Niccolò's pove
Mi rigirai per l'ennesima volta nel letto, avevo caldo e mi sentivo stretto, come se qualcosa mi premesse in continuazione.
Il sonno non riusciva a portarmi con sé ed ora ero qua in un letto quasi scomodo tormentato da mille pensieri e preoccupazioni; da quando avevo visto Fede sono riuscito, forse, a concludere una minima cosa.
Io ho provato in tutti i modi a recuperare il nostro "noi", prima anche di conoscere Rebecca, ma ho la netta sensazione che non abbiamo concluso niente, in questi due mesi è come se il nostro rapporto si fosse di più spezzato. Le voglio veramente bene, è una ragazza adorabile, l'ho amata davvero tanto al fine che mi ha letteralmente fatto da musa ispiratrice, ha fatto parte della mia vita per molto tempo ma ora è diventata una situazione complicata, non è più come prima.Mi alzai, stanco di stare in quel posto orribile, andai verso la cucina e bevvi un sorso d'acqua.
Presi il cellulare, erano le tre di notte, andai sulla rubrica e chiamai la ragazza che da tempo balenava nei miei pensieri, mi mancava.
< Pronto> disse con voce impastata dal sonno, probabilmente stava già dormendo, capisco, non tutti soffrono di insonnia come me.
< Hey Rebecca> le risposi un po' imbarazzato.
< Niccolò?> disse con voce sorpresa.
<Si sono io, scusami stavi dormendo?>
esclamai un po' preoccupato dalla reazione della ragazza.
< Beh sai com'è è notte fonda> disse sbuffando.
< Come va lì al nord?> continuai cambiando argomento.
< Mh tutto bene, papà si sta riprendendo alla grande, ieri sera ha mosso lievemente la testa, stiamo solamente aspettando che si risveglia> mi rispose felice.
< Sono contentissimo, avvertimi se dovesse succedere qualcosa eh> le chiesi felice.
< Certo Nic, e lì tutto bene?> disse abbassando lievemente la voce.
< Reb voglio lasciare Fede> parlai dopo un attimo mentre cercai di accendermi una sigaretta.
< Come scusami!?> disse perplessa.
< Scricciolo hai capito bene e sai anche il motivo> continuai sincero.
< Va bene, in fondo è una tua scelta e se ora non sei felice è giusto così> mi rispose scandendo bene le parole.
< Già, domani le parlerò adesso sta dormendo> parlai inspirando il fumo.
< Sai stavo dormendo anche io fino a quando qualcuno non mi ha chiamato> esordì lei scherzando.
< Dai va bene vai a dormire, passerò queste ora a scrivere qualcosina, oggi ho ispirazione> dissi ridendo.
< Va bene Nic ci sentiamo eh> mi rispose felice.
< Certo, ciao piccola> le risposi ridendo e posando la sigaretta consumata nel posacenere.< Piccola chi?> esordì una voce squillante e piena di rabbia. Cazzo.
Era Federica.
Mi girai lentamente verso la ragazza che era appoggiata sullo stipite della porta. Mi schiarii la voce, la gola si stava asciugando lentamente, non volevo che lo scoprisse così.
< Cosa mi devi dire Niccolò> disse calma avvicinandosi al tavolo.
< Fede ascolta> dissi sistemandomi meglio sulla sedia.
< E non girarci attorno per favore> disse guardandomi arrabbiata.
Glielo avrei detto ma ciò nonostante volevo che capisse il motivo di tutto ciò.
< Sai benissimo quello che io penso di te, e sai benissimo che non ti farei del male per nessun motivo al mondo però ho paura che il nostro rapporto sia cambiato. Ho cercato di pensare positivo e di provare a sistemare le cose ma mi è scivolato tutto dalle mani ed io sono restato fermo, come se fossi impotente. Ho capito a malincuore che è meglio finirla qua> sputai tutto d'un fiato queste parole diventate fin troppo pesanti.
< Ti ringrazio per tutto, sei stata fondamentale per me e lo sai. Probabilmente mi mancherà non averti intorno, mi mancherà la nostra quotidianità ma penso che sia meglio così, non voglio continuare qualcosa di finto, almeno da parte mia> continuai specificando meglio i miei pensieri.
< Okay> disse fissando il vuoto dopo un attimo.
< Tutto qui Fede?> le chiesi sorpreso dalla sua reazione apparentemente calma.
< Mi stai nascondendo dell'altro?> continuò incastondando i suoi occhi azzurri nei miei.
< Beh non è rilevante> dissi agitandomi ed iniziando a sudare freddo.
< Allora puoi benissimo dirmelo> sputò con voce alterata.
< Niccolò mi hai tradito?> continuò scrutandomi lentamente.
Abbassai un attimo lo sguardo, in questo momento avevo bisogno dei miei occhiali.
< Si Fede> le risposi mettendomi una mano sul volto, mi sentivo uno schifoso verme.
< Scusami> continuai, non avevo nessun motivo per giustificarmi.
< È meglio che io vada, chiamo mia madre, non voglio stare in questo posto un minuto di più> parlò poco dopo con assoluta calma.
< Stai tranquillo, l'avevo notato e si hai ragione te, il nostro rapporto non era più come prima> disse alzandosi e andando nella camera, probabilmente per fare le valige.Onestamente pensavo in una sua diversa reazione, è sempre stata una ragazza calma e razionale ma non pensavo che la prendesse così con questa filosofia.
Per quanto riguarda me, beh, nonostante tutto ero a pezzi sia mentalmente che fisicamente, ho appena lasciato forse una delle persone più importanti della mia vita, penso che sia normale rimanere un attimo scossi.
Mi alzai e decisi di mandare un messaggio ad Adriano, gli avrei detto tutto in studio la mattina seguente.
Guardai anche la chat di Rebecca, mi aveva mandato un messaggio:Nic si è svegliato! Ora vado da lui...
Immaginai per un attimo la sua euforia e la sua felicità mentre scriveva quelle parole, ero contento per lei, se lo meritava, più tardi avrei chiamato anche lei.
Ora però non mi restava che vivere gli ultimi attimi con Federica.Heyy, rieccomi qua! Oggi sono estremamente gentile e ho aggiornato due volte e poi anche perché ho un infinità di capitoli pronti! Sto scrivendo un sacco forse anche per distrarmi dall'ansia pre-maturità.
Parlando della storia finalmente Nico ce l'ha fatta, date una medaglia a questo uomo per favore!
Datemi sempre un vostro parere commentando e/o votando, grazie mille!<3
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L'eleganza delle stelle - Ultimo
Fanfiction" Chiesi ingenuamente spezzando lo strano silenzio che si era creato. mi guarda sorridendo dolcemente causando la formazione di due sottili fossette ai lati della bocca. Mi ha colpito, mi ha incuriosito, è un ragazzo diverso, tutto da scoprire. " U...