L'incontro

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Lux tornò in breve tempo nel pieno delle sue forze e si preparò per fare una visita a Harry Potter. Tutti sapevano dove viveva, o per lo meno dove era imprigionato. C'era una vasta area piena di villette molto lontana dai centri urbani, villette in cui risiedevano gli studenti eroi della battaglia di Hogwarts. Harry viveva insieme a Ginevra e questo era particolarmente fastidioso per Lux. Vivendo in compagnia, era praticamente impossibile trovare un momento opportuno per coglierlo di sorpresa. La faccenda era molto delicata e Lux aveva bisogno di un piano molto preciso.
Era giunto il momento di sfruttare la conoscenza della sezione proibita. Lux sui mollicci sapeva praticamente tutto, era arrivato ad uno stadio avanzatissimo della comprensione del suo animagus e sapeva come sfruttare al meglio le sue capacità, soprattutto la trasformazione.
Lux rifletté molto sul da farsi e alla fine decise di prendere il posto di Ginevra. Il tempo per una pozione polisucco non c'era assolutamente, ma a Lux non serviva. Ormai aveva appreso appieno le abilità trasformiste e sapeva come assumere le sembianze di chiunque, il suo animagus poteva fungere come sorta di dispensa eterna di pozione polisucco. Lux poteva trasformarsi in Ginevra senza nemmeno prenderle dei capelli, inoltre la trasformazione non era affatto temporanea ma arbitraria, la durata dipendeva unicamente dalla volontà di Lux.
In questo modo, Lux assunse le sembianze della professoressa McGranitt e andò a fare una visita a Potter.
Era necessario questo primo incontro in quanto per poter assumere le sembianze di Ginny, era necessario che almeno una volta Lux l'avesse vista.
Dopo quindi il suo ingresso sotto mentite spoglie, Lux fece in modo di trovarsi solo con Ginevra e, senza alcuna esitazione, la stordì. La stordì e la pietrificò. Nascose il corpo in uno stanzino della casa e assunse le sue sembianze.
Dopo aver fatto questo, Lux, ormai Ginny, andò da Harry e gli disse che la professoressa era dovuta andare via precipitosamente a causa di un impegno molto importante e che si dispiaceva di non aver avuto il tempo per dei saluti appropriati. Harry sospettò qualcosa poiché non aveva visto arrivare nessun gufo, ma non diede molto peso alla faccenda e non fece domande per approfondire la questione. Ginevra chiese a Harry di farle un favore, gli chiese di andare a comprare degli ingredienti particolari per un dolce che aveva intenzione di fare; in questo modo avrebbe scoperto dove Harry tenesse il mantello nascosto, perché nessuno di loro poteva lasciare liberamente il quartiere, e Harry, per uscire, doveva quindi necessariamente indossare il mantello. Per non destare sospetti, Ginevra non seguì Harry ma si mise prudentemente in cucina.
Dopo qualche minuto, Harry si recò da lei in cucina, per salutare la sua compagna prima di partire, col mantello sotto al braccio. Dopo essersi baciati, Harry indossò il mantello e andò a fare la spesa.
A questo punto, Ginevra era sola e aveva totale libertà d'azione. Decise di andare a risvegliare la vera Ginevra, per mettere in chiaro il motivo della sua visita.
Appena la 'piccola' Weasley venne risvegliata, si trovò davanti a sé Harry e si sentì molto confusa. Ovviamente non si trattava del vero Harry: Lux preferì assumere le sue sembianze per non suscitare improvvise reazioni violente da parte di Ginny, che altrimenti si sarebbe messa ad urlare.
Dopo qualche secondo dal risveglio di Ginny, Lux la guardò e le disse: "Non sono Harry... ho assunto le sue forme per farti sentire più a tuo agio... non sono qui con l'intenzione di fare del male ad alcuno di voi... vengo qui perché mi trovo costretto da circostanze ben al di sopra delle vostre attuali comprensioni... il mio disturbo si limiterà a questo pomeriggio e me ne andrò subito dopo aver ottenuto l'oggetto che mi serve... spero che tu capisca che sono stato costretto a pietrificarti, io sono contro ogni forma di violenza e mai avrei voluto mostrarmi così scortese nei tuoi confronti... non chiedermi chi sono, né cosa voglio, perché non otterrai risposta, non ora almeno... puoi stare tranquilla per quanto riguarda Harry, sta bene, è ignaro di tutto, in questo momento sta facendo la spesa per te... non devi preoccuparti, non sono qui per fare del male a nessuno!". Dopo queste parole Ginny sradicò dalla sua mente ogni elemento confusionario e affrontò decisa l'Harry che aveva di fronte: "Non mi interessa chi sei, non mi interessa cosa vuoi, tu non hai il diritto di irrompere nella nostra vita in questo modo... non hai il diritto nemmeno di assumere le sembianze di Harry... sei solo un vigliacco ladro che ha assunto le sembianze di una nostra cara professoressa, e amica, per poter entrare liberamente in casa nostra... non riceverai pietà né da Harry né da me... ti sei messo contro la famiglia sbagliata... ora che sei entrato nella nostra vita~". "Vita?" disse Lux interrompendo bruscamente Ginny; "Questa la chiami vita? Siete prigionieri, vivete come dei topi in gabbia, costretti ad usare un mantello per uscire... un mantello che è stato creato per fini ben più alti... siete rinchiusi qui dentro come eroi ma di eroico non avete proprio niente in questo momento... là fuori c'è gente che sta soffrendo, repressa da un regime senza senso... e voi cosa fate? Vi rinchiudete in una cerchia ristretta di 'eroi' e vi dite quanto siete stati bravi contro Voldemort... ma la realtà che c'è là fuori è ben peggiore di quando c'era Voldemort~". Questa volta fu Ginny a interromperlo: "Pensi che abbiamo avuto scelta? Pensi che non abbiamo provato a cambiare lo stato corrente delle cose? Non ci siamo rinchiusi in un nostro mondo ma ci HANNO rinchiusi... non siamo come prigionieri ma siamo prigionieri veri e propri! Abbiamo lottato molto in passato e ci toccherà farlo di nuovo, ma di certo non adesso... adesso siamo molto stanchi e il nostro nemico è ancora troppo forte... ci dobbiamo ancora riprendere dalle morti subite nel famoso 2 maggio ma presto saremo pronti, perché noi siamo forti e siamo tanti... tu invece? Tu sei solo... e sebbene si possa intravedere un tuo disgusto per questo regime e una voglia di cambiare le cose, sappi solo che lo stai facendo nel modo sbagliato... non bisogna mai lottare da soli... se avevi bisogno del nostro aiuto ti bastava chiedere... perché, se vuoi fare del bene, qui intorno a te ci sono decine di streghe e maghi pronti a darti una mano... ma se agisci in questo modo... vuol dire che nascondi qualcosa, che nascondi qualcos'altro oltre alla tua faccia.... e chi nasconde qualcosa di certo non la fa per fare del bene".
Lux rispose senza mostrare nemmeno un minimo di turbamento: "Belle parole le tue... davvero... ma non mi parleresti in questo modo se sapessi chi è mio padre... io agisco unicamente per salvare il mondo e durante il mio cammino salverò anche voi, spezzerò le catene che vi tengono bloccati voi tutti in questo posto... solo io ho io potere di farlo perché solo io sono destinato a farlo... lottare insieme è utile quando il tuo nemico è più forte di te, l'unione fa la forza... così si dice... ma che senso ha combattere con qualcuno al tuo fianco quando già tu da solo puoi benissimo sottomettere il tuo nemico?... tu non immagini neanche il potere che posseggo... un potere che darebbe alla testa chiunque, chiunque tranne me... non mi interessa il potere, non mi interessa la gloria, non mi interessa il denaro... io voglio solo salvare le vite delle streghe e dei maghi che stanno soffrendo ingiustamente a causa di un governo che ha perso il lume della ragione, ma non mi limiterò solo a questo, io salverò la stirpe dei maghi per sempre, non ci sarà più nessun mago oscuro in futuro... non ci sarà più nessuno che imporrà il proprio volere sugli altri con la forza, salverò sia il mondo magico sia il mondo babbano... ma non voglio il vostro aiuto, perché so perfettamente che non appoggerete mai il mio percorso e i miei metodi, perché la vostra visione è limitata... la mia invece no... io ho la certezza che quello che faccio, e quello che farò, sarà sempre la cosa giusta".
Ginny a questo punto replicò immediatamente: "Nessuno può avere la certezza sul suo futuro, nessuno può affermare che ogni sua azione futura sarà sempre la cosa giusta, noi non siamo dei~". "Appunto" interruppe Lux, "voi non siete degli dei... ma fareste meglio a pensare, a vedere, me, più come un dio che come un uomo... siete più vicini alla realtà se mi immaginate come un dio che come un comune mortale... tu non hai idea del potere che scorre dentro di me... ti sembra forse che per trasformarmi nella professoressa McGranitt, in te o in Harry io abbia usato una qualche pozione? Pensi che abbia fatto ricorso a qualche trasfigurazione? No! Io ho un legame con la magia senza eguali nella storia!".
Nel frattempo Harry stava rientrando a casa, e Lux, che aveva lasciato la sua bacchetta di guardia, ne fu avvisato; Lux si rialzò in piedi (Ginny non aveva ancora capito che Harry stava tornando a casa), Harry si tolse il mantello e se lo mise sottobraccio, e appena salutò Ginny con un "Sono tornato, amore!", Ginny non fece nemmeno in tempo a gridare o ad avvertirlo di una qualsiasi cosa che Harry venne subito colpito da un leggero incantesimo di stordimento lanciato dalla bacchetta di Lux. E mentre Lux raccolse il mantello, Ginny si precipitò su Harry che giaceva a terra ma che si stava già vagamente riprendendo. A quel punto, Lux, fiero della sua conquista del mantello, guardò i due ed esclamò, quasi sorridendo: "mi dispiace, spero che non vi abbia disturbato più di tanto, ma questo mantello mi è indispensabile per salvarvi... per salvarvi tutti... provvederò comunque a restituirvelo il prima possibile, forse oggi stesso". A queste parole Ginny rispose rabbiosamente (con un accenno di lacrime sul volto per Harry): "Sei un bastardo! Pagherai cara quest'azione! ... È una promessa questa che ti faccio, è una promessa!".
Lux, che aveva sempre l'aspetto di Harry, salutò sorridendo con un addio e scomparve. Scomparve e riapparve nella sala della Morte.
Ginny nel frattempo pianse sul corpo di Harry disteso sul pavimento anche se non aveva nessuna ferita, nessun danno. Harry si stava già rialzando...
Dopo qualche minuto i due si parlarono, Ginny descrisse il dialogo avuto con 'Harry' e si dimostrò molto preoccupata su chi fosse quella persona e cosa avesse intenzione di fare; Harry disse a Ginny che non importava chi fosse quel ladro, non importava il motivo per cui stesse facendo quello che aveva appena fatto, l'unica cosa certa era che andava fermato. Harry era appena entrato in guerra. Era entrato contro colui che aveva appena denominato 'Ignoto-t'; 't' stava per trasformista, ad indicare la sua capacità di assumere le sembianze di chiunque senza incantesimi né pozioni. Harry non tardò a raccontare il tutto anche ai suoi migliori amici, andò prima da Hermione e Ronald, poi da Neville, e infine decise di dirlo anche a Draco. Si formò quindi questa squadra di sei persone che si prefisse come scopo quello di fermare l'ascesa di questo nuovo mago oscuro, ben più temibile dei precedenti... (ammesso che di un mago oscuro si tratti). 'Ignoto-t' si era appena guadagnato un nemico molto determinato, esperto e soprattutto unito, e quindi per questo molto forte e pericoloso.

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