Capitolo 25

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JOSEPHINE'S POV
Rimango alquanto sbigottita dalla sua richiesta.

"E se l'altro si opponesse alla penitenza?" chiedo punzecchiandolo, lui mi prende per un braccio e mi fa sedere a cavalcioni sulle sue gambe.

"Ti ricordo biondina che io sono rimasto inculato da decine di bambini che volevano scendere dallo scivolo" dice alzando un sopracciglio indicando con gli occhi, lo scivolo maledetto.

Ridacchio ma subito ribatto: "ti ricordo stronzo che io ho giocato una partita a carte con dei cazzo di pantaloncini in testa.. sembravo una cogliona" e ridacchia anche lui.

Ridendo, nel muovermi, mi ritrovo a un millimetro dal suo viso.

Fisso intensamente i suoi occhi azzurri chiari chiari, contornati di un verde bellissimo.

Si sporge in avanti a inizia a sfiorarmi le labbra con le sue, poi indietreggia.

Io gemo lamentandomi della mancanza e con una mano, prendo il suo viso e lo tiro a me.

Quando le nostre bocche si toccano, lo sento sorridere.

Appena schiudo le labbra, Hero non perde tempo ad infilarci la lingua, facendola muovere con la mia.

Le sue mani si posano sui miei fianchi e gli strizza a ritmo delle nostre lingue.

Gemo di piacere e chino il viso, nel tentativo di avvicinarmi ancora di più a lui.

Ad un certo punto vicino a noi si schiarisce una voce, poi la stessa dice: "ragazzo mi scusi se interrompo...può sbaciucchiare la sua ragazza altrove?".

Ci stacchiamo all'improvviso e ci voltiamo verso quella voce, a parlare è stato un uomo sulla settantina, abbastanza anziano, ricoperto di peli bianchi sul petto, con barba e capelli dello stesso colore.

Hero sbuffa scocciato e -molto educatamente- risponde: "vecchio mi scusi se interrompo...può andare a fanculo?".

Io per trattenere le risata, affondo il viso nel suo collo e senso l'uomo ricambiare il vaffanculo di Hero.

Mi fa scendere dalle sue gambe e alzandosi prende un asciugamano dal suo borsone.

"Vieni, seguiamo il consiglio del vecchio" dice a voce abbastanza alta, così che l'anziano lo senta.

Tende una mano verso di me e io prendendola, lo seguo.

A pochi metri di distanza, ci sono due grandi alberi che fanno parecchia ombra.

Penso sia proprio il posto più isolato dentro questa piscina.

Stende il salviettone sull'erba e ci si siede, poi picchietta affianco a sé invitandomi a sedere con lui.

Lo guardo sospettosa e lui dice: "non ti sto per stuprare, ti ho solo chiesto di venire qui" dice stendendosi su un fianco.

Mi stendo vicino a lui ma tengo comunque qualche centimetro di distanza.

Hero alza il braccio e me lo avvolge intorno, stringendomi forte.

Appoggio la testa sul suo petto muscoloso e sospiro.

"Vecchio del cazzo" borbotta e io sorrido, la faccia di Hero era impagabile.

Anche io a dire la verità mi sono incazzata.. ma non lo ho dato da vedere.

"Vorrei conoscere Mercy.. sembra simpaticissima" dico all'improvviso; Hero mi guarda interrogativo poi sorride e annuisce.

"Potreste andare molto d'accordo, siete simili e ho appurato che vi piacciono più o meno le stesse cose.." dice baciandomi la nuca,

La mia solitudine ad un passo da te~HerophineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora