Dopo circa una mezz'ora abbondante di fila, iniziamo ad avanzare verso la porta d'entrata. Ancora nessuna traccia della cantante, probabilmente sommersa dai fans avanti. Continuando lentamente ad avanzare, si unisce un filo di musica, e da quel che riesco a sentire sembra la sua.
La carica emanata da queste persone è palpabile: la voglia sfrenata e l'ansia di poter finalmente vederla. Immersa nei mie pensieri, non mi rendo conto che Denise mi tira un braccio innsegno di quasi arrivo. Si percepisce una lieve sagoma dietro gli scaffali, che pian piano inizia ad accentuarsi.
«Amore, siamo quasi arrivate, hai visto?» Le dico picchiettandole leggermente il capo, e guardandomi, mi sorride emozionata.
Verso la nostra direzione inizia ad incamminarsi un uomo, con sguardo duro e barba folta.
«Lei è l'accompagnatore?» Annuisco.
«Se è maggiorenne può firmare questo foglio per la foto.» Dice secco, allungandomi un foglio bianco con delle scritte. Leggi velocemente, per poi compilarlo. Non capisco perché lo diano ora?! Un po' di organizzazione, diamine!
«Scusi!» cerco inutilmente di chiamarlo, per chiedergli cosa debba fare con questo foglio in mano, ma nulla. Al secondo tentativo mi arrendo, e continuo assieme alla piccola, ad avanzare.
Abbiamo di fronte a noi, ben visibilmente, la figura di Giordana intenta a fare autografi e lasciare baci hai fans. Prima di lasciare che essi vadano via, si intrattiene con loro in brevi chiacchiere.
«Signorina?! È il vostro turno.» Una voce mi sveglia; voltandomi noto un altro uomo, penso sulla cinquantina, che mi fissa irritato. Vorrei esprimermi, per farlo calmare, ma non credo sia il caso, ogni volta che apro bocca finisce male. Lo guardo bruscamente e gli chiedo cosa debba fare con il foglio. Senza proferire parola me lo strappa dalle mani.
«Più piano, no?» bofonchio irritata.
Dimmi tu che devo arrabbiarmi anche ora.
Lancio un'occhiata alla cantante, notando che lo sguardo di Giordana è posato su di me, con espressione interrogativa. Che figuraccia.
«Vai amore, avvicinati» le sussurro invogliandola a dirigersi verso Giordana, che con grande sorriso si alza per accoglierla.
Arrivata vicino alla cantante, si scambiano un grande abbraccio; mentre io mi posiziono un po' in disparte dalla fila, per evitare di intralciare lo scorrimento. Le vedo parlare e scambiarsi risate, chissà che cosa staranno dicendo... La mia mente inizia già a vagare, pensando a chissà quale figuraccia io stia facendo.
Le firma il disco, mentre Denise si volta nella mia direzione per indicarmi, ho paura.
Scuoto la testa in segno di interrogazione, e Giordana la segue guardandomi e continuando a parlare. Poco dopo, la mano della cantante mi invita ad avvicinarmi, e un po' esitante acconsento, avvicinandomi.
«Piacere, Giordana»
«Beatrice» le rispondo, con un breve sorriso di imbarazzo.
«Hai visto quant'è bella?» mi bisbiglia Denise, come se non l'avesse sentita, e sulla faccia di Giordana compare un velato sorriso d'imbarazzo.
«Denise m'ha detto di volerti nella foto» gli strizza l'occhio mentre si mette in posizione.
«Denise, sei molto gentile» fingo.
Mi avvicino maggiormente a loro ed il fotografo, posizionato di fronte a noi, scatta due volte.
«È stato un piacere» mi dice, rivolgendomi un caloroso sorriso, faccio lo stesso.
«Allora Denise, alla prossima» si danno l'ultimo abbraccio, per poi allontanarci.«È STATO BELLISSIMO!» Urla, saltellando come un canguro, mentre ci dirigiamo alla macchia.
«Sei felice, eh?» domanda inutile, ovvio che lo sia, però voglio sentirlo dire dalla sua bocca.
«Sììì! È dolcissima, bellissima, tutto. Mi ha fatto anche l'autografo sul braccio, hai visto?»
«No, fa vedere» allunga il braccio sinistro, e in piccolo si leggono le iniziali GA.
«Glielo hai chiesto tu?» annuisce.
«Il gelato mi sa che questa volta non posso compratelo...» le dico triste, indicando la pioggia.
«Va bene, non fa nulla. Dopo Giordana non mi serve nient'altro.» Alza le sopracciglia, in segno di ovvietà.
«Ma non possiamo restare fino alla fine?»
«Ma sei pazza?! Quarda lì che fila. No dai, Deni» è impazzita, c'è una fila enorme, che sembra non finisca più. Sarebbe da pazzi rimanere fino alla fine. Do un'occhiata all'ora e sono già le 18 e mezza, quì si finirebbe per le 22 se non di più.
Povera Giordana, mi spiace che debba stare tutto questo tempo, però se è questo quello che le piace...
Entriamo in macchina e iniziamo il viaggio verso casa.
Passano solo alcuni minuti, che lo squillo del cellulare distrae la mia guida.
«Amore rispondi al cellulare. Sta dietro, in borsa» allunga una mano per prendere la borsa e inizia a frugare.
«Pronto, mamma»
«Sì, è stato bellissimo»
«Sìì, anche Bea se l'è fatta»
«Ok... sì»
«A dopo. Ha detto di passare a prendere l'insalata e tre hamburger»
«Ok»È stata una giornata davvero stancante, chi se lo sarebbe mai aspettato che saremmo state lì circa tre ore...
Con la pancia piena, e dopo aver finito di sparecchiare, mi allungo assieme a mamma sul divano, per goderci un po' di televisione.
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𝐴𝑐𝑐𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑎 𝑡𝑒;;Giordana Angi
Hayran Kurgu*La storia conterrà, a volte, un linguaggio forte* La mente spesso ci porta a credere che le cose a noi impossibili lo siano realmente, ma nulla lo è. L'amore colpisce quando meno ce lo aspettiamo, nel momento più inopportuno, o in quello perfetto...