staccandosi dopo un po. Misi la mano sulla sua bocca dicendo di stare zitto.
"Ti amo." sussurrai a pochi centimetri dalle sue labbra.
"Anch'io capricciosa.Tanto." Un sorriso spuntò involontariamente sulle mie labbra.
Ora rimaneva un'ultima impresa. Dylan.
Prima o poi dovremmo dirglielo.
"E ora Dylan?" chiesi insicura sul fare quella domanda.
"Ci penso io." disse abbracciandomi.
"aspe aspe..un'ultima cosa. Ma quella ragazza? O meglio quelle ragazze?" dissi volendo una risposta.
"Erano una scusa. Sole sapevo che era sbagliato e pensai che quello fosse il momento giusto per dimenticarti. Volevo essere più forte dell'amore." disse guardando altrove ripensandoci.
"Ma non ce l'hai fatta." dissi soddisfatta.
"Per fortuna direi." disse sorridendo per poi darmi un lieve bacio.
Chi lo dice che le favole si vivono solo nei film? Io la stavo vivendo,e direi che era anche più sentita.
Sentiamo delle risate da giù così decidiamo di scendere.
"Avviati prima tu poi vengo io." disse il ragazzo dagli occhi nocciola. Annuii.
Scesi e vidi che si stavano raggruppando tutti in un cerchio a terra con una bottiglia in mezzo. Il tanto temuto obbligo o verità.
Dopo un po' vedo raggiungerci Taylor che va nella tenda di Dylan.
"Bella dai gioca!" mi fa un ragazzo seduto.
"No non ho voglia.."
"Dai! Hai paura che se ti capita di baciarmi ti innamori?" No stronzo,già sono innamorata..e anche più del normale. Muovo la testa scocciata e mi siedo con loro provocando un ghigno sul suo volto. Dopo qualche secondo vedo sedersi con noi Taylor.
"Dylan?" sussurro per farmi sentire solo da lui.
"È stanco. Gli ho detto di rimanere nella tenda a riposare." era evidentemente scosso.
Giriamo la bottiglia e due cominciano a limonarsi . Io e Taylor ci guardiamo in faccia e ridiamo per non piangere. Mi ero già pentita di essermi unita.
Girano di nuovo la bottiglia e ormai è quattro turni che sono ferma a guardare tutti che si limonano. Ad un certo punto vedo la punta della bottiglia girarsi nella mia direzione con il ragazzo che mi ha invitata a giocare.
"Devo farlo per forza?" beh in teoria si,se non voglio che si accorgano di nulla. Il ragazzo si avvicina e si mette in ginocchio mentre io ero seduta normalmente. Prende il mio viso e mi bacia. Dopo un po' cerco di staccarmi ma lui mi tiene troppo stretta. Le sue labbra non mi davano nulla. Non era la stessa cosa di Taylor. Vedo proprio lui che mette le mani a pugni dandone uno al suolo e stringendo i denti,guardando da tutt'altra parte.
Finito il bacio il ragazza si allontana.
"Piaciuto?" disse beffardo.
"Mhm no." dico molto tranquillamente.
"Hai intenzione di farmi impazzire." sussurrò Taylor al mio orecchio. Quanto era bello da arrabbiato.
"Piccola vendetta." risposi sorridendogli.
"bambina,non cambi eh." rispose a sua volte. "Ma rimani sempre e comunque la mia di bambina." aggiunse.

il miglior amico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora