Stavo per tornare finalmente a casa, questa monotonia è stata straziante, l'ho vissuta veramente male. Mi stavo riprendendo dalla operazione, dovevo ancora stare attenta a muovermi per i vari dolori ma tutto sommato su quel lato stavo bene, infatti fra un paio di giorni ero libera.
Riguardo alla malattia ero migliorata, più o meno, anche perché qua ero estremamente controllata, la vera sfida inizierà sicuramente a casa.< Amore andiamo a farci un giro> entrò Niccolò euforico con una carrozzina fra le mani.
Lo guardai malissimo, ero stanca di tutte quelle cose, mi sentivo impotente.
< Non mi va Nic> dissi guardando la sedia vicino al letto.
< Oh daje, nun pe' sforzarte ma nun poi stà sempre qua> parlò in romano, sapeva che cadevo letteralmente ai suoi piedi quando sfoggiava il suo accento.
< Sono stanca> dissi ancora sbuffando.
< Ma ti spingo io eh> continuò sorridendo e prendendomi di peso per poi mettermi sulla sedia.
< Mh e va bene, portami ad esplorare questo emozionante posto> esordì alzando gli occhi al cielo.
< Oh lo sapevo che avresti cambiato idea> urlò prima di darmi un lieve bacio sulle labbra per poi trasportarmi con gioia lungo il corridoio bianco del reparto dell'ospedale.
< Ho conosciuto una bimba, volevo portarti da lei> disse prima di svoltare ad una curva mentre io annuivo svogliata.
Entrò in una stanza, dopo essere entrati nel reparto di oncologia.
Vidi vari lettini uno di fianco all'altro dove ospitavano bimbi di diverse età, mi si strinse il cuore.
< Niccolò> urlò una bambina felice seduta insieme al suo pupazzo sul lettino affiancato alla finestra.
< Giusy, guarda chi ti ho portato> disse lui avvicinandomi alla piccola.
< Finalmente> rispose sorridendo mentre accarezzava il suo peluche a forma di orsetto.
< Da quando vi conoscete?> domandai curiosa guardandoli.
< Da circa una settimana> mi rispose Niccolò sorridendomi ovvio.
< Piacere Giusy> si intromise la bambina porgendomi la mano.
Sorrisi lievemente, mi donò tantissima felicità.
< Rebecca> Strinsi la sua manina fredda.
La osservai con cura, era pallida e portava una bandana in testa, segno che stava combattendo contro qualcosa di più forte di lei.
< Lo so benissimo il tuo nome, tutti i giorni Niccolò mi parlava di te> disse sincera mentre guardava il mio ragazzo.
< E oggi finalmente ti ha portato qua> continuò ridendo lievemente.
< Pensa che manco voleva venì, diglielo che se sarebbe persa una bimba stupenda> parlò Niccolò ironizzando.
< Già, Nico ha proprio ragione> rispose lei scherzando facendomi sorridere.
< E come mai vi siete conosciuti?> chiesi curiosa, avevano una bella intesa.
< È stato buffo> rispose Giusy guardando poi Niccolò.
< Nico si era perso, stava cercando il bagno ma, non so come, è venuto nel mio reparto> continuò ridendo.
< Si sono passato quattro volte davanti a questa stanza e ad un certo punto iniziò a parlarmi> si intromise Niccolò sorridendo.
< E da lì ci siamo conosciuti> continuò Niccolò per poi guardare Giusy e sorridere.
< È un uomo strano> commentò la bimba con un sorrisetto beffardo.
< Beh dai almeno non sono l'unica a pensarlo> dissi ridendo a mia volta mentre Niccolò mise il broncio.Passammo il pomeriggio a raccontarci varie cose, da più a meno serie. Adoravo la forza di questa bimba di appena 10 anni, vidi in lei tutta la voglia di vivere e di scoprire il suo destino.
Teneva sempre stretto il suo peluche, mi disse che era un po' il suo compagno di avventure ma, in fin dei conti, fingeva anche come porta fortuna.
Stammo ore a parlare fino a quando dovette andare a finire le sue cure, sicuramente molto pesanti.
Senza nessun velo ci raccontò la sua malattia, ovviamente in modo generale, perché non sapeva benissimo di cosa si trattasse visto la giovane età, aveva la leucemia già in stato avanzato. Trattenemmo il respiro appena ce lo disse, fu un momento davvero difficile per me e Niccolò.< Allora ho fatto bene portarti da lei?> mi chiese Niccolò spingendomi verso la mia stanza.
< Non è stata una brutta idea, ti ringrazio> dissi sorridendo mentre cercavo di alzarmi dalla sedia per sistemarmi sul lettino stando attenta al dolore.
< Aspetta amore, ti aiuto io> disse poi cingendomi la vita.
< No Nic, così mi fai male> continuai lamentandomi. Il mio busto, vita compresa, era ancora suscettibile ai movimenti.
< Oh Gesù, scusami> si preoccupò togliendo le mani.
Mi sedetti ancora sulla sedia a rotelle e sospirai mentre cercavo di farmi passare il dolore.
< Piccola> disse guardandomi ed inginocchiandosi davanti a me.
< Guarirai, devi solamente avere pazienza> continuò accarezzandomi una guancia.
< È difficile> gli risposi con voce spezzata alzando lo sguardo verso il soffitto per cacciare le lacrime che volevano scendere.
< Si questo lo so, ma devi fare un passo alla volta e credere in te stessa, nelle tue potenzialità> parlò lievemente.
< Sai, oggi mi sono sentito finalmente bene> continuò lasciandomi un attimo confusa.
< E sai il perché?> ribatté attirando il mio sguardo.
< Perché?> Chiesi facendolo continuare.
< Ti ho visto sorridere> rispose di getto guardandomi sincero.
< Ho visto finalmente il tuo sorriso, quel sorriso caldo, spensierato e sincero che non usavi da giorni> continuò accarezzandomi una gamba mentre si sosteneva con l' altra mano appoggiata alla sedia.
< Mi sono trovata bene con Giusy, non pensavo a nulla tranne che parlare con voi> dissi sincera mentre quelle parole mi scaldavano il cuore.
< Che dici? Lo sfoggiamo più spesso questo sorriso?> mi chiese alzandosi e sorridendo.
< Quando ci sarà l'occasione si, il mio sorriso è per pochi> dissi facendolo scoppiare a ridere.
< Dai amore, vieni che ci stendiamo sul letto> continuò subito dopo.
< Non credo ci sia posto anche per te> dissi ironizzando.
< Non te se po' dì niente eh> mi risposi sbuffando.
< Prendimi da sotto le ascelle e fai piano> parlai guardandolo e alzando le braccia.
Con delicatezza riuscì a fare tutto posandomi sul letto.
< Ora riposa che è tardi> disse dandomi un bacio sulla fronte.
Sorrisi come se lo ringraziassi, di lì a poco mi addormentai pensando alla bella giornata che avevo passato cercando di evitare altri pensieri, quelli più brutti.Hey, tutto bene? Mi scuso per l'assenza ma mi farò perdonare.
Reb ha conosciuto Giusy, secondo voi entrerà a far parte nella vita dei nostri protagonisti questa bimba?
E Rebecca riuscirà a riprendersi?
Fatemi sapere se vi sta piacendo eh!
Grazie<3
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L'eleganza delle stelle - Ultimo
Fanfiction" Chiesi ingenuamente spezzando lo strano silenzio che si era creato. mi guarda sorridendo dolcemente causando la formazione di due sottili fossette ai lati della bocca. Mi ha colpito, mi ha incuriosito, è un ragazzo diverso, tutto da scoprire. " U...