< Pensavo non saresti venuto > lo accolgo, appena James mette piede in biblioteca.
Questo alza gli occhi al cielo < Sei paranoica Evans. Hai mai pensato ad un calmante? >.
Gli scocco un'occhiataccia e mi avvicino alla grossa pila di fogli.< Non ti sembra che abbiamo superato l'età per le punizioni in biblioteca? Magari potresti chiudere un occhio, o due, e andarcene a letto > suggerisce.
< Nonostante la proposta mi alletti molto Carter, non la passerai liscia così >.
< Pensa come sarà contenta la Perkins quando tra un'ora dovrà passare a controllare che questa punizione non sia diventata un incontro di pugilato> mugugna il ragazzo.
Lancio uno sguardo sospettoso alla porta, temendo che potesse passare qualcuno.< Che c'è? > domanda curioso
Scuoto le spalle < Niente. Non voglio che il guardiano passi a controllare ogni cinque minuti >.
Il giovane annuisce e si volta verso quello che lo terrà impegnato per un bel po'.< Evans? >
< Oi?>
< Lily?>
< Che c'è? > rispondo scocciata
< Non vorrei interrompere la tua profonda riflessione ma non mi hai detto cosa devo fare >
Sbuffando, mi sporgo sul tavolo verso la pila di fogli, in questa azione il mio corpo entra in contatto con quello di James.
< Se volevi saltarmi a dosso bastava dirlo. Saremmo andati in dormitorio, qui è un po' scomodo > ghigna il ragazzo mentre io lo mando a quel paese, rossa in viso.< Devi riordinarli in ordine cronologico , metterli nelle cartelle e sopra scrivere l'anno >
< Che cosa!? Ma saranno tremila anni di storia! > esclama. Io balzo in piedi e con la mano ho tappo la bocca. < Non devi urlare capito? Se il custode ci sente ci uccide > sibilo a qualche centimetro dal suo volto.
POV'S JAMES
Sarà per la minima distanza, per le guance arrossate della Evans, o per la sua piccola mano in contatto con la mia bocca, o perché è tardi e sono già stanco, ma qualcosa si è mosso nel mio stomaco.
Dopo due ore e mezza a piagnucolare, lamentarsi, gemere, sbuffare, lagnarsi, ringhiare, supplicare non ne posso più. Non ho mai passato così tanto tempo seduto inutilmente.
< La Perkins non sarebbe dovuta passare un'ora fa?> chiedo. Mi sembra strano che la professoressa, sempre pignola, sia in ritardo o peggio si sia dimenticata.
Lily dopo qualche secondo di silenzio con gli occhi che si muovevano allarmati risponde < si sarà addormentata >
Sarà per il comportamento troppo strano della Evans, o perché dubito che la Perkins dorma a quest'ora, nel mio cervello si insinua un dubbio.
< Senti Evans, non è che per caso ti sei inventata questa punizione solo per tenermi sveglio e farmela pagare di più di quanto io debba >. La Evans solleva lo sguardo dal libro per un attimo < Uhm no > risponde molto concentrata sulla lettura.
Il mio sesto senso mi dice, oltre che la Evans è pessima a mentire, che questa è una bugia patetica.
< Quindi se ora mi mettessi a urlare la Perkins non si allarmerebbe e non verrebbe a controllare, in quanto sa della nostra presenza autorizzata in biblioteca >

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COLLEGE
TeenfikceLui: Capelli scuri arruffati, perennemente in disordine, occhi nocciola sempre vispi e luminosi, qualche lentiggine su un viso che ha già fatto troppe conquiste, sorriso splendente a trentadue denti, anche quando non c'è nulla di divertente, ma ghig...