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Makaila's pov

"Mak possiamo parlare?" mio padre sono giorni che non mi lascia in pace e io non ne posso più.

Certo i miei amici mi stanno aiutando, ma l'unica persona di cui ho bisogno no.

"No, c'è la cena di compleanno di Sarah, devo andare" velocemente indosso un cappello nero grande ed esco di casa.

Salgo sulla mia jeep.

Che andassero tutti a fanculo. I maschi non capiscono un cazzo. A parte nonno Maui.

Arrivo al ristorante e quando vado sul retro dove c'era il tavolo del compleanno vedo Jason.

"Auguri tesoro!" Ignorandolo completamente vado dalla mia migliore amica e le do la bustina con il regalo e la abbraccio.

"Grazie" mi da un bacio sulla guancia, mi giro e vedo che l'unico posto libero è davanti a Jason.

Mi siedo senza neanche guardarlo.

"Mi puoi almeno salutare?" lo sento dire "oddio non ti ho riconosciuto senza i tuoi amichetti" lo guardo male.

"Mak dobbiamo parlare" dice e io sospiro "dopo, ora si festeggia Sarah" e così lo ignorai tutta la sera.

"Andiamo alla scogliera dai" dopo cena decidiamo di andare nel posto in cui io e Jason andavamo sempre appena ci eravamo messi insieme.

Un posto magico, bellissimo, da cui si vedeva tutta la spiaggia.

Io amo quest'isola.

Mi siedo sul tronco mentre gli altri cercavano di accendere un fuoco.

"Possiamo parlare ora?" Jason si siede accanto a me "cosa vuoi? Non c'è niente da dire" sospiro e fissò il mare.

"Io non riesco a stare senza di te" dice e io sorrido "Jason, non è questo il problema" lo guardo negli occhi "io avevo bisogno di te, ho bisogno di te, mio padre è tornato dopo undici anni, ha una nuova famiglia e tu dovevi portare i tuoi amici a fare shopping" spiego e lui abbassa lo sguardo "devi capire quali sono le tue priorità, e non ti sto chiedendo di non uscire più con loro o cose del genere, ma io sono la tua ragazza, se tu fossi stato in una situazione difficile, sarei corsa da te, e i miei amici avrebbero capito. Devi farti valere. Se sono così importante per te devi farlo capire ai tuoi amici e ai tuoi genitori, o puoi tornare a New York e vivere come vogliono loro" dico e mi alzo.

"Per una volta fa quello che senti e non quello che vorrebbero che tu facessi" raggiungo i miei amici.

"Sarah mi dispiace, ma non sto molto bene, penso che andrò a casa, ci vediamo domani" Jason saluta tutti e se ne va.

"Cosa ha fatto?" mi chiede Kyle "ha bisogno di capire delle cose" dico semplicemente.

/

Entro in casa cercando di non fare rumore ma mi spavento quando vedo mio padre seduto sul divano "sei matto?! Stavo per morire!" urlo sussurrando "scusa" si alza e appoggia una fotografia "cosa facevi?" chiedo togliendomi il cappello e sedendomi sulla poltrona.

Mi passa la foto e vedo lui da giovane con una bambina piccolissima per mano sulla spiaggia che rideva.

Ero io.

"Lo so che mi odi..." dice e io trattengo difficilmente le lacrime "non ti odio, non potrei mai odiarti" lo guardo e una lacrime scorre sulla mia guancia.

"Io ti voglio bene, e mi dispiace di non essere tornato prima" dice anche lui con la voce spezzata.

"Che ne dici se ricominciamo da capo? Almeno provarci" chiede e io lo guardo.

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