Pov Jimin
Dopo quest'orribile giornata me ne tornai a casa voglioso di stendermi sotto le coperte. Sono stanco morto.
Appena varcai la soglia di casa mio padre si scagliò su di me
"Jimin ti devo dire una cosa importante. Il problema è che non so come la prenderai". Che palle altre rotture di coglioni.
"Spara" gli dico.
"Si,ok sparo. Allora in questo periodo sto uscendo con una donna. Sai dopo la morte della mamma non ho avuto più possibilità ma adesso voglio rimettermi in carreggiata. Insomma non sono poi così vecchio"
Lui cosa!???? Non può uscire con un'altra donna. A me ci pensa!? No perché è troppo impegnato a pensare alla sua di felicità
"Il fatto è che visto che ora le cose si sono fatte serie lei e suo figlio verranno a vivere da noi" si stoppò, aspettando un mia reazione
"Tu stai scherzando! Sisi stai scherzando. Oggi è il primo di Aprile per caso?" dico convinto."Jimin sto dicendo sul serio"
"Tu non puoi farmi questo. Io non voglio condividere la casa con sconosciuti. Per di più mentre tu starai al flirtare con la tua fidanzatina io dovrò avere tra le palle suo figlio."dico.
" Jimin ma non te ne frega proprio niente della mia felicità?"
"E tu della mia?"
"Le cose stanno così. Su questo non transigo."
"Fa come vuoi. Ma non aspettarti minimo sforzo di socializzazione da parte mia. Ah e grazie per la comprensione" gli dico incazzato
"Tu devi imparare a rispettarmi" contrabbatte
"Idem" sputo e corro in camera mia, chiudo la porta a chiave e comincio a piangere. Di un pianto liberatorio. Non mi succedeva dai tempi della morte di mia madreMi accascio per terra e comincio a pensare.
In realtà il problema non è dividere la casa come ho detto a mio padre.
Io non voglio semplicemente che lui sostituisca mia madre. Non potrei sopportare che il suo ricordo venga sostituito da un donna qualunque.Mi manca così tanto. Prima della sua morte ero un ragazzo completamente diverso. Ero molto più aperto verso il mondo e verso le esperienze.
Ho bisogno di parlare con qualcuno. Prendo il telefono e chiamo Jungkook dopo tre squilli lui risponde:
" Pronto Jimin?"
" Ciao"
"Ehi perché sei singhiozzando? Cosa è successo?"
"Jungkook io ora te lo racconto solo perché ho bisogno di parlare. Non perché siamo amici o smancerie varie"
"Fermo non ne parliamo al telefono. Ti mando l'indirizzo di casa mia"
"Va bene,arrivo"
Esco di casa senza avvisare e seguo la posizione che mi ha inviato Jungkook.
Sorprendentemente scopro che non abita tanto distante da me.
Suono e mi apre una signora dal gioviale aspetto con un bel sorriso
"Oh ciao tu devi essere un amico di Jungkook,ti sta aspettando in salotto"
Farfuglio un grazie e raggiungo Jungkook.
"Hey Jimin vieni andiamo in camera mia" lo seguii senza fiatare. Stavo iniziando a pentirmi di essere andato Là.
Ci sedemmo sul suo letto
"Racconta quello che ti senti di raccontare"
"Ok. Mia madre è morta all'incirca due anni fa. C'è stato un incidente stradale e io ero presente. Io sono riuscito a salvarmi anche se mi sono fatto una settimana di coma. Ma lei no" dico trattenendo le lacrime. Vedo lo sguardo di Jungkook cambiare e diventare più dolce
" Oggi tornando a casa mio padre mi ha detto che si sta frequentando con una donna e dovremmo convivere con lei e suo figlio" vedo lo sguardo di Jungkook mutare di nuovo tra un misto di sorpreso e dubbioso
"Ho detto merda prima a mio padre e lui ha detto merda a me. Il fatto è che non voglio che mia madre venga sostituita da una qualsiasi donna. Mi manca troppo" detto questo scoppiai in lacrime e sentii due braccia forti abbracciarmi.
"Pf mi sento un poppante" dico però non mi allontano
"Hyung, mi dispiace un sacco. So che è quello che ti ha detto molta gente ma il mio è sincero. L'unica cosa che posso dirti è che tua madre non verrà mai sostituita da nessuno. Lei resta unica. Io capisco tuo padre. Vuole semplicemente ricostruirsi una nuova vita. Non può vivere per sempre nella tristezza. E nemmeno tu puoi" mi dice restando abbracciato a me. D'un tratto mi ricordo cosa è successo oggi a scuola e mi distanzio di scatto arrossendo.
"I-io, mi dispiace. Non dovrei essere qua. Non so cosa mi abbia dettola testa. Ciao" dico avviandomi verso la porta ma sento una mano prendermi un polso_____________________________________
Capitolo un po' più lungo. Spero vi piaccia
~Lucy~
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I hate you, but I love you/ ~JIKOOK~
FanfictionPARK JIMIN: ragazzo di 18 anni. È molto freddo e chiuso con un passato burrascoso. Vuole stare principalmente solo. L'unica persona con cui sta è Taehyung, il suo migliore amico. JEON JUNGKOOK: ragazzo di 17 anni solare e amante della vita. Vuole s...