Alle 11:00 mi trovo a pochi passi dal lago, avvolta nel mio cappotto come fosse una coperta.
< Sei arrivata >borbotta Mark sorpassandomi. Ho dovuto sforzarmi per non gridare per lo spavento.
< Avevi qualche dubbio? > Lui non risponde ma si limitasse fissarmi.
< Non credo di voler accettare > esordisce mentre io aggrotto le sopracciglia.
< Non capisco >
< Se vuoi che io ti aiuti, tu dovrai fare qualcosa per me >
Trattengo il fiato, invitandolo a proseguire.
< Voglio il tuo perdono >.//
Entro nell'aula di diritto e mi siedo nella seconda fila. Osservo Carter intento a discutere con i suoi amici. Un accenno di sorriso compare sul mio volto, ma mi affretto a farlo scomparire.
Voglio davvero allenarmi con Mark?
Lancio un'occhiata alla Serpe che, composto, prendeva appunti.Poi torno a guardare Carter. È davvero necessario umiliarlo in partita? Forse no.
POV'S JAMES
Sfoglio le pagine del libro di diritto, scrutando tutte queste parole incomprensibili messe di fila alle altre.
< Che noia > borbotto coprendo uno sbadiglio con la mano.
Mi giro lentamente indietro per vedere gli altri che cosa combinano, quando noto lo sguardo di Lily su di me.
Non ci faccio molto caso, ma cerco comunque di studiare la sua espressione. È rilassata, sposta gli occhi dalla lavagna al quaderno dove prende appunti, le gote leggermente arrossate come sempre, il nasino dolce all'insù e i bordi della bocca tirati leggermente verso l'alto.
Socchiudo le labbra e sorreggo la testa con il braccio, beandomi dei suoi lineamenti perfetti.Lily è sempre stata troppo.
Troppo intelligente, troppo sveglia, troppo ragionevole, troppo astuta, troppo sorprendente, con i capelli troppo biondi e gli occhi troppo azzurri.
Ma in questo momento mi sembra anche troppo bella.Se questa fosse una giornata normale non l'avrei mai detto; eppure mi sembra che non sia la giornata ad essere diversa dalle altre, ma semplicemente io.
Che stia iniziando a maturare?
Pf questo mai. Eppure nell'ultimo periodo, anche se cerco di non darlo a vedere, mi sembra di star cambiando.
Ma devo ancora capire se il cambiamento sia una nota positiva o meno.
Il cambiamento non mi piace, mi fa paura, eppure non possiamo evitare che arrivi o ci adattiamo al cambiamento o rimaniamo indietro.
È come un onda che si abbatte sul bagnasciuga: o impari a nuotare e ti adatti all'onda, o ti lasci travolgere.
Crescere è doloroso, chiunque dica il contrario sta mentendo, ma la verità è che qualche volta più le cose cambiano più retano le stesse.Prendi Lily: lei è sempre stata l'unica a dirmi di no, a respingermi sempre, a non darmela mai vinta, per qualsiasi cosa doveva avere l'ultima risposta, e questa cosa mi bruciava, eccome, anzi, mi brucia ancora. Ma forse è proprio per questo. Voglio dire, lei è sempre stata diversa dalle altre, mai banale, ed è per questo che mi è sempre interessata.
Io ho provato di tutto per conquistarla, l'ho tormentata, ho provato a cambiarla, a farla diventare come tutte, ma mai niente. Ho cercato di non accettare il fatto che era diventata un'ossessione, convincendomi che fosse solamente una sfida, per il gusto di vincere, che non me ne importasse nulla.
La verità è che non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose.
E mentre aspetti il cambiamento alla fine cambi tu.Risorgo dai miei pensieri e sposto un'ultima volta lo sguardo sul volto della ragazza, fin quando i nostri occhi si incontrano per qualche secondo.
Credo di essermi innamorato di Lily.
È pomeriggio e sto camminando tra i corridoi dopo aver passato metà di questo a confessare i miei pensieri con Manuel e Logan.
Non hanno risparmiato i litigi riguardo ciò che devo mettere in pratica, sostenendo entrambi che il metodo James, attuato in tutti questi anni, è stato inutile, e ognuno di loro preme affinché io utilizzi il proprio metodo.Alla fine è prevalso il metodo Logan.
< Ehi Evans! Come stai? > La rincorro, facendo fermare la ragazza.
Punto numero uno del "metodo Logan": sii gentile con lei, non assillarla, ma interessati al suo stato d'animo e alla sua giornata.
< Carter sono passate due ore da quando ci siamo visti l'ultima volta, non ce la fai proprio a non darmi fastidio? > risponde secca Lily.
Punto due: non risponderle male. Vuoi dei bambini da lei? Allora non replicare quando afferma qualcosa.
< Scusami non volevo disturbarti > mi scuso sotto il suo sguardo sbalordito.
< Non fa niente, ho ancora qualche minuto prima della prossima lezione >
Sorrido, mi sta invitando a restare?
Punto tre: mai autoinvitarsi. Chiedi sempre cortesemente se la disturbi e puoi rimanere a conversare
< Potrei accompagnarti, se non è un problema? > azzardo.
Lily alza un sopracciglio confusa < Carter, che ti prende? Hai bevuto qualcosa? O ti sei drogato? Sei così stupido. Appena l'effetto svanirà, andremo subito dalla Perkins a riferirgli tutto >
La interrompo, scoppiando in una fragorosa risata < Dovresti vedere la tua faccia Evans! Questo sono io, l'unico vero e sano James Carter e l'unico che tu possa desiderare > la schernisco facendola impallidire.
< Mi stai facendo paura Carter > continuo a ridere, cercando di cancellare a stento il sorriso dal mio volto.
< Inizi a stancarmi, Carter. Ora devo andare a lezione, ci vediamo in giro... purtroppo > si incammina lasciandomi in mezzo al corridoio.
Mi volto verso una colonna < Manuel, Logan uscite fuori. Credete davvero che non vi abbia visti? > I due interpellati sbucarono subito, Manuel con un'espressione divertita e Logan con una colpevole.
< Logan toglimi una curiosità - chiede il primo - come pensavi di poter aiutare James, se non hai mai avuto una ragazza? >
< Conosco te, e fidati è tutto dire >
POV'S LILY
Cammino per i corridoi, terminata la lezione, e improvvisamente il pensiero di sabotare Carter alla partita di calcio, mi appare stupido.
C'è davvero bisogno di fare tutto ciò Soprattutto ora che si sta dimostrando meno egocentrico?
E inoltre ne vale la pena perdonare Mark, solo per sconfiggere Carter?
No, non lo è
< Rifiuto > è la mia risposta mentre Mark mi guarda con un cipiglio interrogativo.
< Io non sono questa. Non mi nascondo dietro agli altri, non tramo alle spalle. Tanto meno perdono facilmente >< Escludendo l'ossessione che Carter nutre nei tuoi confronti, pensi davvero che rimarrà contento nel sapere che la ragazza che ama ha cercato di "tradirlo" con me, Mark Scott, che odia così tanto? > Mi provoca lui, alzando lo sguardo vittorioso. Io vacillo.
< No, infatti gli dirò tutto. Credo sia la cosa più giusta da fare > Mark grugnisce, annuendo sconfitto.
Sto per andarmene nella direzione opposta quando la voce glaciale del mio ex-migliore amico mi fa voltare
< Non mi perdonerai mai, vero? >
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COLLEGE
Ficção AdolescenteLui: Capelli scuri arruffati, perennemente in disordine, occhi nocciola sempre vispi e luminosi, qualche lentiggine su un viso che ha già fatto troppe conquiste, sorriso splendente a trentadue denti, anche quando non c'è nulla di divertente, ma ghig...