Stiamo ridendo ormai da un po',senza avere la connessione del tempo. Non era poi così male. È il sempre stronzo,questo è sicuro,ma è divertente.
"allora?" stavo attendendo una risposta.
Si passò una mano nel ciuffo spettinato,pensieroso.
"devo andare." si limitò a dire,alzandosi.
Se ne andò e chiuse la porta alle sue spalle.
"bipolare." sussurrai tra me e me.
Non si è degnato nemmeno di darmi una spiegazione. Che palle. E ora che faccio? Non posso di certo scendere con tutti questi lividi che sono scoperti grazie alla scollatura del vestito.
Dylan non dovrà mai sapere dell'accaduto o il cimitero attenderà Federico.
Eppure vederlo in quel modo mi ha fatto male. Davvero un tempo mi ero innamorata di quel genere di persona?
Mi affaccio da quella che doveva essere la finestra della mia camera,che portava a un balcone. Giro a destra e sono alla fine di esso,dove non c'erano finestre. Non mi avrebbe notato nessuno. Prendo una sigaretta dal pacchetto nuovo.
Nessuno sapeva che fumavo e non dovevano saperlo. Mio fratello lo direbbe alla zia e farei una brutta fine.Quel ragazzo continuava a far parte dei miei pensieri. Lo odiavo ma non riuscivo a togliermelo dalla mente. Mi arriva un messaggio che apro subito.
Alyson: "mi sono innamorata."
le rispondo subito.
io: "dai Aly non esagerare😂"
Mi spunta subito un sorriso sulle labbra.
*flashback*
"Zia mi sono innamorata" dissi con gli occhi sognanti. Avrò avuto intorno ai 13 anni.
"Sai Sole,avvolte,definiamo amore ogni relazione senza renderci conto che effettivamente sono solo cotte adolescenziali. L'amore vero e proprio è altro. L'amore è arrivare alla fine con le ginocchia sbucciate,con il viso rigato dalle lacrime,con qualche graffio sul cuore,l'amore è arrivare alla fine e dire "nonostante tutto,io ho scelto te e per te ho lottato,mi sono fatto male. Nonostante le difficoltà,noi siamo arrivati fino a qui". Perché l'amore è tirarsi su le maniche e lottare,lottare fino a farcela."
Mi rispose mia zia con il viso travolto di nostalgia.
*fine flashback*
È incredibile come certi ricordi e certe parole non si cancellino mai dalla nostra mente.*il giorno dopo*
drinn drinn drinn
Cazzo. Non ho voglia di alzarmi. Ma..aspettate. Zia tornerà OGGI. Ieri non abbiamo messo nulla in ordine,oggi devo sopravvivere a scuola..e avrò all'incirca un'ora o anche meno per pulire tutto e non lasciare nessuna traccia?! Sono nella merda. Dylan e le sue feste del cazzo.
Sono particolarmente di mal umore stamattina,meglio che nessuno mi rivolga la parola o giuro che vado in galera sorridendo.
Oggi ho particolarmente freddo,il che è normale essendo a Dicembre. Decido di indossare un maglione e un jeans skinny nero:Strano. Dylan non c'è a casa,sarà sicuro alla maison di qualche sua "amica".
Esco di casa e prendo il bus,stranamente puntuale.
Sono arrivata a scuola. Scendo dal bus e vedo una gran folla tutta in un punto preciso del cortile. Mi avvicino per vedere
di cosa si tratti,quando vedo il ragazzo dagli occhi nocciola e quelli del mio stesso sangue intenti a picchiare altri ragazzi penso della loro stessa età. Allora si conoscevano.Cosa sta succedendo? Volevo avvicinarmi per separarli, ma cosa avrei potuto fare?
Proprio quando mi ero decisa arriva il preside che li separa sbraitando.
"Cosa stavate facendo eh? Voi giovani vi credete fighi facendo gli sbruffoni,incredibile. Su nel mio ufficio!"
I ragazzi si guardarono negli occhi con un'odio che non augurerei a nessuno.
"ORA."
"È stato Taylor che si è immischiato sennò la cosa sarebbe finita prima." disse un ragazzo dell'altro gruppo.
"Credi che ti avrei lasciato picchiare il mio miglior amico che era da solo? Bastardo.." disse con odio Taylor.
"Taylor lascia stare noi non parliamo con i coglioni ricorda." a quest'affermazione di mio fratello i due ragazzi stavanano scattando quando il preside insistette costringendoli ad andare in ufficio.
Taylor e Dylan lo seguirono scocciati seguiti da quelli con cui se la stavano prendendo.
Cosa cazzo gli è saltato in mente?
La campanella suona per annunciare l'inizio delle lezioni. Come avrei fatto a seguire le lezioni con questo chiodo fisso?
Il prof parlava e parlava,non so di cosa stava parlando sinceramente. Il mio sguardo era rivolto alla finestra al mio fianco.
"Signorina Anderson cos'ha di così interessante da guardare anziché seguire la lezione?" mi guarda infastidito il prof.
"sto seguendo." dissi scocciata.
"Ah si? E di cosa sto parlando?"
quanto odiavo quella domanda.
"di sto cazzo.." dissi sottovoce,pensando di aver solo pensato,quando in realtà essendo tutti zitti si aveva sentito perfettamente.
"Clifford fuori." disse cercando di rimanere calmo il prof.
"ma non ho fatto niente."
"Fuori. Non lo ripeterò una seconda volta."
"Grazie per il favore,gentilissimo." dissi uscendo dalla classe. Stamani già ero storta,poi si è aggiunta questa storia,dovevo aspettarmelo. Okay,forse ho sbagliato a rivolgermi così al mio prof ma mi stava infastidendo troppo.
Vedo in lontananza Taylor.
"Perché cazzo tu e mio fratello vi siete dati a botte?" urlai in lontananza per farmi sentire,cercando di mantenere la calma.
"Fatti i cazzi tuoi."
"Sono cazzi miei dal momento in cui mio fratello ha un naso rotto." urlai. Stavo perdendo la pazienza.
Si grattò la nuca guardandomi.
"allora? sto attendendo una risposta. Qual è il motivo?" mi rivolsi a lui con le braccia incrociate.
"Fattelo spiegare da tuo fratello.Io non te lo dirò." Ma solo io non sapevo che lui fosse il miglior amico di Dylan?
Se ne andò. Non così in fretta.
Presi un pacco di fazzoletti che stava usando una signora delle pulizie.
"Hey! quello era mio.." la bloccai subito. "non è il momento."
Gli tirai,colpendolo in testa,i fazzoletti. Si girò stranito.
"Sei proprio capricciosa." disse rivolgendosi a me.
"E tu sei proprio stronzo." dissi rivolgendomi a lui.
Lo guardavo come prima insistentemente.
"se stai aspettando che ti dica il motivo non lo saprai mai dalla mia bocca."
"Dici? E per quale tragico motivo?". Poi la capricciosa ero io.
"Non ti darò mai questa soddisfazione."
"O è perché avete torto?" dissi sfidando.
"Io ho sempre ragione." disse sicuro di se.
"convintissimo vai." dissi alzando la pupilla al cielo.
"Dylan?" aggiunsi.
"È in infermeria.Guarda tu sarai sicuramente d'aiuto." disse in modo ironico.
Lo spinsi e mi diressi in infermeria.
"Che cazzo vuoi?"disse mio fratello,intendo a farsi curare con ovatta. Era messo peggio di Taylor. Fui infastidita da come si rivolse tant'è che cambiai umore in meno di 2 secondi. Non che prima fosse buono.
"Ma andate a fanculo tutti." dissi uscendo.
Ero andata la per vedere come stesse e mi risponde in questo modo? Già sono seriamente esaurita oggi.
Finisce la lezione. Ora avremmo Motoria ma il nostro prof manca. Entra il vicepreside in classe.
"Ragazzi ora siccome manca il vostro prof,vi uniremo con un'altra classe che è in palestra."
Cosa? Non avevo portato neanche i vestiti da palestra. Sotto avevo una canotta che avrei potuto utilizzare ma come pantalone?
"Che classe sarebbe?" Parlò stavolta Jessica.
"5B" avemmo come risposta.
Per fortuna non è quella di mio fratello.
Scendiamo e raggiungiamo la classe con cui avremmo fatto motoria. Cosa?! Era la classe di Taylor. Non me ne capitava una buona oggi.
"Ci si rivede capricciosa." quanto odiavo quel nomignolo.
"Ci si rivede stronzo." risposi a tono.
"grazie per i continui complimenti capricciosa.", "di nulla stronzo."
Tutti si erano andati a cambiare ma io rimasi sulla panchina. Cosa cazzo se l'erano portato a fare i vestiti di ricambio se sapevamo già che il prof non sarebbe venuto. Fatto sta che ero l'unica che non era andata nello spogliatoio.
"Non vai a cambiarti?" ritornò quella voce inconfondibile.
"lo farei se avessi i vestiti." Lo sentii ridacchiare.
"Cazzo ridi." lo guardai, quasi mi veniva da ridere anche a me.
"Vieni ho qualcosa di la capricciosa."
disse dandomi la mano. Proprio in quel momento quella scia di brividi si rifecero vivi in me.
"smettila." dissi guardando il pavimento mentre camminavamo.
"di fare cosa?" mi guardò confuso.
"di chiamarmi così." dissi ovvia. Eravamo arrivati nello "spogliatoio".
"va bene,va bene...capricciosa." . Gli diedi una spinta ma non lo mossi di un millimetro. Aumentando la sua risata.
Mi diede un pantaloncino sportivo.
"Hai una maglia sotto o ti serve?" mi disse ritornando serio,o almeno provandoci.
"ce l'ho." dissi prendendo il pantaloncino.
"posso controllare?" disse con una faccia pervertita oserei dire.
"Testa di cazzo." dissi tirandogli il pantalone che mi aveva dato come frusta.
"ahia ahia." disse allontanandosi da me.
"così impari." dissi trattenendomi dal ridere per come aveva corso.
"vado a cambiarmi." aggiunsi andando nella direzione della porta. Mi sentii prendere per il braccio e in un attimo mi trovai a contatto con il muro. Taylor poggiò le sue labbra sulle mie. Non mi scansai e lo lasciai fare. Fu un bacio breve ma dolce e lento. Sentimmo dei passi e ci staccammo subito,trovandoci a 3 metri di distanza.
"Dobbiamo cominciare. Che stavate facendo?" disse il professore.
"Mi serviva un pantalone per giocare avendo il jeans e Taylor mi ha prestato il suo." dissi.
"tutto questo tempo?" ci guardò sospettoso.
"non lo trovavo." intervenne Taylor,salvandomi non sapendo cosa dire.
"Vado a metterlo." dissi uscendo.
"L'outfit" se così si può definire era questo:Raggiungo gli altri che erano tutti in fila.
Mi metto vicino Jessica. Beata Alyson che non è venuta oggi.
Abbiamo due ore quindi per una giocheremo a Pallavolo e l'altra calcio.
Facciamo le squadre a come capitano. Ci mettiamo in posizione. Io sono avanti a Taylor che si trovava nella squadra avversaria.
"ti straccio." disse quest'ultimo.
"È tutto da vedere." dissi sfidandolo.
Cominciamo a giocare e la nostra squadra fa un punto.
"Cosa avevi detto?" dissi avvicinandomi a Taylor che ride,mordendosi il labbro.
Mai cantar vittoria..Taylor ha fatto un punto.
"Cosa avevi detto?" dice ripetendo le mie parole, rivolgendosi a me. Mi farà uscire pazza.
Le ragazze "più forti" vanno in panchina e ne entrano altre. Non si muovono quindi mi tocca far tutto a me. Mi starò rompendo le ginocchia ma non la darò vinta a Taylor.
"Cazzo raga muovetevi." dissi alle ragazze che non osavano muoversi. Per prendere la palla e evitare l'ultimo punto faccio un salto di un metro e riesco a prenderla.
Non sono mai stata così attiva. La finiamo a parità.
"Dai non sei così scarsa." si avvicinò pericolosamente a me.
"Tu si,invece."
Ora dovevamo giocare a calcio. Se a pallavolo me la cavavo,ora non sapevo fare una beata minchia.
"Ragazze immagino voi sappiate fare almeno qualcosa." disse il prof.
"no." intervenni io.
"Facciamo così. Ognuno di voi si fa una squadra di uno che sa giocare e uno no. In modo da farvi insegnare."
Perché non mi sono stata zitta. Eppure le altre erano tutte super contente. Oh si,volevano capitare tutte con Taylor.
"Taylor! Taylor scegli me!!"urlavano in continuazione come delle oche.Che troie.
I ragazzi stavano scegliendo e ora era il turno dello stronzo,oh Taylor voglio dire.
Ed eccole che partono tutte. Vedo Taylor che si avvicina a me senza proferire parola. Ero sorpresa,molto. Aveva scelto me,eppure ci odiavamo.
"dovresti ringraziarmi,tra tutte ho scelto te." mi disse,sussurandomi le parole all'orecchio,trovandosi dietro di me con le mani sui fianchi.
"non ti ho mica obbligato." dissi alzando le spalle in alto.
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il miglior amico di mio fratello.
Romance"stai scappando da qualcosa che non vuoi o stai scappando da una cosa che hai paura di volere?"