Niccolò entrò nel negozio. Questo era al buio, eccezion fatta per della luce che filtrava dall'esterno, attraverso una finestra posta sul muro di fronte l'ingresso. Era lì che si stagliava la figura dell'uomo che il giovane immaginò fosse il proprietario. Egli non disse un parola, limitandosi a osservare lo studente. L'ambiente era vuoto: né scaffali né altro. Lo youtuber pensò che l'esercizio era in fase di allestimento, magari in attesa dell'arrivo di merce nuova. Le mura mostravano della carta da parati screpolata, in alcuni punti strappata. In altri si era gonfiata, staccandosi dalla parete, sulla quale si notava della muffa. Il ragazzo si avvicinò allo sconosciuto, del quale, visto che stava in penombra, non vedeva bene il viso. Abbigliato di scuro, con un vestito di stoffa dal taglio sartoriale, piuttosto stretto, aderente al corpo, non muoveva un solo muscolo, neanche fosse un manichino. Le scarpe erano lucide, sempre nere. Non indossava il cappello, almeno là dentro. Possedeva una fronte ampia, con l'attaccatura dei capelli che partiva da metà della parte alta della testa. Non era molto alto. Siccome il tipo non si decideva a parlare, Niccolò pensò di rompere lui il ghiaccio:<<Buonasera!>>, esordì timidamente, mettendo la mano alla tasca, dalla quale estrasse il biglietto da visita. L'aveva con sé poiché intenzionato a mostrarlo agli amici coi quali avrebbe dovuto cenare, nella speranza che qualcuno potesse dargli informazioni al riguardo. <<Questo è suo, vero? Voglio dire: è da questo negozio che è uscito?>>, seguì a chiedere, allungando il braccio verso il tizio, che nemmeno aveva ricambiato al saluto. Quest'ultimo abbassò lo sguardo ma non prese il bigliettino, limitandosi a guardarlo stretto tra le dita della mano destra dello youtuber. L'uomo sembrava incuriosito. Sorrise e solo dopo qualche istante accettò quanto gli venne porto, afferrando con i tremolanti e sottili indice e medio, il biglietto. Lo alzò fino all'altezza degli occhi. Lo sconosciuto mostrava un viso liscio, privo di barba, tranne per il mento e il labbro superiore, sporcati da un cortissimo pizzetto. Approssimativamente, il negoziante poteva avere poco più di sessantanni. <<Sì!>>, ammise con voce in perfetto equilibrio tra bassa e alta. <<Come fai ad averlo? Dove l'hai trovato? È piuttosto malridotto!>>, concluse. <<Beh... è bizzarro, a dire il vero...>>, gli fece eco, Niccolò, portandosi, come imbarazzato, la mano dietro la nuca, accarezzandosela e guardando verso il basso. <<Ha presente... ha sentito parlare di un fatto di cronaca piuttosto recente?>>, il ragazzo attendeva una risposta che non giunse, non poteva giungere, dato che non aveva spiegato al suo interlocutore di cosa stesse parlando. <<Ci sono stati due ragazzi, due ragazzi della mia età, più o meno... che sono spariti in circostanze misteriose! Io sono uno youtuber...>>, a queste parole, lo studente fece una pausa e alzò lo sguardo, tornando a fissare l'uomo di fronte a lui. Volle accertarsi che questi sapesse il mestiere che faceva. Dal volto inespressivo dello sconosciuto, però, dal quale non traspariva nulla, il ragazzo non capì se avesse inteso quanto di cui si stava parlando. <<Ho un canale youtube, su internet, è una specie di programma come quelli che si vedono in televisione, ma più breve... tratta argomenti particolari, curiosi... si chiama Great beyond>>, ancora nessuna risposta da parte del proprietario del negozio, che stava ad ascoltare in religioso silenzio, anche imbarazzante, per certi versi, scrutando con attenzione il giovane, come a voler cogliere ogni piccola espressione della faccia. <<Beh... comunque... mi sono imbattuto casualmente...>>, venne interrotto:<<Casualmente!?>>, chiese con curiosità, l'altro. <<Sì...>>, proseguì, Niccolò. <<Casualmente. Mi sono imbattuto casualmente in questo fatto di cronaca che parlava della vicenda di due ragazzi, come le dicevo poc'anzi, che sono spariti nei pressi di un vicolo cieco, in un quartiere dall'altra parte della città. Nessuno sa più nulla di loro!>>, fece un pausa. Lo studente principiò a guardare con attenzione il viso dell'altro, cercando anch'egli di scorgere qualche variazione significativa nell'espressione fredda e indifferente del tipo. <<Oh, che brutta storia! Triste, davvero molto, molto triste!>>, sentenziò, il commerciante. <<Comunque, no... non ho sentito questa notizia. A volte, quando si è curiosi, quando si vuol sapere, possono capitare eventi simili. Meglio, credimi, vivere senza conoscere e lasciarsi guidare da chi ne sa di più! Così la vita risulta maggiormente semplice>> Tali affermazioni lasciarono Niccolò di stucco, impreparato com'era a sentirsi dire parole del genere, non seppe rispondere. <<Io però è sul luogo delle sparizioni che ho trovato il suo biglietto da visita. Magari ricorda di averlo dato ai ragazzi scomparsi. Purtroppo non ho con me le loro foto... probabilmente, vedendone i volti riuscirebbe a ricordare con facilità se li ha visti o meno e in ché circostanza>>, concluse. <<Della tua età, hai detto?>>, chiese, l'uomo. Niccolò annuì. <<È possibile... immagino sia possibile che abbia parlato con loro. Per quanto questo posto possa apparire malandato, abbandonato, non hai idea delle persone che vi transitino ogni giorno, a qualsiasi ora... noi siamo sempre aperti!