Ricordi Passati

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Flashback 1940
"gellert non pensi che sia troppo pericoloso spostarsi con il bambino?
Sai già che fuori da Nurmengard gli Auror possono facilmente attaccare"
"tranquilla Queenie, non succederà nulla."
"non ho ancora capito per quale motivo dobbiamo partire.."
"meno sai meglio sarà"
"non metterò in pericolo mio figlio, solo per i tuoi soliti strani comportamenti, se proprio vuoi partire parti da solo"
"QUEENIE, smettila, e ascoltami, prepara tutto tra poco si parte."
Nonostante avesse solo 3 anni Albus ricordava perfettamente tutte le litigate tra i suoi, ma quella volta era molto diverso, suo padre era diverso.
Fine flashback
"GRINDELWALD, COSA STAI FACENDO DI COSÌ IMPORTANTE DA NON PRESTARE ATTENZIONE ALLA LEZIONE"
Gellert si riprese subito dal momento di confusione
"no professore, stavo solo cercando una soluzione per creare l'antidoto al veleno."
"mh, farò finta che sia vero ma adesso presta attenzione"
Annui, cercando di concentrarsi per il resto delle lezioni

Nel primo pomeriggio dopo aver mangiato decise di recarsi in biblioteca per leggere qualcosa.
Mente percorreva i corridoi si trovo suo cugino davanti che dalla faccia sembrava molto nervoso.
" Jacob, che ti succede?"
"Gell, ti stavo cercando, ci sono gli Auror a scuola, e vogliono parlarti subito ti stanno aspettando in sala comune"
"sai cosa vogliono?"
"no, non mi hanno detto nulla!"
"d'accordo, vado a dopo"
Ripercorse la strada per tornare in sala comune con mille pensieri su cosa potesse essere successo, e se il preside gli avesse detto dell'incidente con i sui compagni? Forse volevano riportarlo nella casa in cui stava recluso..
I suoi pensieri furono interrotti dal quadro della signora grassa che chiedeva la parola d'ordine
"SEMPER FEDELIS"
"prego"
Quando il quadro si aprì, mostrò 4 uomini e 2 donne seduti sui divani nella sala che lo aspettavano.
"siediti gellert!"
"È successo qualcosa?"
"fa silenzio e ascoltaci" disse il primo
"dobbiamo parlare di tuo padre, gellert, ieri lui e alcuni dei suoi uomini hanno tentato l'ennesima evasione, per fortuna siamo riusciti ad intervenire prima che il peggio accadesse. Ma adesso i giudici del ministero austriaco hanno preso una decisione molto più drastica." e si bloccò fissando il volto spaurito del ragazzo
"Gellert, tuo padre è stato condannato a morte."
Aveva sempre sperato di non dover sentire quelle parole.. Ogni suo includo si stava realizzando.
"ce altro, dobbiamo anche comunicarti che i genitori di alcuni tuo compagni di scuola hanno contattato il ministero lamentando il fatto che tu abbia dei comportamenti troppo violenti per rimanere qui"
Il tempo di completare quest'ultima frase che il quadro si riaprì, e ad entrare fu il preside.
"miei cari Auror vi consigli di passare a parlare con me la prossima volta prima di entrare nelle sale questo castello, comunque, so già cosa avete intenzione di fare. E non sono per nulla d'accordo, Gellert rimarrà qui."
"preside sono ordini del ministero, e noi dobbiamo portarli a termine"
"vorrai dire che erano ordini del ministero, prima che io inviassi il mio gufo per comunicare che ciò non succederà, adesso vi prego di uscire e di tornare al ministero dove avrete sicuramente cose più importanti da fare"
Nonostante le facce totalmente contrariate degli Auror, quest'ultimi decisero di andare via, non era una scelta saggia litigare con Albus silente, ritenuto da tutti un eroe e il mago più potente del suo tempo
"grazie preside"
"noto molto dispiacere nel tuo viso geller"
"bhe, mio padre è stato condannato a morte, non vedo motivi per essere felice.."
"gellert,I sembri un ragazzo molto intelligente, dunque immagino che capirai che non è assolutamente nelle mie intenzioni lasciare che tuo padre sia ucciso.
" cosa intende dire? "
" lo scoprirai, ma prima dovrai dimostrare di essere diverso da lui e soprattutto dovrai prepararti ad affrontare molte persone che tenteranno di impedirti di rimanere qui."
"va bene, ma adesso mi dica cosa posso fare per salvare mio padre"
"non è così semplice, adesso preparati, si è quasi fatta ora di cena"
Il preside accennò un saluto con la testa e uscì dalla sala comune.
Cosa voleva dire silente con quel discorso? Forse avrebbe aiutato suo padre, parlando con i giudici. Lo avrebbe scoperto presto, ma per il momento doveva sopportare la pena portata dal sapere che suo padre, se non fosse intervenuto, sarebbe morto.

I Crimini Del Padre (A&G) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora