Capitolo 5

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(Merda, merda, merdaaaa!)

Lo guardo senza dire nulla. Ma che ci fa qui? Allora avevo visto bene, era lui!!! Rimango a bocca aperta senza dire nulla. Suo sguardo è talmente intenso che non riesco a non arrossire. All'improvviso nota la mano di Adam sulla mia spalla e suo sguardo si rabbuia, un ghigno divertito fa strada tra le sue labbra.

"Ahh, capisco. Sei una groupie!"

La rabbia prende posto dello stupore. Come si permette? Salto giù dallo scatolone e mi precipito davanti a lui.

"Ma come ti permetti? Sono venuta al concerto del mio amico e collega. Non sono una groupie! Mai stata e mai lo sarò! Tu dall'altro lato incapace sei, e incapace rimani."

Si avvicina di più a me, è talmente alto che devo sollevare la testa per vederlo meglio. Si china un po' e riesco a sentire suo fiato caldo sulle mie labbra. Manca veramente poco che le nostre labbra si sfiorino.

"Incapace?" - mi chiede.

"Sì, incapace perché non sai nemmeno surfare..."

"Ah si? E da cosa lo deduci?"

"Dal fatto che mi sei venuto addosso con la tua tavola una settimana fa..."

"Non è colpa mia che eri in mezzo ai piedi. Non hai considerato il fatto che semplicemente non ti ho vista?"

"Ah, allora oltre ad essere incapace sei anche cieco?! Forse è ora di fare qualche esame medico, VECCHIETTO!"

Adam si mette a ridere e mi riporta alla realtà. Sbatto velocemente le palpebre e mi allontano di scatto. Sento Matt lamentarsi.

"Dai Adam, gli hai spaventati. Volevo vedere se si saltavano addosso."

"Non le salterei addosso, non mi piace, troppo acida. Al massimo sarebbe stata lei che mi sarebbe saltata addosso." - risponde il ragazzo.

"Ti sbagli, non sono attratta dagli idioti presuntuosi!"

Adam ride talmente tanto che è costretto ad asciugarsi le lacrime.

"Amico, lei ti ha inquadrato subito! Complimenti, Alison!" - dice Adam tra un singhiozzo e l'altro.

"Sta zitto, scemo!" - risponde seccato il ragazzo senza però levarmi gli occhi di dosso.

"Oh dai, Owen! Sai anche te che ha ragione! Sei presuntuoso, idiota e ormai stai anche diventando vecchio!!!"

"Fanculo Adam!" - Owen gli mostra il dito meglio.

"Ok, ragazzi. Ora che i piccioncini si sono chiariti, propongo di cominciare a caricare il tutto! Così prima finiamo e prima possiamo andare a bere qualcosa." - dice Colin con voce autoritaria.

Ragazzi annuiscono e si mettono a lavoro, mentre Doris va mettere suo basso nella custodia. Io mi siedo accanto a Lisa, che non smette di osservare Adam. Ogni tanto fa qualche battuta, ma a voce bassa così che solo io posso sentirla. Ogni tanto, quando Owen ci passa accanto mi lancia qualche sguardo. Ciò non passa inosservato alla ragazza che è venuta con Owen. Da quando sono entrati lei non smette di fissarlo, così come Adam. Non riesco a capire se è gelosa di tutti e due oppure solo di uno di loro. Per quel che so Adam è single, perciò non rimane che una soluzione: è la fidanzata di Owen. Ma allora perché si comporta così con me? Non dovrebbe comportarsi così con altre ragazze. D'altronde non li ho fatto nulla.

Dopo circa un'ora ragazzi finiscono di caricare l'attrezzatura sul furgone e Colin e Doris lo portano a casa. Matt, Adam e Owen si avvicinano a noi e Matt si mette tra me e Lisa mettendoci le braccia sulle spalle. Per un istante mi sembra che lo sguardo di Owen diventa arrabbiato quando nota la mano di Matt che mi accarezza la spalla.

(Sono sicura che mi è sembrato!)

"Allora ragazzi, che ne dite di andare a bere qualcosa?" - ce lo chiede Matt.

"Dove?" - domanda Lisa.

"Conosco un posticino niente male, non lontano da qui. Seguitemi!" - esclama Adam.

Tutti annuiscono ed escono dal backstage. Adam e Matt ci fanno da guida, dopo ci siamo io e Lisa e l'ultimi sono Owen e la ragazza di cui ancora non so il nome.

(E non ci tengo tanto a saperlo.)

All'improvviso mio telefono comincia a suonare la suoneria pre impostata, la riconosco immediatamente. È mia sorellina. Mi fermo un attimo facendo un cenno ai ragazzi di proseguire mentre rispondo al telefono. Non mi va che gli altri sentono la mia conversazione.

"Pronto, Jess."

"Tessssooooorroooo!!!" - una voce stridula mi spacca i timpani.

"Jess smettila di urlarmi nell'orecchio!"

"Scusa Ali, ma sono troppo emozionata." - dice con un tono di voce più basso.

"Fin qua ci ero arrivata, grazie. Tutto bene?"

"Si! Tutto benissimo! Sai tra due giorni sarò a New York e vorrei vederti. Ti va di andare a pranzo con me?"

"A New York? Che devi fare qua?"

"Mamma mi ha incaricato di selezionare dei campioni per il negozio. Abbiamo trovato un nuovo stilista emergente, così la mamma ha deciso di affidarmi a me questo progetto."

"Ahh bene, sono contenta. Ti fermi da me?"

"No, no. Devo fare tutto in giornata perciò non ho neanche il tempo di vedere "Time square"." - mi risponde con un tono un po' deluso.

"Fa niente, quando verrai a farmi visita ti farò vedere tutti i posti più belli di New York!"

"Ci conto sorellina! Purtroppo adesso ti devo lasciare! Ci sentiamo dopo domani per il pranzo!"

"Certo, ti manderò l'indirizzo di un ristorante thailandese, il mio preferito! Baci!"

Riaggancio e mi metto a fissare lo schermo del telefono. Ormai la mia piccola sorellina è diventata grande. Soprattutto ora che la mamma le affida un compito così importante come selezionare capi di prova! Tra qualche anno forse gestirà lei i negozi della mamma. So che può farcela, dato che c'è l'ha nel sangue. Una voce profonda mi riporta alla realtà.

"Vuoi entrare o hai deciso di passare qua il resto della serata?"

(Uhhh quanto mi da sui nervi!)

"Stavo parlando al telefono." - li rispondo secca.

"E non lo potevi fare dentro?" - chiede annoiato.

"Troppe orecchie. Non mi va che la gente ascolta le mie conversazioni."

"Che c'è? Hai qualche segreto per caso?"

"Ma a te che ti importa?" - domando curiosa.

"In effetti non mi importa! Comunque, vieni che i ragazzi non vogliono ordinare senza di te e io ho voglia di bere!"

E a queste parole si gira ed entra nel pub a pochi metri da noi. Sospiro e metto il telefono nella tasca.

(Owen ti odio!!!)

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Is It Love? Owen [Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora