dialogo con la morte

Capitolo 6: Ignazio e la politica

Era molto attivo nella vita politica della citta' era infatti nel consiglio comunale dei ragazzi ed era in lizza per diventare sindaco, era ostacolato dal sindaco della citta' Ermanno Bollinghieri il quale era un uomo corrotto e amministrava molto male la citta' cio' convinse il giovane che era pure apolitico ad intervenire, Bollinghieri era pure nepotista favoriva il figlio un giovane senza talento, stupido, violento il quale beveva fumava e si drogava e dicevano frequentasse donne di dubbia moralita'. Si chiamava Oliviero ed era nemico di di Ignazio ma non quanto Dionigi Prevanti tra loro vi era inimicizia da sempre, ma nonostante cio' erano corretti tra di loro e avevano stretto un patto di non sparlarsi a vicenda e di non picchiarsi a tale proposito aveva proposto al giovane di frequentare judo e boxe, per poter fronteggiarsi cio' aumento' di molto la sua autostima. Dionigi in giorno arrivo' a spaccare il muso a Oliviero che bulleggiava un ragazzino piu' piccolo, lui odiava il bullismo e percio' aveva fondato ilbullism not accept (BNA) per combattete questa piaga sociale. Alle scuole medie Giovanni XXIII di Corso Garibaldi il preside Arsenio Moravio-Lungitelli credeva molto nelle potenzialita' del ragazzo tanto da istituirlo rappresentante d'istituto nonostante alle medie tale carica non esistesse, ora grazie a lui esisteva. Egli si fidava molto di lui e lo teneva anche per meglio consigliarlo