Chapter 51

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< Non posso farlo> dissi agitandomi mentre guardavo il signore di fronte a me.
< Se tieni a lui questo è il minimo che tu possa fare, non può compromettere la sua carriera per te> continuò con fare ovvio incrociando le braccia.
< Io non gli sto chiedendo questo> dissi iniziando ad arrabbiarmi.
< Lui è intenzionato a farlo> ribatté scrutandomi.
< Ascolti, io gli parlerò, gli farò cambiare idea ma non posso lasciarlo> dissi iniziando a tremare.
< È mio figlio, so benissimo quale sia il bene per lui> mi rispose.
< Non credo, signore> dissi con il sangue che mi ribolliva nelle vene.
< Rebecca, lascialo o in un qualche modo ci penserò io> disse alzandosi e dirigendosi verso la porta.
< Ciao e buona giornata> continuò lasciandomi di stucco seduta sul divano.

Iniziai a tremare, mi alzai con fatica per dirigermi verso la cucina con l'intento di prendere un bicchiere d'acqua.
< Reb che è successo> mi disse Lorenzo venendomi accanto.
< Nulla, nulla> dissi balbettando e cercando di calmarmi.
Presi quello che mi serviva e corsi subito in camera. Cosa dovevo fare!?

Ci pensai per tutta la giornata, era una scelta veramente difficile e pesante. L' amore per Niccolò era perennemente presente ma la voce forte di suo padre assillava i miei pensieri e la paura di togliere il sogno più importante alla persona che amo era veramente troppo per me.
Venni distratta dai miei pensieri per colpa della suoneria che si estendeva dal mio cellulare.
Mi alzai di scatto per cercare l'apparecchio che era probabilmente da qualche parte della stanza.
Una volta trovato tirai un sospirone ed accettai la chiamata da parte di Niccolò, puntuale come un orologio svizzero.

< Ciao amore> disse dolcemente.
< Hey> risposi sorridendo mentre scrutavo ogni suo dettaglio.
< Tutto bene lì?> mi chiese con un sorriso stampato in faccia.
< Si dai tutto a posto, mi sto riprendendo> mentii cercando però di non dare all'occhio.
Parlammo per un po', non avevo il coraggio di raccontargli ciò che era successo.

< Niccolò ascolta> dissi ad un tratto trattendo il respiro.
< Devi allontanarti da me> continuai abbassando lo sguardo.
< Per il bene di entrambi> dissi cercando di fermare le lacrime. Mi si spezzava il cuore, stavo allontanando da me la persona che mi faceva star bene.
< Rebecca cosa stai dicendo?> mi chiese con sguardo preoccupato.
< Non possiamo più stare insieme, devi pensare al tuo lavoro. Io me la caverò> dissi con fatica mentre la gola iniziava a far male per un imminente pianto.
< Mi stai mentendo, Rebecca> mi rispose allibito cercando di farmi cambiare idea.
< Niccolò per favore, non complicare le cose> dissi con il filo di voce mentre  cacciavo un lungo sospiro.
< No Rebecca no> disse lievemente guardandomi.
Vidi nel suoi occhi  la tristezza più assoluta , vidi un buio totale.
< Ciao Nì> gli risposi per poi buttare giù la chiamata.

Tutto quello che non volevo era successo, mi accasciai a terra e mi sfogaii in un piano liberatorio, non poteva andarmi tutto così male.
Il cellulare continuava a suonare ed il mittente era sempre lo stesso, la stessa persona che mi faceva battere il cuore all'impazzata e la stessa che mi aveva fatto provare un amore pure e vero.
Rifiutai tutte le chiamate, da codarda com'ero non avevo il coraggio di affrontare un conversazione, ormai non si poteva tornare indietro.
Per un momento mi passarono tutte i momenti belli vissuti con lui, era stato tutto così bello e speciale. Sapevo che i sentimenti nei suoi confronti non sarebbero passati facilmente e il mio stato d'animo che mi assillava in questo periodo non era per niente d'aiuto.

Ma perché l'amore fa così male?

Da piccola ho sempre pensato alla classica favola del principe azzurro, di un amore indissolubile e sempre felice, senza nessun ostacolo. Nel corso del tempo la realtà mi ha fatto totalmente cambiare opinione.
Ho capito che non è tutto rose e fiori, l'amore è un sentimento completo con alti e bassi caratterizzato da emozioni forti e dispiaceri incolmabili.
E purtroppo a volte rischia di essere veramente diabolico.

La mia storia con Niccolò, forse, è stata quella che mi ha fatto capire cosa è realmente l'amore. Tutt'ora sono sotto mille treni per lui, sicuramente il mio pensiero e il mio sentimento nei suo confronti non cambierà subito, anzi mi servirà molto tempo.

< Rebecca apri la porta, per favore> bisbigliò Giulia dall'altro lato della porta.
< Cosa sta succedendo?> continuò probabilmente dopo aver sentito i miei incessabili singhiozzi.
Con fatica mi alzai, avevo bisogno di una spalla amica per affrontare tutto questo. Aprii la porta e vidi la mia amica catapultarsi nella stanza per poi racchiudermi in un abbraccio.
< Ho lasciato Niccolò> dissi singhiozzando mentre la mia voce era totalmente spezzata dalla tristezza.
< Ho smesso di lottare per lui> continuai dicendo ad alta voce ciò che pensavo.

Esattamente, avevo smesso di lottare per lui, mi sentivo veramente una stupida. Avevo agito senza pensare, ero combattuta fra il mio sentimento e il pensiero del padre. Come poteva chiedermi tutto ciò? Aveva realmente capito le intenzioni di suo figlio per far terminare questa storia?
In questo momento mi sembrava la strada più giusta da fare.
La musica, il grande sogno di Niccolò, era molto più importante di me.

< Come? E perché?> mi chiese del tutto shockata.
< Non ne voglio parlare> dissi cercando di non entrare nel discorso. Gliene avrei parlato più tardi, quando mi ero un po' calmata.
< Ho solo bisogno di qualcuno> continua aumentando il mio pianto.
< Ci sono io qua, tesoro> disse poi stringendomi al suo petto mentre mi accarezzava dolcemente la schiena.

Erano le 3 di mattina e finalmente riuscii ad addormentarmi cullata dalla mia amica ma il sonno non fu per niente tranquillo.

Ed eccoci qua al termine del primo libro. Il lieto fine manca ma vi prometto che il prossimo libro arriverà presto.
Fatemi sempre sapere eh.
Intanto vi ringrazio per il supporto, non avrei mai ma MAI immaginato tutto questo seguito da parte vostra. Ogni volta che realizzavo un capitolo e che vedevo i commenti e le visualizzazioni scoppiavo dalla felicità. Termino con il dire che sono veramente contenta di aver iniziato questa mia pazza idea, questa storia mi ha veramente fatto bene, quando iniziavo a scriverla ero totalmente estraniata da tutto se non pensare solo al nostro amato Niccolò e poi ho saputo apprezzare il mondo della scrittura.
Vi mando un bacione ed un grazie immenso.
VI AMO.
A presto con il sequel!

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