La Profezia

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Per contrastare Ignoto-t, bisognava prima cosa tracciare un suo profilo psicologico e capire da quale strato sociale era originario. Ginevra, ovviamente, era la più quotata per avanzare delle ipotesi; secondo lei Ignoto-t era una persona che aveva perso molto, probabilmente un familiare, quale un fratello o una sorella, perché il fuoco che gli aveva visto negli occhi doveva avere necessariamente un'origine molto profonda e dolorosa. Inoltre non le era sembrato che appartenesse ad una bassa estrazione sociale, il suo odio per il regime era comunque distaccato, come se non ne avesse mai subito gli effetti in prima persona; ma sicuramente non apparteneva alle classi alte. Se fosse appartenuto a quelle classi, non aveva certo bisogno del mantello dell'invisibilità per fare quello che voleva fare, la libertà d'azione ce l'aveva praticamente per diritto di nascita... Si deduceva, dalla sua vicinanza alle persone sfruttate, che emergeva dalle sue parole, che comunque viveva vicino a loro. Pertanto Ignoto-t doveva risiedere più o meno nella periferia: in questo modo avrebbe risentito di meno degli effetti del regime ed era più facile per lui passare inosservato e, al tempo stesso, si trovava immerso nei problemi della gente.
Dopo qualche discussione su queste affermazioni, bisognava capire chi mai potesse essere (sulla base delle sue trasformazioni). Sicuramente era stato almeno una volta ad Hogwarts, e molto probabilmente da studente, poiché per prendere le sembianze della professoressa McGranitt doveva prima averla conosciuta... Pertanto decisero di presentarsi ad Hogwarts quando sarebbe iniziato il prossimo anno scolastico.
A questo punto, Harry sollevò un dubbio sulla sparizione di Ignoto-t: non si era smaterializzato!... O quantomeno non fu una smaterializzazione normale: nessun mago si era mai smaterializzato in quel modo! Hermione decise quindi di approfondire la questione. Fortunatamente per lei, nella sua villetta aveva predisposto una biblioteca notevole, abbastanza completa, nonostante trattasse prevalentemente argomenti inerenti alle creature magiche. Hermione lasciò quindi la riunione e si ritirò nel suo angolo di studio. Harry allora chiese a Ron di cercare, se ci fossero, degli studenti che erano stati espulsi negli anni precedenti, nelle scuole di magia di Durmstrang e di Beauxbatons; chiese poi a Neville di verificare se i morti della guerra di Hogwarts hanno lasciato qualche ragazzo orfano, o comunque ormai solo. Harry chiese inoltre a Draco se potesse raccogliere quante più informazioni riuscisse su un possibile nuovo mago oscuro molto potente, sfruttando anche i suoi rapporti con le persone che erano state vicine a Voldemort. Lui e Ginny avrebbero intanto indagato sull'ubicazione della sua casa.
Draco, tramite amicizie ai piani alti, si fece fare un permesso di libera uscita per i suoi compagni, a patto però che essi non avrebbero parlato di politica e che non si sarebbero in nessun modo rivolti ai cittadini per fini sociali; l'opinione pubblica doveva mantenere la sua 'integrità'. Draco ovviamente non era amico di nessuno di loro, non li stava di certo aiutando, lui li stava sfruttando. Draco non aveva nessuna intenzione di fermare l'ascesa del presunto nuovo mago oscuro, per ora voleva solamente conoscerne il pensiero e le motivazioni. Draco era in cerca di un nuovo leader a cui presentare la sua fedeltà, questo per dimostrare a Lucius quanto fosse ancora forte e ricevere da un lui un briciolo di approvazione e di orgoglio. La famiglia Malfoy aveva perso molta influenza, una nuova alleanza con il più grande mago oscuro di sempre rappresentava quindi un chance di riscatto.
Naturalmente i suoi 'compagni' si aspettavano motivazioni del genere, ma necessitavano comunque del suo aiuto. Decisero pertanto di tenerlo d'occhio a distanza.
Ma nel frattempo... stava per accadere qualcosa... qualcosa che non si era mai verificata nell'intera storia della magia. Si stava per avverare la prima previsione mai fatta da un mago, da un Reficior...
Tu-Sai-Chi ora aveva tutto. Tutto. Aveva il mantello... Aveva l'anello... Aveva lo specchio... Aveva la pietra della resurrezione... e pur non possedendo la bacchetta di sambuco poteva comunque usufruirne di alcuni effetti. La prima luce di Lux fu creata da Grindelwald proprio con la bacchetta di Sambuco, quando la fedeltà della bacchetta apparteneva ancora a lui. Con l'Inizio, una parte della fedeltà della bacchetta si instaurò in Lux. Lux si era originato dal potere e la fedeltà della bacchetta di Sambuco gli spettava per diritto di nascita. Tu-Sai-Chi, grazie al mantello, era appena diventato Padrone della Morte.
Ora poteva avverarsi La Profezia. Il Reficior dell'anello che brandiva Lux aveva previsto questo momento, ..., aveva previsto come l'intero corso della storia della Magia giungeva finalmente al suo compimento. Lux indossò il mantello. Indossò il mantello e si diresse verso il centro della Stanza della Morte... verso lo Specchio. Mentre camminava, la presenza magica della stanza sembrava che stesse parlando... più Lux avanzava più si sentivano bisbiglii, sempre più intensi, sempre di più. Il destino è ineluttabile e Lux era destinato a questo, a portare a compimento un percorso millenario. Lux giunse di fronte allo specchio. I bisbiglii divennero all'improvviso una voce sola... una voce di intensità elevatissima.... non una semplice voce... era la voce della Morte. Lux sentì soltanto il suo grido. Un grido. Un solo grido. Un grido fortissimo... fortissimo ma brevissimo. Eppure la sua brevità, alle orecchie di Lux, parve un'eternità.
Per sostenere lo sforzo del grido, Lux chiuse per un istante gli occhi e strinse i denti. E finalmente vide. Vide il compimento del suo destino. Vide se stesso. Vide se stesso non come riflesso... ma come persona in  carne e ossa e poteri magici.
Lux sorrise. Lux sorrisero.
Lo specchio, grazie ai poteri di Lux, era riuscito a replicare la vita, a replicare una coscienza senza aver bisogno di una già data da sovrascrivere. Il bilancio Vita-Morte era appena stato alterato.
Lo specchio, però, non diede alla luce un clone di Lux. Non lo fece poiché non aveva sovrascritto un corpo per renderlo come lo specchiante... ma ne aveva creato uno dal nulla. Questo portò a delle leggere differenze... leggerissime differenze fisiche... (i processi mentali non vengono alterati dalle reliquie). Una prima differenza, molto lampante e notata subito, era il colore degli occhi: i due Lux avevano occhi di colori diversi. Questo poteva essere un problema nel momento in cui i due intendessero sostituirsi...
Ma la vera differenza era un'altra... la differenza più importante non risiedeva nell'aspetto. Il Lux creato nello specchio era spoglio... non indossava nessun vestito... niente... assolutamente niente. Il Lux creato dallo specchio non aveva l'anello!
La magia dei Reficior non è replicabile pertanto può esistere un solo anello e una sola connessione con un solo specifico corpo. I due Lux condividevano l'anima e la mente, avevano la coscienza condivisa, quello che apprendeva uno apprendeva pure l'altro ma i corpi erano sempre diversi (basti pensare agli occhi...).
Questa differenza era fondamentale, in questo modo Lux poteva brandire il potere di un'altra Reliquia della Morte... Lux poteva potenzialmente brandirle tutte!
La sua connessione con una di esse (lo specchio), venne amplificata dal fatto di essere il Padrone della Morte e ciò gli consentì di instaurare un legame molto più profondo con se stesso e con il Reficioratio in generale. Lux ora era in grado di percepire tutte le Reliquie della Morte!
Lux sapeva che ce n'era una per continente e difatti scoprì che l'Elmo dell'Invulnerabilità era sepolto nella scuola di magia di Ilvermorny (Nord-America), la Spada della Vittoria era a Castelobruxo (Sud-America), il Guanto della Medicina era a Uagadou (Africa), il Pozzo di Lazzaro era a Mahoutokoro (Asia), il Foglio della vita giaceva invece in Oceania e il Monile dell'Ignoto invece non era in Antartide, non era dove doveva essere, era stato portato via. Lux decise quindi di rimandare al futuro la ricerca di questo monile, sia perché aveva cose più urgenti da mettere a punto sia perché in fondo, non comprendeva nemmeno quella reliquia (anche se l'avesse trovata era troppo rischioso adoperarla).
Si pose però un altro interrogativo: secondo la comunità magica, in Oceania non sono affatto presenti scuole, eppure lui ne avvertiva comunque una presenza, come era possibile... Probabilmente esisteva una scuola completamente scollegata dalla comunità magica internazionale e che trattava magie e materie completamente differenti? Di certo, se c'era veramente una scuola, allora era veramente ben protetta e nascosta, accedervi sarebbe stato molto complicato.
La prima cosa da fare, in quel momento, era un'altra: dovevano uscire dall'istituto. Chiaramente questa volta le cose erano molto più facili rispetto a quella scorsa stavolta erano invisibili... difatti, grazie al mantello, riuscirono a uscire senza la minima difficoltà.
Una volta fuori, i Lux andarono a casa e si riposarono. Non restava, per loro, che attendere l'inizio del nuovo anno scolastico.


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