POV'S JAMES
< Sai che giorno è oggi? > chiedo a Manuel, incrociando le gambe sul letto.
< Il 18? >
< Esatto. E sai cosa succede il 25? >
< È Natale >
< Esatto! >
< James qual è il problema? > chiede Logan alzando lo sguardo dal libro che stava attentamente consultando.
< Il problema, mio caro Logan, è che tra una sola settimana è Natale, e io non ho comprato ancora nemmeno un regalo! > piagnucolo disperato.
Lui annuisce comprensivo < E questo dai perché? >
< Perché mi sono allenato tutti i giorni > borbotto.
< Siamo in vacanza tranquillo Jamie, posiamo andare a Brighton quando vogliamo > dice Manuel.
< Oggi pomeriggio possiamo andare a comparare i regali, va bene? > aggiunge Logan.
< Ehm... veramente questo pomeriggio dovrei... > mi gratto la nuca imbarazzato.
< Non dirmi che stai per dire Dovrei allenarmi perché ti uccido > risponde rilassato Logan per poi tornare a leggere.
Sbuffo, gettando la testa all'indietro < Non lo stavo per dire - rispondo a denti stretti - Che noia! > decreto, passandomi una mano nel ciuffo castano.
Controvoglia afferro una paio di fogli tutti spiegazzati, sui quali sono tracciati quelli che dovrebbero essere appunti di storia, pieni di cancellature e righe. Inizio a leggere mentre l'agitazione di dover fare ancora tutti i regali mi riempie il petto, tanto che mi accorgo solo dopo dieci minuti di aver riletto solo la stessa frase per tutto il tempo.
< Odio il Natale > decreto sbuffando.
< Non è vero > risponde Manuel.
< Ti dico di sì >
< E invece no >
< Ti assicuro che sono certo di quello che
dico > controbatto.< Ma se l'anno scorso abbiamo passato la settimana ad addobbare la Grande Sala > mi spiega lui.
< Circostanze. In conclusione odio il Natale >
< Non ci credo >
< Ti ho detto che... >
< James - sibila Logan, sbattendo il libro sul comodino - tu non hai mai odiato il Natale e non inizierai a farlo adesso perché io devo studiare e ho bisogno di silenzio, e secondo... perché l'ho deciso io! >
< Oh va bene... ma calmati bro! > ghigno.
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POV'S LILY
< Io in ci vengo! > sbuffo per l'ennesima volta, osservando la mia immagine riflessa nello specchio. Il vestito rosso scende a tubino lungo i miei fianchi fino ad arrivare a metà coscia, lasciando la spalla sinistra e il braccio scoperti, in quanto mono spalla < Sembro un supplì, è troppo corto e soprattutto non è da me >.
Alice e Emy sospirano passandosi una mano sul viso, mentre Maddison si lascia cadere su una sedia < Lil è un'ora che ti osservo in quello specchio, e l'unica cosa che hai fatto è elencare tutti i difetti che ne' te ne' quel vestito avete > ringhia, spazientita.
Mi volto nella sua direzione assottigliando gli occhi < Facile a dirsi per te! A te sta bene qualsiasi cosa metti, sai non siamo tutte così fortunate >

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COLLEGE
Teen FictionLui: Capelli scuri arruffati, perennemente in disordine, occhi nocciola sempre vispi e luminosi, qualche lentiggine su un viso che ha già fatto troppe conquiste, sorriso splendente a trentadue denti, anche quando non c'è nulla di divertente, ma ghig...