#13-Forse troppo potere

137 9 3
                                    

"Plagg, voglio sapere chi è Ladybug e cosa sta ancora tramando Marinette" disse il biondo in piena notte. Ormai voleva pensare solo a queste cose nonostante avesse in realtà molto altro a cui rivolgere i suoi pensieri.

Quando ormai la città dormiva, qualcun'altro era sveglio in un letto e su un piccolo terrazzo. E quel qualcuno erano Adrien e Marinette. Ma uno strano frastuono aveva cominciato a rimbombare nelle loro teste come se un motore si stesse accendendo. La stessa cosa capitava ai loro kwami. Era un avvertimento di un pericolo imminente. "Lo senti Plagg?" Chiese tenendosi la testa il portatore, "Si, Adrien. Ritorna ogni volta che sta per succedere qualcosa di brutto. E comincia dopo che i kisen, i segni sulla schiena,  appaiono. Devi trasformarti. Ora. Vai a cercare Ladybug"
Il ragazzo-gatto si trasformò mentre la ragazza faceva lo stesso.
Un boato vicino alla tour Eiffel li richiamò velocemente.
"Anche tu, Ch-" un ventaglio fatto di ferro la colpì allo stomaco. Il Gargoyl aveva sferrato il suo ennesimo colpo alla capitale e a i suoi protettori. Il monumento iconico stava cedendo a terra mentre all'eroina di Parigi mancava il fiato per parlare.
"Siete così deboli, ragazzini" sghignazzò il ninja mentre cominciò il suo feroce attacco.
Il biondo si trovò a dover difendere la corvina da una pioggia di shuriken. Schivandone uno dopo l'altro la corvina si rialzò, anche se dolorante.
Sui tetti di Parigi continuò la lotta con colpi bel assestati da parte di entrambe le parti. Il nemico spietato non sembrava  scalfito dalla battaglia mentre i due ne stavano risentendo molto.
Dopo qualche minuto finalmente lo stordirono così da poter invocare il Lucky Charm.  Presto Ladybug riuscì ad utilizzarlo ma non era stato sufficiente. Il loro nemico era troppo forte e pieno di assi nella manica. Una botta dopo l'altra mise al tappeto la corvina. "Sono così stanca Chat..." chiuse gli occhi debolmente.
Ma dopo pochi secondi i segni sulla schiena si ricreano sulla tuta a pois. Non facevano male, diffondevano solo tanta energia. I loro nuovi poteri erano entrati in funzione.
Ora combattevano quasi ad armi pari.
Gli eroi e il cattivo si affrontarono. La battaglia era sempre più difficile. Gargoyl lanciava chakram da lontano e combatteva con diverse spade da vicino. Pian piano però la ragazza riuscì a scombinare i suoi piani. Quasi tutte le armi erano state distrutte dal suo yoyo e ormai la vittoria sembrava in pugno.  "Attaccalo ora!" Urlò prima di avere un forte colpo di bokken nella pancia che la fece cadere a terra qualche metro più lontana. Non era facile combattere contro un ninja esperto anche con l'aiuto di quei poteri.  Egli estrasse un coltello con l'intento di conficcarlo nel corpo della corvina.
Improvvisamente ricami verde smeraldo si incidevano anche sulla tuta nera attillata del ragazzo mentre il potere si diffondeva per il corpo. Poi un salto.
Chat Noir sfiorò con un dito il volto di Gargoyl. La mano nera era intrinseca del potere della distruzione.
Particelle nere cominciarono a diffondersi per tutto il corpo del nemico.

Un urlo distrusse la pace precaria della notte di Parigi. Era l'ultimo fiato che il Gargoyl avrebbe fatto uscire dalla sua bocca.
In quel momento la corvina lanciò il Lucky Charm in aria per riportare tutto alla normalità. La tour Eiffel era di nuovo in piedi, le strade di Parigi, le macchine e i palazzi erano ritornati come prima. Le persone in pericolo erano al sicuro e  tutto era come se non fosse successo niente. Ma il Gargoyl non riapparve. Il Cataclisma era stato irreversibile. Con gli oggetti non funzionava così, riapparivano ma solo perchè erano stati infettati dall'akuma. Mentre quell'uomo non era stato così a causa di Papillon. Era malvagio e voleva portare solo scompiglio. Ma ora quell' essere non esisteva più. Chat Noir lo aveva polverizzato, decretandone la fine.

Le fotocamere dei cellulari di alcuni cittadini avevano ripreso tutto. Ogni singolo attimo.

"My lady..." corse subito il supereroe dalla giovane accasciata sull'asfalto, "io... io l'ho distrutto. Non posso... Non voglio essere capace di questo" era nel panico.
"Dobbiamo andarcene da qui. Ci sono troppe persone." Sentenziò la ragazza dolorante che si rialzò velocemente andando su un tetto sperduto di una casa buia.
Si sedettero sul cornicione.

La ragazza-coccinella cercò di prendere le mani unghiate del ragazzo quando lui le tolse di scatto. "Non voglio toccarti..."  aveva paura di poterle fare del male, come aveva fatto con il ninja. "Ma avevi invocato il cataclisma! Ora non  puoi farmi nulla. Lo devi capire." Disse stringendogli forte le dita.
"IO L'HO UCCISO CON QUESTE" urlò il biondo prendendosi la testa tra le braccia e alzandosi di scatto. La ragazza lo seguì e lo bloccò prendendo il suo viso fra le mani "Chat, guardami negli occhi" sussurrò "Calmati, non potevi fare altro" 
Delle lacrime cominciarono a scendere dagli occhi verdi del gatto. "Come posso essere capace di tanto?" Singhiozzò.
"L'hai fatto solo per il bene di Parigi. So che non volevi farlo. E so anche che non sei pericoloso. Credimi" la corvina lo guardava dolcemente negli occhi. "Sai che non ho paura di te. Non mi faresti mai male. Ma ora calmati" intanto muoveva il pollice sul suo viso per rassicurarlo.
Ladybug lo abbracciò, "Grazie" soffiò Chat Noir all' orecchio stringendosi ancora di più.
Il suono del miraculous rieccheggiò nell'aria.  Non ci avevano fatto caso ma il tempo di detrasformazione si era nettamente allungato, forse per merito dei nuovi poteri. Si staccarono e la corvina affermò di dover andare via.
"Ma come faremo per i prossimi attacchi?" Chiese il biondo.
"Credo che non ci disturberà più nessuno per un po' di tempo" disse Ladybug sfiancata.

LaMartinette

She's dangerous  ||Miraculous FanFiction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora