capitolo 29

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Pov Jimin

Quando mi arrivò il messaggio da parte di Jungkook, mi trovavo a casa di Tae.
Inseme a quest'ultimo ho passato in rassegna tutto l'armadio in cerca di qualcosa da mettermi... Ma facendo questo non mi sentivo a mio agio.
I vestiti sono solo tessuti che coprono il corpo che ci è stato affibbiato all'inizio della nostra vita...quindi...che importanza hanno?
Noi ,genere umano, siamo così fissati dal nostro aspetto estetico che molte volte dimentichiamo quello che è davvero importante.

Alla fine mi vestii alla meno peggio per questa questione etica
ma correvo un rischio ... E se lui si fosse vestito di tutto punto, avesse prenotato in un ristorante ecc ...?

Alla fine decisi di essere me stesso incrociando le dita.

Il tempo passava ma di Jungkook non c'era traccia...

Alla fine 20 minuti dopo l'ora stabilita sentii suonare il campanello, salutai Tae e scesi le scale .

Quando lo vidi fui molto felice: non era vestito elegantemente e non aveva dei fiori con sé come propone  la società.

Lo guardai e sorrisi.

"Hey. Andiamo?" Mi disse con una voce dolce e genuina.

Io lo seguii e cominciammo a camminare verso luoghi sconosciuti almeno da me.

Alla fine arrivammo davanti ad un modesto edificio con l'insegna "kebabbaro".
Non potei essere più felice e glielo feci capire.
Mangiammo i nostri kebab e poi ci andammo a sedere su una panchina di un parco isolato.

Lui mi guardò negli occhi, mi sorrise e mi baciò
Fu un bacio dolce, pieno di amore innocente e privo di malizia.

"Sai è da una settimana che prenoto ristoranti, che mi compro vestiti eleganti e fiori.
Volevo che questo appuntamento fosse perfetto. Fottutamente perfetto.
Ma poco prima di venirti a prendere ho capito che stavo sbagliando tutto. In tutto il tempo che ci conosciamo ho capito che tu ami la semplicità, la profondità e non l'apparenza .
E anch'io sono così ma mi sono fatto influenzare da quello che la gente "normale" fa.

Ma sappiamo entrambi che la normalità è noiosa.

Quindi ti sono venuto a prendere in ritardo apposta, ho prenotato dal kebabbaro e mi sono vestito alla meno peggio.
Questo appuntamento può anche venire definito indegno dalle persone. Questo appuntamento non era perfetto.
Siamo noi ad averlo reso tale
Quindi Jimin, con tutta la semplicità del mondo , in un parco squallido e malandato ti chiedo: vuoi essere il mio non "normale" ragazzo?"

Il suo discorso mi fece piangere.
Tutto aveva senso
E rispecchiava esattamente il mio pensiero.
Questa fu la prova ufficiale che siamo fatti l'uno per l'altro.
"Si. Voglio essere il tuo non "normale" ragazzo" dissi con le lacrime agli occhi, saltandogli addosso.

Mamma guardami.
Sono finalmente felice.

~end~

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Hola

Spero moltissimo che questo capitolo vi sia piaciuto. Perché per me è molto importante.

Mi piace esprimere il mio parere e i miei ideali attraverso personaggi.
Spero di avervi trasmesso qualcosa.

La storia è finita e voglio ringraziare veramente tutti per il supporto dato via amo tanto tutti.
Ditemi se vorreste che io cominciassi nuove storie o se dovrei dedicarmi ad altro.

Grazie ancora di tutto

~lucy~

I hate you, but I love you/ ~JIKOOK~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora