I raggi del sole entrano dalla finestra e mi svegliano dal mio piacevole sonno.
Detesto la mattina, penso sia la parte più noiosa della giornata. Ancora di più detesto il rumore dell'aspirapolvere la mattina. Mi alzo già nervosa dal letto e scendo le scale di corsa <cos'è questo casino di prima mattina?> domando a mia madre che è intenta a farsi fare la piega dalla sua parrucchiera di fiducia.
<Amore preparati più tardi arriveranno quelli del Los Angeles Daily News per intervistare tua sorella> alzo gli occhi al cielo, giro le spalle e torno in camera mia senza nemmeno risponderle.
Dite che sono una stronza?
Beh forse un po' ma datemi il beneficio del dubbio e lasciate che prima vi racconti un po' di me.
Mi chiamo Zoe e, per come mi ripetono da 19 anni, ho avuto la fortuna di nascere in una delle famiglie più in vista di Los Angeles.
Mia madre è Samantha Moore, era una donna in gamba prima che la fama la distruggesse. È stata una modella e attrice, la sua carriera è iniziata a 14 anni circa e come spesso succede alle "baby star" i soldi, l'alcool, la droga e l'anoressia l'hanno consumata. Dopo un paio di anni passati in clinica ha provato a tornare sotto le luci della ribalta ma, sia le agenzie di moda che le case produttrici, con la scusa che avesse troppi chili e che potesse dare il cattivo esempio alle più giovani per il suo passato sregolato, l'hanno rifiutata. Quando stava per rinunciare e cadere nuovamente in depressione per la fine della sua carriere e consequenzialmente del suo sogno, è stata invitata ad innumerevoli programmi per raccontare la sua storia, come ne è uscita e per lanciare un grido di speranza a tutte le ragazze che, come lei, hanno affrontato e stanno affrontando ancora oggi l'inferno. Un po' ipocrita per una che ogni sera prima di andare a letto si scola mezza bottiglia di scotch di nascosto dal resto della famiglia? Beh forse un po' ma non sarò di certo io a svelare il suo piccolo segreto, non ho voglia di rovinare la percezione di madre modello che i miei fratelli hanno di lei.
Per un motivo o per un altro le sue apparizioni televisive hanno destato parecchio scalpore e fatto molta audience ed è per questo che le è stata offerta la possibilità di condurre un programma di cucina nel quale testa nuove ricette salutari da proporre al pubblico di Los Angeles che spera di perdere 10kg in una settimana prima di prepararsi alle prime onde dell'estate. Il programma si chiama "In cucina con la Moore" che nome ridicolo starete pensando, effettivamente lo è eppure va avanti da circa 10 anni ma sapete cosa è ancora più ridicolo? Il fatto che poi a casa mia madre non apra nemmeno il frigo perché sì, una delle bellezze di essere schifosamente famosi è proprio quella di avere il cuoco di famiglia, la maggior parte delle famiglie si limitano ad avere l'infermiere o il medico di famiglia ma alla mia piace strafare.
Mia madre ha conosciuto mio padre, Garret Reed, durante una di queste stupide interviste, ai tempi lui era solo uno stagista, si limitava a portare i caffè agli ospiti di un programma giornalistico di bassa lega dell'Universal Studios, come stagista è partito col botto, come conquistatore un po' meno. Ha avuto la felice idea di buttare il caffè bollente sulla mano di mia madre. Non vi annoierò con la storia della loro romantica relazione perché a dire il vero non la conosco nemmeno io, è mia sorella Kelsey che si interessa a questo tipo di racconti, vi posso solo dire che il buon vecchio Garret ha fatto breccia nel cuore di mia madre, si sono sposati, lui ha ideato il suo programma giornalistico e la Warner Bros Studios l'ha prodotto, poi siamo nati noi, quattro figli di cui tre, secondo la mia modestissima opinione, avrebbero potuto evitare di mettere al mondo.
Vi starete chiedendo chi sia Kelsey a questo punto. Lei è una stella nascente, una star e il pupillo di mia madre ovviamente. Fa un baffo al re Mida, tutto quello che tocca si trasforma in occasioni cinematografiche e in seguito in bigliettoni. Riceve almeno una chiamata alla settimana per andare a fare interviste o per fare qualche film o qualche stupida serie tv. La reginetta d'America la definiscono i giornali.
Io la vedo come una fastidiosa ragazzina di 16 anni, piagnucolona e viziata, una piccola attricetta da quattro soldi che si sta addentrando nel mondo del cinema. È un esempio per moltissimi teenagers che sognano di essere come lei. Ha fatto il suo debutto in un film romantico, uno dei soliti film dove la sfigata brutta diventa bellissima e si fidanza con il giocatore di football della scuola, probabilmente se la sceneggiatura fosse stata scritta dal nostro cane Marley il film sarebbe stato più originale.
Poi c'è mio fratello Zachary, bello, alto, simpatico, intelligente. Il ragazzo perfetto, si fa chiamare Zac dagli amici ed è per questo che noi continueremo a chiamarlo Zachary. Perché tutto questo astio?
Forse ho dimenticato di dirvi che siamo gemelli, ebbene sì, vi presento colui che per quasi vent'anni è stato in grado di oscurare tutto quello che facessi, la mia nemesi, ogni cosa che lui facesse e fa tutt'ora è sempre meglio agli occhi di mia madre. Voti più alti, amici più di classe, decisioni più ragionevoli. Anche lui è stato trascinato da mia madre nel baratro del mondo dello spettacolo. Ha fatto una serie tv come co-protagonista di Vanessa Hudgens, si chiamava "High school..." qualcosa. Ci avete creduto? Ahah andiamo amici stavo scherzando, la co-protagonista si chiamava veramente Vanessa ma non era di certo la Hudgens bensì, rullo di tamburi, Vanessa Evans. Non la conoscete? Comprensibile dato che dopo questa scadente serie tv di due stagioni lei è sparita dal mondo televisivo ma state tranquilli mio fratello non è sparito o per lo meno, non completamente.
Ha cambiato branca, ha scoperto di avere una passione per la chitarra e per il canto e l'ho scoperto anche io a mie spese, non per caso adesso ha le parenti della camera insonorizzate. Ha creato la sua band con altri due ragazzi, si chiamano i " Summer Waves" nome assolutamente discutibile anche se questo non lo pensano le miriadi di ragazzine che vengono davanti casa nostra per farsi qualche foto con lui.
Ultima ma non per importanza c'è Molly, ha 10 anni ma mia madre non ha risparmiato nemmeno lei, fa foto per cataloghi di vestiti di marche come Jimmy Choo e Ralph Lauren. La cosa positiva è che è spesso fuori città con la sua manager o meglio mia zia Josephin, sorella di mio padre, una donna fantastica e molto tosta, come mio padre è partita dal niente, si è costruita una carriera spettacolare ed è diventata quella donna meravigliosa che è oggi.
La domanda sorge spontanea, come mai io, Zoe Reed, sono l'unica della famiglia che non ha fatto carriera? Mia madre mi ha fatto provare di tutto, agenzie di moda ma ero troppo bassa e non particolarmente fotogenica, film ma mi sono sempre rifiutata di andare ai provini, una volta ha tentato con una serie tv ed effettivamente ero piaciuta ma ho fatto finta di stare male quando sono stata richiamata, mi ha trascinata a qualche audizione per band ma per quanto si è vergognata alla fine mi ha portata via lei e per lo sport non c'è stata proprio possibilità a causa delle mie scarse doti ginniche. Quindi eccomi qua, la pecora nera della famiglia, l'unica che conduce una vita normale, o almeno ci prova. L'unica dei quattro figli che ha frequentato scuole per comuni mortali mentre i miei fratelli prendevano lezioni private a casa e l'unica con amici totalmente sconosciuti.
Non pensate male, non detesto completamente questo mondo e nemmeno tutte le persone che ne fanno parte solo che mi piacerebbe vivere un po' di più nella normalità, uscire di casa senza che le fan mi saltino addosso perché sono la sorella di Kelsey o di Zachary, senza che mi fermino per fare foto quando vorrei soltanto andare a surfare sull'oceano. Un po' di pace, non chiedo tanto alla fine.
In futuro mi piacerebbe diventare famosa e non solo perché lo sono i miei familiari, ma per chi sono io o meglio per chi vorrei diventare.
Una giornalista, come mio padre.
Vi chiedete perché non ho ancora parlato di mio padre?
STAI LEGGENDO
Luna Nera
Romance" mi domanda asciugando le lacrime che scorrono sulla mia guancia, faccio segno di no con la testa fa una pausa e mi prende la mano . ... i nostri occhi che si guardavano e si sorridevano, le nostre mani che si toccavano, le nostre gambe che si in...