>>, affermò, avvicinandosi col suo volto a quello dello youtuber. <<Suppongo siano spinti dalla brama di sapere, di conoscere. Sono incuriositi e quindi cercano, cercano senza sapere bene cosa, il più delle volte. Tu sei qui per un motivo preciso: avere delle notizie sui coetanei scomparsi, per aiutare nelle ricerche, magari, ma certamente per avere qualcosa da dire sul tuo canale youtube... da quel che ho afferrato>> Il negoziante mosse dei passi verso il lato sinistro del serramento, dove, avvolta dal buio, c'era una sedia sfuggita alla vista di Niccolò. Lo strano tipo vi si sedette. <<Pensi forse ci sia un legame tra la sparizione dei ragazzi e questo posto?>>, volle sapere con una certa curiosità. Lo studente cominciava a essere imbarazzato e si sentiva fuori luogo. Cosa ci faceva veramente lui lì? Fantasticava sul serio di portare avanti delle indagini senza sapere neanche da quale parte cominciare? <<Non penso a nulla, signore. Anzi: mi scuso se in qualche modo l'ho offesa con ciò che ho detto>>, replicò, con sincerità. <<Ma no! Nessun'offesa, tranquillo!>>, lo rassicurò, l'altro. <<Solo sono interessato a conoscere come hai fatto a trovarmi e perché hai scelto di entrare qui. Cosa ti abbia spinto dato che, come puoi vedere tu stesso: non c'è nulla in questa stanza!>>, disse ogni cosa scandendo e con tono serio. <<La curiosità mi ha condotto qui e poi... poi... beh... a dire il vero, non sapevo neanche dell'esistenza del negozio. Istintivamente ho preso il bigliettino da terra, in quel vicolo, e successivamente è stato il mio inconscio, suppongo, a fare il resto. Per quanto assurdo le potrà sembrare: ho sognato l'ingresso di questo posto e stasera, casualmente, mi ci sono trovato davanti!>>, ammise, con un po' di vergogna, Niccolò, immaginando che sarebbe stato preso in giro dal suo interlocutore. <<Dai troppa importanza al caso, al fato, ragazzo! Il caso non c'entra assolutamente nulla con quanto decidiamo di fare. Tu non sei certo qui per caso, come invece credi>> Calò il silenzio, di proposito. Il tizio desiderava indurre lo youtuber a un ragionamento, un pensiero profondo su quanto ascoltato. Un tuono squarciò il cielo, facendo destare il giovane dalla riflessione nella quale si era calato. <<Ah... credo proprio che verrà a piovere! Non ti piace la pioggia, ragazzo? Ami di più il bel tempo?>> Niccolò non seppe cosa rispondere e rimase in silenzio. <<A me il cattivo tempo piace moltissimo. L'autunno e l'inverno sono le mie stagioni preferite: secche, fredde, dai colori spenti>>, fece una breve pausa, raccogliendo i pensieri. <<Il caso non esiste! Sei qui perché hai scelto di volerci essere. Te l'ho detto prima: qua è pieno di gente che entra da quella porta, a ogni ora del giorno e della notte. Siamo sempre aperti!>>, il tono di voce dell'uomo si era fatto più cupo. <<Siete in tanti a varcare quella soglia. Successivamente al primo passo, non so spiegarmene il motivo, decidete di compierne un secondo, come è giusto che sia, ma nella direzione sbagliata. Sono stato messo qui apposta, per quelli come voi!>> Niccolò era pietrificato. Non capiva cosa stesse succedendo, il senso delle parole che gli venivano rivolte. Il disagio cresceva, così come si faceva avanti la paura, paura dell'ignoto. <<È davvero da tanto tempo, ragazzo, da molto più di quanto possa immaginare, che ho dialoghi simili con molti di voi!>>, il giovane lo interruppe. <<Molti di voi, chi?>>, chiese, con la voce che gli tremava. <<Voi, quelli che volete sapere, che volete conoscere. Siete tanti, sai! Quando giungete d'innanzi a me, avete la possibilità di fare una scelta: continuare a sapere o tornare da dove siete venuti. Per pura curiosità, optate per la prima opzione. Per rispondere alla tua domanda: sì, ho conosciuto i ragazzi che sono scomparsi e mi ricordo perfettamente di loro, quello che ci simo detti, che non è diverso da quanto stai sentendo tu, ora! Sei sorpreso?>> Niccolò perseverava a tacere, immobile. <<Io sono l'argine!>>, disse lo sconosciuto, alzandosi in piedi. <<Non ci sono pillole da scegliere, come nei film, non ci sono patti da sancire, come nella letteratura. In realtà, la tua scelta l'hai già fatta, come quelli che ti anno preceduto e che sono giunti da me. So già la decisione che prenderai. È contorto e intricato il mondo del sapere: È un labirinto!>> Detto ciò, il tizio diede le spalle a Niccolò, guardando dalla finestra. <<Vai, ora... i tuoi amici ti stanno aspettando. Il viaggio che ti attende comincerà a breve! Va, prima che venga a piovere>> Lo studente uscì da lì. Aveva l'affanno ed era sudato. Di quale viaggio stava parlando il negoziante? Il ragazzo avvertiva la sensazione che quelle domande avrebbero trovato presto una risposta. La pioggia cadde copiosa dal cielo.
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Great beyond
HorrorNiccolò è uno youtuber. Il suo canale, Great beyond, tratta temi che riguardano il mistero e ciò che il raziocinio non comprende. Quello che è cominciato come una passione, lo porterà a vivere vicende che pensava potessero esistere solo nella fantas...