Il West Side

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Le ore dopo l'esecuzione sono state tra le più traumatiche della sua vita, forse le uniche. Nelle ore dopo la sua crollata, ha avuto sprazzi di ricordi di persone che l'hanno sollevata, portata in una casa, medicata, si sono prese cura di lei. Un ragazzo moro, dai capelli ribelli, ricci e occhi verdi, sembra essere quello che ricorda meglio. Anche una ragazza bionda che le medica la bruciatura sul collo è tra quelle che meglio ricorda.
"No vi prego, fa troppo male!!" Dice prima di svenire nuovamente. E tutto diventa buio!

Quando apre gli occhi, si ritrova a fissare il soffitto di una casa in legno. Di colpo i nervi saltano, e ha l'imbarazzante scatto di tirarsi su. Quello che fa le provoca numerose fitte al costato, su cui viene poggiata la mano e i denti si serrano.
"Fermati o ti romperai un'altra costola e questa volta lo farai da sola!" Dice una voce femminile seduta davanti a se. È proprio la ragazza bionda dei suoi annebbiati ricordi, vestita con pantaloni beige e canotta bianca. I lunghi capelli sono annodati in una treccia, ha l'aria di chi non ha dormito e l'espressione di chi rimane sorpreso.
"Considerati fortunata ad essere ancora viva, ci sono andati giù pesanti con te!" Ha la tipica "E" stampata sulla fronte, lei è un esiliata. Si porta la mano sulla fronte, su cui non trova alcun marchio, ma poi ricorda e si tocca il lato sinistro del collo. Brucia da impazzire quindi alza subito le dita, prendendo a guardarsi attorno. Sul lettino alla sua destra, c'è Tyrion che dorme come un piccolo angelo. Ha delle bende attorno alla fossa dove precedentemente, erano attaccate le sue ali. Un senso di disfatta la pervade e le vengono nuovamente le lacrime. Lei è in slip, numerose bende le cingolo seno, costato e pancia. Bende anche sul posto, sulla bruciatura sul collo e al ginocchio destro.
"Cos'è successo? Dove mi trovo ora?" L'altra inarca un sopracciglio irritata, sbuffa quasi e incrocia le braccia.
"Un grazie sarebbe d'obbligo non credi? Avremo potuto lasciarti li, a morire, se non fosse stato per Benjamin! È sempre stato un tipo stupido!" Dice ironicamente. Ma non risponde comunque alla sua domanda. Prova a tirarsi ancor di più seduta, le fa male tutto e ogni tentativo è vano.
"Sei diventata famosa, sei diventata l'angelo della ribellione!! Non sei soddisfatta di te stessa?" Scuote il capo Lilium spaventata da quell'etichetta che si è meritata dopo aver volgarmente sputato in faccia al Capitano dei Guardiani.
"Io non volevo niente di tutto ciò, non volevo questo per me, per la mia famiglia!!" Ridacchia l'altra prendendosi gioco di lei, come si prende in giro una bambina a cui le si è rotto un giocattolo.
"Dimenticali, ormai sei un'esiliata, un reietto!!! Sei ai margini della società e mi dispiace dirtelo così chiaramente, ma non conti più un...." Una porta si apre e lei sobbalza di spavento. È terrorizzata e glielo si legge in faccia, ne ha passate troppe nelle ultime ore. Un ragazzo di un metro e novanta, dai capelli ribelli e occhi verdi, fa il suo ingresso nella stanza. Non la guarda neanche, e con voce dura domanda:
"Come sta?" La bionda fa spallucce.
"Sembra bene, deve solo riprendersi e poi potrà dare il suo contributo come tutti quanti!" Lui annuisce e poi le dedica uno sguardo veloce. Lilium è molto frastornata in quel momento, una botta di stanchezza la porta a ri appoggiarsi sul cuscino, ben presto chiude gli occhi.
"Comunque sia, io sono Alison!" Dice la bionda affacciata su di lei. Buio totale subito dopo!

Lilium dorme per un giorno intero senza mai svegliarsi. Fa continuamente lo stesso sogno: medici con camici bianchi le sono intorno, lei su un lettino bianco, con indosso una tunica verde. Parlottano di un certo esperimento, prova a dire e a fare qualcosa, ma le mancano forze e parole.

Quando apre gli occhi, Tyrion scivola verso di lei per fiondarcisi addosso. Si struscia come un gatto e la lecca come un cane. La sua vista torna ad essere vivida rispetto al giorno prima, seppur per lei sembrano essere passati solo pochi minuti.
"Ehi ciao!! Ho avuto paura, mi sei mancato!!" Dice sorridendo. Con lo sguardo dolce e sincero, sembra esprimere proprio le stesse identiche emozioni. Dopodiché la porta fa per aprirsi, e la stessa ragazza bionda fa l'ingresso nella stanza.
"Buongiorno! È ora di svegliarsi dal letargo!!" Alison le lancia dei panni puliti. Un pantalone con fantasia militare e maglia a giro manica verde. Sembra riuscire a piegarsi questa volta. Passandosi la lingua sul labbro lo sente spaccato, il bruciore sul collo c'è, ma è meno intenso rispetto al giorno prima.
"Ti aspetto fuori orsacchiotto! È l'ora di capire come funzionano le cose qui!!" Sbatte la porta ed esce fuori. Lilium non comprende quale sia il problema dell'altra, così mal disposta nei suoi confronti. Ma infondo un po' la capisce, chissà cosa deve aver passato lei per essere lì. Così si tira le gambe giù dal letto. Il ginocchio le provoca una dolorosissima fitta in tutto il corpo. Tyrion si sposta dalle sue gambe al materasso, permettendole così di vestirsi. Ha difficoltà perché l'equilibrio non è dei migliori, il polso non può girarlo come vorrebbe, il ginocchio entra a fatica nei pantaloni tanto che è gonfio. Ad uno specchio a muro si vede per la prima volta dopo giorni. Ha il viso stanco, occhiaie nere e capelli un po' arruffati. Quant'è cambiata da quando era una semplice esploratrice? Tanto. Prende così coraggio e si avvia all porta, aprendola. Il sole le batte sul viso forte, da quanto quella sensazione le è mancata.
"Ehi finalmente, l'Angelo della ribellione è tra noi!!!" Storce il muso imbarazzata. L'uomo ha la voce simpatica, è di colore, probabilmente sulla quarantina, anche lui sulla fronte, ha una "E" marchiata a fuoco.
"Non sono niente!!! Sono solo stata sfortunata!!!" Afferma alla buona.
"Sfortunata dici? Saresti stata sfortunata de ti avessimo lasciata sull'asfalto a morire, forse hai sbagliato termine!!!" Dice il ragazzo moro del giorno prima. Sembra avere lo sguardo di chi ne ha passate tante e la voce da chi detta legge li. Lei alza le spalle, Tyrion è ai suoi piedi come sempre e lo sguardo puntato sugli altri. Ben presto una folla di Survivors si crea attorno a loro. Ci sono tante case li, tutte nere e circondate da una recinzione come a voler tenere fuori tutto il resto, cosa alquanto bizzarra ammette. A Shores Town non ha mai visto nulla del genere.
"Grazie per avermi salvata!! Ma non dovrei essere qui!!!" Dice molto pacatamente, dopotutto lei non vuole offendere nessuno. L'altro la guarda di sbieco, ha sempre quell'aria schifata verso di lei, nota. Poi, l'uomo di colore, smorza la situazione.
"Comunque piacere, io sono Oscar!!! Questo antipaticone qui è Benjamin..." Indica subito dopo la bionda alla sua destra. ".... avrai sicuramente conosciuto Alison!!! Questi tutti attorno sono la "Banda d'oro"!" La banda d'oro? Non riesce a capire proprio ciò di cui Oscar stia parlando, e l'espressione sulla sua faccia lo dimostra benissimo.
"Ci sarà un lavoraccio da fare Benjamin! Tu lo sapevo questo vero? Guardala, una ragazzina impaurita dalla sua stessa ombra!!" Lilium, serra i pugni alle parole della bionda, a cui si avvicina il più minacciosamente possibile. Zoppicante e retta ad un bastone, il tutto non le riesce affatto, ma quantomeno ha diritto di ribattere.
"Adesso basta!! Non ho intenzione di rimanere qui a farmi prendere per i fondelli da te, o da lui!!" Dice indicando con un gesto del capo il moro.
"Quindi o mi spiegate che diamine sta succedendo, oppure aprite i cancelli e lasciatemi libera di togliere il disturbo!!" Tutti attorno la guardano fissa, impassibili della situazione, come se fosse ridicola. Ancora una volta ad andarle in soccorso, mentre la bionda le si avvicina faccia a faccia, è Oscar. Le da una pacca sulla spalla sorridendo.
"Ottimo!! È tutto ok allora!!"

Poco dopo la conducono in quello che loro chiamano il nucleo dell'accampamento. Gran parte degli uomini e delle donne, li, sono armati di fucili. Sembra di stare in una zona di guerra, dove il più forte mangia il più piccolo. Nel nucleo della Banda d'oro, c'è una stanza sola, in cui al centro c'è una ampia scrivania e vicino al muro una mappa raffigurante il pianeta Gea. Affianco, un'altra ancora, su cui è disegnato il West Side, la Metropoli e svariati nomi.
"Allora piccola, accomodati e lasciati spiegare come funzionano qui le cose!!!" Dice Oscar prendendole una sedia per accomodarsi, dopotutto non può ancora stare in piedi per molto tempo date le condizioni del suo ginocchio. Tyrion con difficoltà riesce ad arrampicarsi sulla scrivania, si appiattisce contro la superficie e osserva il tutto.
"Il West Side è formato da bande che si fanno guerra tra loro. Sono tre le bande riconosciute: la Banda d'oro che siamo noi! Noi siamo pacifici, non ci piace fare la guerra e attacchiamo solo se attaccati a nostra volta da qualcuno!!..." Si tira indietro alzando le braccia Oscar, sorridendo con la sua dentatura perfetta.
".... poi c'è la Banda d'acciaio, sono i più sanguinari, ne fanno parte tutti coloro che hanno commesso crimini orrendi verso il prossimo! Stupratori, rapinatori, assassini, roba del genere insomma!!! Poi, ci sono i "Dottor chi", di cui ne fanno parte appunto, i Guaritori, gli esploratori, e tutti coloro che avevano un ruolo socialmente importante nei Survivors!!" Inarca un sopracciglio e ingoia un boccone di saliva. È con due piedi in una scarpa, lei è un'esploratrice dopotutto, e non dovrebbe di certo far parte della loro categoria.
".... noi siamo tutti gli altri!! Dei ribelli contro il sistema, quelli che hanno dato via la loro posizione sociale, per un qualcosa di più grande!!" Alza il dito per prendere parola, e Oscar gliela concede.
"E perdona la domanda... ma perché vi fate guerra tra di voi invece di collaborare?" Benjamin ridacchia, come se la cosa fosse chiara agli occhi di tutti, tranne che ai suoi. Risponde lui infatti.
"Forse tu non lo sai, ma i Leader qui hanno abbandonato la vetta, troppo malfamato come luogo per gente come loro... ma comunque sia, ogni giorno, lasciano cassette di cibo in determinate zone della Metropoli, attraverso l'utilizzo di aerei dei Guardiani! Lasciano cibo si, ma non in grado di sfamare una popolazione così grande!!" Interviene nuovamente Oscar.
"In poche parole, vogliono farci scannare tra di noi come animali!!!" Questa volta a ridacchiare, davanti a metà della banda, è proprio lei. Ride a crepapelle e non si capisce ovviamente il motivo, quindi fa per alzarsi. Si appoggia sempre al suo fidato bastone e si rivolge ai due con tono duro.
"Voi non avete idea di cosa ci sia sotto a tutto questo!!" Non manca occasione che Alison non faccia la sua parte e si avvicina come un abile gazzella.
"Vuoi farci la grazia di spiegarcelo tu, ribelle?" Ironica e maledettamente ispida.
"Invece di pensare a farvi la guerra tra di voi, dovremmo pensare a coalizzarci per uno scopo più, grande! Anzi, mi correggo, per risolvere uno dei più grandi misteri del Pianeta Gea!" Incrocia le braccia il moro, questa volta interessato a quello che Lilium ha da dire. Anche Oscar sembra essere tutto orecchi e insieme a lui, ben presto tutti sono curioso.
"Il Pianeta Terra esiste e noi dobbiamo capire perché ci è stato nascosto per tutto questo tempo!" Alison quasi butta fuori dalle orbita gli occhi. Benjamin si passa nervosamente una mano tra i capelli e Oscar dal canto suo, non sembra crederle più di tanto, come gli altri.
"Chi ti ha dato questa informazione?" Domanda Benjamin.
"Ho trovato un messaggio in una botte di ferro in mezzo al mare mentre mi trovavo a pesca con mio zio Doc..." Inventa spudoratamente. "... il messaggio era indirizzato da un dottore del pianeta terra ad un dottore del nostro pianeta!! Parlava proprio di questo!!" Cerca di convincere gli altri. Vorrebbe continuare a parlare, ma improvvisamente delle sirene suonano e tutti scappano fuori dal nucleo della Banda. Sembrano impazziti e Tyrion fa un salto da sopra la scrivania.
"Ne riparleremo, puoi starne certa!!" Afferma Benjamin afferrando un fucile e uscendo di corsa insieme a tutti gli altrimenti. Si rivolge quindi ad Oscar.
"Cosa sta succedendo?"
"Arrivano le provviste!"

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