Parigi past: il tradimento del gatto nero

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Dovevo solo rubare gli orecchini a LB.

Approfittando del nostro legame e della sua stanchezza per il combattimento, in atto giá da 2 giorni, non avrei avuto bisogno neppure di combatterla.
Dovevo consegnarli a lui che avrebbe usato il potere assoluto per riportare mia madre indietro.
Dopo mi avrebbe reso non solo Plagg, ma anche il miraculous della creazione per restituirlo alla sua portatrice.

Non volevo tradirla; ma dovevo sapere come stava, se avessi fatto ciò che mio padre mi chiedeva,dopo avrei potuto spiegarle e chiederle scusa.
Avrei potuto persino presentarla a mia madre,si sarebbero senz'altro adorate.

Se non lo avessi fatto non avrei più rivisto né lei né Plagg e sarei stato il colpevole della vera morte di mia madre.
Fui costretto, ma non ero sinceramente contrario, questo lo ricordo bene.
Nella mia mente non ne usciva sconfitto nessuno,le avrei reso tikki subito dopo.
Accettai.

A torturare i miei sogni ancora a 3 anni di distanza è il suo sguardo;lo rivedo ancora oggi.
Ricordo i suoi occhi nel preciso istante in cui mi vide,dopo giorni che combatteva senza me al suo fianco;erano colmi di gioia, amore e stupore.
Rimasi fermo,imbambolato in quel mare blu, pieno di sensazioni positive dettate unicamente dal fatto che mi aveva rivisto.
Non mi odiava per averla lasciata sola a combattere per 2 giorni senza sosta.

Quei meravigliosi occhi:limpidi,cristallini,belli come non mai; ma terribilmente in contrasto con il suo aspetto generale.
La mia amata aveva il volto sporco era ferita e persino la sua tuta era in più punti lacerata;era colpa mia, io avrei dovuto proteggerla e invece stavo per tradirla.
Neppure il tempo di terminare quel pensiero che mi corse incontro -grazie al cielo stai bene, temevo ti avesse fatto del male,mi aveva detro che non ti avrei mai più rivisto- e pianse...stringendomi a sé.

Quanto era bella la mia Lady,anche ferita e stremata aveva trovato le forze di correre tra le mie braccia per dirmi quanto fosse felice di vedere che io stavo bene.

Lei, che aveva ferite ovunque,aveva trovato una ragione per sorridere nel vedere che chi avrebbe dovuto evitarle tanto dolore, era perfettamente sano;senza neppure un graffio

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Lei, che aveva ferite ovunque,aveva trovato una ragione per sorridere nel vedere che chi avrebbe dovuto evitarle tanto dolore, era perfettamente sano;senza neppure un graffio.

Ricordo quanto avrei voluto fare su mio padre quegli stessi lividi, i tagli e tutte le ferite sanguinanti che vedevo sul minuto ed esile corpo della mia compagna.
E invece ciò che feci fu portarla qui,sulla tour Eiffel, dove ora sono seduto da solo; la tenni tra le mie braccia, le dissi che la amavo e che le avrei spiegato tutto appena possibile, vedevo che lei non capiva, come avrebbe potuto immaginare che ero lí solo per tradirla?

La baciai,tenenendo il suo corpo minuto tra le mie braccia e mi stupii quando dopo un primo momento di sorpresa ricambió il bacio.

Tra noi c'era tutto,le sensazioni di quel bacio ne furono la conferma: affetto, passione,complicità, necessità l'uno dell'altra.

Le mie braccia premevano sulla sua schiena unendo i nostri petti;quando sentii le sue mani salire dalla spalla su per il collo e poi infilarsi nei miei capelli mi fu chiaro che quella volta non mi avrebbe respinto.
Allentai delicatamente la presa dalla sua schiena per scendere delicatamente ad accarezzarle i finachi; volevo imprimere nei miei ricordi ogni curva della sua figura.

Qualcosa dentro di me sapeva che non l'avrei mai più rivista,dopo quello che stavo per fare.
Mi staccai mal volentieri dalle sue morbide labbra le misi le mani sulle guance facendo combaciare le nostre fronti, la fissai dritta negli occhi,notando che era leggermente arrostita, sentivo il battito del suo cuore correre allo stesso ritmo del mio.

Distolsi lo sguardo solo x darle un altro dolce bacio sulla fronte e tornai a fissare quelle iridi che facevano invidia al più splendido degli oceani.
-giuro che ti amo, tu mi completi e non mi importa chi ci sia sotto la maschera perché sento che ci apparteniamo- la vidi arrossire maggiormente;ma era ancora ignara.

La presi in braccio come una principessa e saltai giù, quando toccai il suolo in un solo gesto le sfilai entrambi gli orecchini.
Vidi l'incredulità nei suoi occhi, che contagió anche i miei.

-Marinette- crollai sulle mie ginocchia in un tonfo privo di grazia, mi strinsi al suo petto,lei era immobile,pietrificata; non capiva ed io non potevo consolarla.

Le presi nuovamente le guance, ma prima che potessi afferrarla e baciarla, mi spostò le mani con uno schiaffo.
Non la lasciai parlare,le dissi rapidamente -torna a casa,corro da te appena posso- il tutto mentre saltavo verso Villa Agreste con il suo miraculous.

Per esprimersi correttamente il potere assoluto necessita del perfetto equilibrio tra creazione e distruzione, devono bilanciarsi, oggi lo so.

Nell'incantesimo la distruzione ebbe la meglio, mia madre morì.
Tikki e Plagg offrirono vanamente le pene dell'inferno.

Terminato l'inutile incantesimo tentai di aiutarli entrambi, le lacrime non cessavano di sgorgare dai miei occhi; ma tikki voleva solo tornare da Marinette.Sembrava il suo ultimo desiderio,non potei oppormi, non dopo tutto quello che avevo fatto.

Riportai tikki allo stremo delle forze da Marinette, sentivo di dovermi assumere la responsabilità delle mie azioni,saltai fino al balconcino di mari come chat noir per sbrigarmi;ma giunto li mi detrasformai, bussando come Adrien.
Quando la vidi le porsi tikki ed il suo miraculous .
Mi guardó come si guarda un mostro, non avevo mai visto odio e rabbia nei suoi occhi.
-come hai potuto farci questo, non era una vera domanda,era un'accusa.
Mi intimó di andarmene,pensai anche a mio padre e a Plagg che non stava molto meglio; tornai a casa,speravo di poter avere un'altra occasione per spiegare l'accaduto a Marinette...
Non ci parliamo né vediamo da allora.

Miraculous un amore miracoloso[Completa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora