Capitolo 11

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MEGHAN'S POV
Mi sveglio abbastanza indolenzita.

Ho dormito assolutamente di merda, mi sono rigirata nel letto almeno cento volte.

Devo parlare al più presto con Cameron; questa storia del cazzo deve finire.

Punto.

Alzo di poco la tapparella, per evitare che entri troppo sole e che la casa si scaldi di trenta gradi in due minuti.

Intravedo tanto scuro, quindi deduco che sia una brutta giornata, ma non alzo ulteriormente la serranda perché sennò farei la sauna.

In estate qui a Londra anche se piove sempre, si muore.

La pioggia è calda e c'è l'afa, si schiatta solo ad uscire di casa.

Ho paura ad aprire la porta, se trovassi mia madre fuori in corridoio, probabilmente mi ammazzerebbe.

Le ho sempre urlato un po' addosso, ma ieri sera le ho praticamente sbattuto la porta in faccia.

Guardo le pareti rosa tenue della mia stanza e mi sale un forte magone, anche se ormai le pareti viola glicine mi fanno venire il vomito, mi mancano.

E non poco.

È passato solo un giorno. Un solo cazzo di giorno da quando sono sbottata all'improvviso, sono stata con Cameron, ho beccato il mio ragazzo e la sua puttana bionda insieme e sono venuta a casa di mia madre dopo più di una settimana.

Tutto questo in una sola giornata.

Sto impazzendo.

Mi alzo dal letto e giro la chiave nella serratura per aprire la porta ed esco dalla mia stanza.

Mi assicuro che mia madre non ci sia e scendo le scale.

Mia madre a volte è pazza. Se le dico che dormo da Hero, la mattina rischio di ritrovarmela a casa sua, se dormo qui, dove vive lei, mi alzo e lei sparisce.

Vi giuro che più di una volta è capitato che io o Hero, a casa sua, scendessimo al mattino senza vestiti.. e credo possiate immaginare la faccia inorridita di mia madre.

Per questo avverto sempre Hero della possibilità che ci sia mia madre in salotto, e quindi lo minaccio di mettersi i boxer.

Principalmente per evitare figure di merda.

Dopo essermi assicurata dell'assenza di mia madre, vado in cucina e mi faccio la colazione.

Mi fa sempre Hero da mangiare, in realtà fa sempre tutto Hero... quindi io non so nemmeno da che parte si potrebbe cominciare a scaldare una tazza di latte.

Metto un pentolino trovato a caso negli sportelli sul fornello e accendo il gas, nel frigo trovo del latte e lo verso nel pentolino, ma subito sento un orribile odore di bruciato.

Che schifo.

Ci rinuncio già; butto il tutto nel lavello e corro a vestirmi.

Indosso le prime cose che trovo, quindi una canotta nera e un paio di pantaloncini di jeans con a lato una striscia bianca e una rossa.

Raccolgo la mia chioma scura in una crocchia super disordinata e non mi degno nemmeno di truccarmi.

Ho imparato grazie a Hero, dice che sono bellissima così quindi mi trucco molto molto molto meno di prima.

Prima se non ero impeccabile non mettevo piede fuori dalla porta di casa.

Prendo solo le chiavi, esco dalla porta ma rimango di stucco.

La mia solitudine ad un passo da te~HerophineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora