Chapter 4

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Sono nella Grande Sala mentre chiacchiero con Alice, Maddison e Emy tra una porzione di cibo e l'altra. Nonostante la sala sia piena di schiamazzi e rumori, la voce soave di Carter riesce sempre a superarle tutte. Lui e Collins discutono animatamente con Logan su un argomento che mette particolarmente soggezione e imbarazzo al ragazzo, che cerca continuamente di svincolarsi dal discorso. Logan inizia a tossire ripetutamente diventando rosso dallo sforzo, gli passo così l'acqua e lo aiuto con dei colpetti sulla schiena. Fortunatamente è tutto a posto e ricomincia a respirar bene.

< Si può sapere Evans perché la tua attenzione è sempre rivolta in questa direzione? > domanda Manuel.

< Perché siamo esageratamente belli > mi anticipa James sfoggiando un sorriso a trentadue denti.

Una smorfia disgustata compare sul mio viso
< Se non fosse stato per me il vostro amico sarebbe morto soffocato, e non credo che sareste stati in grado di aiutarlo > commento per poi riprendere a parlare con le mie amiche.

< Per essere precisi non stava soffocando e poi saremmo stati sicuramente in grado di aiutarlo > dice James per togliersi lo sfizio di avere sempre l'ultima parola.

< Sai Carter a volte è meglio tacere e passare per stupidi, piuttosto che aprire la bocca e togliere qualsiasi dubbio > replico, girandomi per guardare il ragazzo negli occhi. Questo si imbambola, con gli occhi fissi nei miei, per poi scuotere la testa.
< Te le prepari di notte Evans? > chiede sorridendo furbo.

Anche io piego gli angoli della bocca sorridendo in modo perfido < Non passo la notte a pensare a te Carter >.

< Che strano - dice il giovane avvicinandosi al mio volto - ed io che pensavo che la punizione fosse solo una scusa per passare più tempo con me... in biblioteca... da soli > l'ultima parola è stata quasi un sussurro, ed è bastata per farmi diventare rossa di rabbia.

< Ciò che odio, a parte te, è dover passare ancora più tempo con te Carter, quindi frena gli ormoni e sta sera puntuale alle 21:00 > dico definitivamente per poi tornare a chiacchierare.

< Ma non avevi detto che avresti chiuso con la Evans? > chiede Logan all'amico.

< Ho chiuso con la Evans, ma resta troppo soddisfacente farla incazzare. Questo non significa che io non abbia chiuso con lei, infatti... mmm... Lizbeth ti va di uscire con me? > dice riferendosi ad una ragazza con i capelli castani ricci e una carnagione caffè latte.

È incredibile quello che è accaduto dopo le parole del ragazzo. La tavola dei Grifoni si è ammutolita e tutti gli occhi, compresi quelli di altri, oscillano tra Lizbeth e me, che sono rimasta con la forchetta in mano e la bocca spalancata.
Alice ha sbarrato gli occhi così come Maddison, che ha sul volto un'espressione sorpresa.
Anche Logan cerca di mascherare il fatto che il gesto di James l'abbia lasciato spiazzato.
L'unico che in questa situazione sembra a suo agio - ad eccezione di James - è Manuel, che continua mangiare le sue patate senza nemmeno alzare gli occhi dal piatto.

Tutti sanno bene perché metà Sala si è congelata sul posto nell'udire quelle parole: quella frase, quella maledetta frase, è la stessa che James ha ripetuto per sei anni consecutivi a me, seguita ovviamente dalle mie urla e dalle litigate.
Quindi quando James l'ha rivolta ad un'altra ragazza è sorto come un tradimento nei confronti di tutti, e soprattuto nei miei, che però non mi dovrebbe importare niente.
Le mie spalle si sono irrigidite appena ho udito quelle parole.
Quante volte ho sperato di sentire quella frase, solo con un nome diverso? Troppe. Eppure adesso l'unica cosa che riuscivo a pensare è che Lizbeth non si meritava di sentirsi rivolgersi quell'invito.
Non so cosa sta succedendo dentro di me, so solo che è un paradosso.

Sono sollevata che Carter abbia chiesto di uscire ad un'altra ragazza, perché è veramente ciò che voglio da sei anni. Però una parte del mio cervello mi sussurra che forse ci ho fatto l'abitudine al suo invito, faceva parte della quotidianità, e quindi ora è come se una parte di questa notorietà mi sia stata strappata via.
Inoltre lo sguardo spaesato di Alice e gli sguardi della Sala stanno accrescendo la mia irritazione.

Nonostante cerchi di passare tranquilla e spensierata, sto sperando con tutto il cuore che Lizbeth risponda il più in fretta possibile. Fortunatamente accade e io tiro un sospiro di sollievo, per la fine di questo moneto imbarazzante.

< Certo! > esclama sorridente, cercando di nascondere la felicità di poter rinfacciare che lei ha un'uscita con James Carter e le altre no.

POV'S JAMES

Sospiro soddisfatto e mi giro parzialmente verso Manuel che finalmente ha sollevato lo sguardo dal piatto.

< qualcosa da commentare? > chiedo.

Mi aspettavo una grossa risata da parte sua o un commento bastardo e senza ritengono, invece l'unica cosa che ha detto è < Le patate sono un po' crude >.

Sorrido sotto i baffi, ritornando sul mio piatto, mentre il resto della Sala ha ripreso a chiacchierare lanciando occhiate ogni tanto al nostro tavolo.
Tipico di Manuel, quando non approva a pieno qualcosa, cerca sempre di sviare il discorso: rigirare una domanda, ignorarla o lanciare occhiatacce.
Non capisco cosa abbia fatto di male. Voglio dire Manuel odia la Evans, anzi il sentimento è reciproco.
Per anni ha cercato di farmi cambiare idea, di togliermi dalla mente Lily Evans, e adesso che ci sono parzialmente riuscito, non approva.

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