Lo Smistamento

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Una volta a terra Gellert Jr inizio a guardarsi intorno c'erano tanti ragazzi di tutte l'età alcuni già con la divisa della propria casa altri che come lui erano lì per la prima volta guardando davanti a sé vide un enorme lago scuro come il cielo notturno proprio in quel momento
"PRIMO ANNO! " urlo un ragazzo di più o meno 16 anni, così tutti i ragazzini si avvicinarono a lui
"salve a tutti, io sono Richard il prefetto della casa Grifondoro. Venite con me verso le barche che vi porteranno direttamente davanti al grande portone d'ingresso" così fecero tutti. Una volta saliti si guardavano intorno sconvolti mentre il prefetto raccontava la storia di quel posto e del perché nessun babbano fosse riuscito ad entrarci
"ARRIVATI!!" tutti iniziarono a scendere dalle barche entrando così nella scuola di magia e stregoneria di Hogwors
"grazie Richard, adesso ci penso io a loro, va pure a sederti" disse una strega con un gran capello a punta e un paio di occhialini
"di nulla, professoressa Mcgonagall" rispose il ragazzo entrando nella sala grande
"Benvenuti ad hogwarts, fra qualche minuto valcherete questa soglia e vi unirete ai vostri compagni ma prima che prendiate posto verrete smistati nelle vostre case.
Sono Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Per il tempo che starete qui la vostra casa sarà la vostra famiglia, i trionfi che otterrete le faranno guadagnare punti e ogni violazione delle regole le farà perdere punti alla fine dell'anno la casa con più punti vincerà la coppa delle case. Andiamo! "
La sala grande era immensa con mille candele che voltegiavano e con il soffitto stregato in cui sembrava di vere il cielo esterno.
" adesso vi chiamerò in ordine, non appena sentirete il vostro nome salirete lo scalino e verrete a sedervi su questo sgabello e il cappello parlante vi assegnerà alla vostra casa"
Vicino alla professoressa Mcgonagall c'era un tavolo enorme in cui erano seduti maghi e streghe adulti che sicuramente dovevano essere gli insegnanti. Al centro c'era un signore non molto anziano sui 70 anni anno più anno meno, che guardava sorridente i ragazzi, sicuramente doveva essere il preside il famosissimo, Albus Dumbledore. proprio in quel momento il cappello che era posizionato sullo sgabello
cominciò a cantare:
Forse pensate che non son bello,
ma non giudicate da quel che vedete
io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Potete tenervi le vostre bombette
i vostri cilindri lucidi e alteri,
son io quello che al posto vi mette
e al mio confronto gli altri son zeri.
Non c'è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi ed ascoltate
qual è la casa in cui rimanere.
È forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è a Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e af atto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!
Venite dunque senza paure
E mettetemi in capo all'istante
Con me sarete in mani sicure
Perché io sono un Cappello Parlante!
Facendo scoppiare un enorme applauso di approvazione da parte degli alunni e dei professori
"Adelaide Jones" disse la mcgonagall facendolo riprendere dalla momentanea trance
La ragazza malgrado fosse un po' spaventata sali sullo sgabello e non appena la mcgonagall gi piglio in testa il cappello questo grido
"CORVONERO!" lei euforica corse a sedersi al suo tavolo in cui tutti gli altri aplaudivano e la salutavano calorosamente
"Bob Harris" anche lui face la stessa cosa e il cappello urlò
"GRIFONDORO!" anche stavolta al tavolo furono tutti entusiasti
Dopo altri 6 ragazzi la Mcgonagall
Osservo bene il foglio per poi dire
"Gellert grindelwald"
Nella sala calo un silenzio tombale
Nessuno parlava, nessuno applaudiva, tutti lo fissavano. Persino il preside lo stava studiando in una maniera molto accurata sicuramente perché era la coppa di suo padre. Biondo occhi eterocromici uno bianco uno marrone  stessa forma del naso, della bocca e del volto, praticamente il suo gemello versione bambino.
Anche lui sali sullo sgabello ma sapeva già cosa aspettarsi sarebbe stato smistati in Serpeverde soprattutto per la sua storia personale
Così il cappello inizio:
"umh... Proprio una bella testa.. Già coraggioso, ambizioso, intelligente... Mha sono un po' indeciso, vedo dolore tanto dolore... Ho deciso
GRIFONDORO!!"
con sua grandissima sorpresa andò a sedersi al tavolo della sua casa ma questa volta nessun applauso o saluto venne riservato a lui solo sguardi spaventati e increduli.
Dopo un'ora lo Smistamento fini e allora colui che l'aveva guardato senza proferire parola si alzo
"Benvenuti ragazzi, vi ricordo come tutti gli anni che la foresta proibita è inaccessibile a tutti i ragazzi se non volete fare una fine terribile" disse sorridendo "adesso è il momento di magiare" con uno schiocco di dita sulla tavola comparirono decine di pietanze diverse ed da un odore delizioso.
Finito il banchetto i prefetti li guidarono fino ai dormitori quello di Grifondoro si trovava su una delle torri e a sovvegliarne l'ingresso c'era un quadro chiamato "La Signora Grassa" alla quale per entrare dovettero dire la parola d'ordine che in quel momento era "SEMPER FEDELIS" . Gellert Jr non vedeva l'ora di andare addormentarsi per far arrivare prima il mattino seguente, ma non ci riuscì come al solito un incubo sempre lo stesso ormai da 2 anni gli tortura a la mente facendolo svegliare spaventato e sudato.

"NO MAMMA!!" urlo gellert vedendo gli Auror mentre la attaccavano in 5
"VINDA PORTALO VIA!" urlo lei ma vinda era stata ferita, gellert era incatenato ed inginocchio, gli Auror continuavano ad attaccare tutti coloro che continuano a combattere per la causa.
"vieni via con me piccolo, tua madre starà bene" disse un Auror mentre lo tirava per le braccia strattonandolo via  ma non appena riuscì a girarsi verso sua madre, vide solo un lampo verde e poi il buio.

Si sveglio di colpo nel pieno della notte sudato e spaventato, decise di rileggere la lettera di suo padre nel vano tentativo di sentirli ancora vicini a lui.

I Crimini Del Padre (A&G) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora