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"Mi raccomando non andare da nessuna parte con persone che non conosci, è una città pericolosa..." il nonno di Mak prima di lasciarci andare a fare il check in voleva assolutamente darci dei consigli.

"Si nonno lo so" dice lei stanca, siamo qui da venti minuti più o meno "chiamami tutti i giorni mi raccomando" ripete per la terza volta "mi mancherai tantissimo" aggiunge commosso per poi abbracciarla.

"Nonno ti chiamerò sempre, due mesi passano in fretta" gli sorride e gli dà un bacio sulla guancia "andate dai, buon viaggio JJ" abbraccia anche me prima di lasciarci andare con le nostre valigie ai controlli.

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"Già l'aeroporto è grande tanto quando l'isola!" dice stupita guardandosi intorno "questo è solo un Gate, ce ne sono tantissimi così" rido e continuo a trascinare le valigie dietro di me.

"È vero che a New York è tutto più grande!" sorride e mi segue guardandosi intorno "pensavo l'avessi già capito quando hai visto me" le faccio l'occhiolino e lei ridendo mi da una leggera botta sulla spalla.

Usciamo dai controlli e vedo in lontananza Robert "dove sono i tuoi genitori?" chiede lei vicino a me "c'è il mio autista, è come un secondo padre, i miei sono troppo impegnati con il lavoro" dico evitando di mostrare la delusione.

"Signor Miller!" Rob mi abbraccia e poi squadra un po' sorpresa Mak "lei deve essere la ragazza hawaiana" le sorride "piacere Makaila" lo abbraccia e lui resta inizialmente un po' sorpreso.

Si, Mak ha uno stile tutto suo, per questo mi piace, non è la tipica ragazza viziata, con i vestiti firmati, che ho sempre conosciuto qui a New York.

"Andiamo, sua madre e suo padre vi stanno aspettando a casa" lascio le valigie ai due bodyguard e prendo la mano di Mak.

"Sembra di essere nel film 007" mi sussurra all'orecchio e io rido "adesso è figo, però non si può fare sesso nella limousine..." dico triste "limousine?!" esclama e quando la vede rimane a bocca aperta.

Mi ha ascoltato molto.

"O mamma mia, ecco perché quando hai visto la mia jeep ti sei messo a ridere" sorride e ci si tuffa praticamente dentro.

"Ascolta promettimi una cosa" le dico una volta entrati è rimasto da soli, per modo di dire, in macchina.

"Dimmi" mi sorride "qualsiasi cosa ti diranno i miei genitori, o le persone qui, tu non smettere di essere la Mak di cui sono innamorato" dico seriamente "mai nella vita cambierei la mia personalità, nemmeno per te" mi sorride e mi bacia.

"Mando un messaggio a nonno Maui per dirgli che sono arrivata" mi avvisa poi prendendo il telefono.

Dopo un'ora circa arriviamo davanti la mia vecchia casa.

"Ma è un castello" la guarda con gli occhi spalancati "è veramente bellissima" continua mentre ci avviciniamo al portone di ingresso.

"Vieni" le prendo la mano e busso, nessuno però mi apre, così alzo il tappetino e prendo le chivo di riserva, apro la porta e vedo che è tutto spento, poi sento dei rumori nel giardino sul retro così, tenendo la mano di Mak che sussurrava cose che non capivo, esco fuori e all'improvviso tutti i miei amici urlano "bentornato!" c'era la musica altissima, gente in piscina, gente che giocava a pallavolo, e i miei vecchi migliori amici davanti a me.

"Aloha" Paul, mio vecchio migliore amico mi abbraccia, poi anche James, Jessica, Cher, Sam e Olivia.

"Quanto ti sei abbronzato!" mi sorride Olivia facendomi l'occhiolino "è nero, non si vede l'abbronzatura" mi sfotte scherzando James.

"Ragazzi vi voglio presentare la mia ragazza" dico girandomi verso Mak che sorrideva, un po' preoccupata "la tipica hawaiana mh?" dice Paul guardandola dalla testa ai piedi con un sguardo che non mi piaceva molto "ma i capelli sono tinti?" le chiede Cher "no, è il sole" risponde lei sorridendo "comunque piacere Makaila" sorride a tutto mentre la fissavano, un po' in imbarazzo.

"Tipico nome hawaiano, bello come te" Paul le prende la mano e gliela bacia "stiamo insieme, vacci piano" la tiro verso di me un po' scocciato.

"Perché non vi mettete il costume e venite a farvi un idromassaggio?" chiede Jessica, la più normale tra tutti.

"Arriviamo subito" ci giriamo e la porto al piano superiore dove c'era la mia camera "questa casa è una reggia" dice entrando nella mia camera "si ma quella capanna dove abbiamo passato la notte di capodanno insieme era molto meglio" mi stendo sul letto e la tiro sopra di me "ah si? Perché?" sorride mettendosi a cavalcioni con la faccia a pochi centimetri dalla mia "eravamo molto più stretti..." dico e lei sorride.

"Più stretti mh?" mi bacia il collo mentre muove lentamente il bacino contro il mio.
Mamma mia se ci sa fare...

"Jason hai un asciugamano..." la porta si spalanca ed entra Olly con una mano sul seno scoperto. Che cazzo fa?

"Scusate non volevo interrompere niente, mi si è rotto il costume" dice sorridendo e Mak si rialza "oh certo, tieni" le lancio un asciugamano a caso che avevo dentro la cabina armadio ed esce.

"Meglio se scendiamo" le dico e Mak annuisce "dove è la mia valigia?" chiede e io la accompagno nella stanza degli ospiti.

La lascio cambiarsi e quando esce sorrido "se Paul ti guarda troppo giuro che lo affogo" dico seguendola e tenendola per i fianchi da dietro mentre scendevamo.

"Lo sai che ho occhi solo per te tranquillo" sorride e mi prende la mano.

Usciamo e tutti si girano a guardarla.

Ragazzi ha solo un costume nero addosso, si ha un fisico da urlo, ma basta di fissarla!

Sbuffo e mi tolgo la maglietta per poi portarla verso i lettini su cui c'erano tutti i miei amici.

"Quante lampade ti sei fatta per abbronzarti così?" le chiede Cher di nuovo, quanto è stupida quella ragazza "Cher alle Hawaii il sole che 365 giorni all'anno, sono sempre tutti abbronzati" dice James stanco.

"Che ne dici di fare un bagno?" chiedo a Mak che annuisce e mi segue fino a bordo piscina "non ho mai fatto il bagno in una piscina" dice per poi entrare in acqua.

"Beh pensa a quando saremo soli in casa, io e te, e potremo fare quello che vogliamo qui e nell'idromassaggio" mi avvicino bloccandola contro il muretto della piscina "si anche se è alta e io non ci tocco qui" dice ridendo tenendosi a galla "beh io si" la prendo e allaccia le gambe intorno al mio bacino.

"Sono contento che sia venuta qui con me" le dico e la bacio "i tuoi amici sono strani, ma sono contenta anche io di essere qui con te" mi accarezza i capelli.

Ancora non ci siamo mai detti ti amo. Cioè siamo innamorati, ma non ce la sentiamo ancora di dire quelle due parole importanti.

"Olly è quella ragazza di cui mi avevi parlato? La tua scopa amica?" chiede "si, ma davvero non devi preoccuparti di lei" la rassicuro e lei scuote la testa "non è per quello, è che credo che lei sia ancora innamorata di te, mi sta uccidendo con lo sguardo" sussurra e io le sorrido.

"Magari dovremmo essere più rispettosi nei confronti dei suoi sentimenti..." dice preoccupata e io la bacio "piccola, lei andava con tutti, è solo che le da fastidio che preferisca te a lei, mi piace quando sei così sensibile e dolce" la bacio di nuovo, questa volta usando la lingua.

"Dove è il mio bambino?!" ed ecco quella voce...

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