Pov Jungkook
"Ah sì? Allora non ti dispiacerà se faccio questo" dico avvicinandomi.
Lui mi guarda dubbioso,quasi impaurito di quello che posso fare.
Adesso ho il controllo della situazione. Mi avvicinai al suo viso a gli baciai delicatamente una delle sue soffici guance. Lui arrossì di colpo e io gli sussurrai all'orecchio "sei speciale Jimin. Voglio solo che tu lo capisca. Voglio che tu raggiunga la felicità. Voglio che tutti i pensieri negativi spariscano perché non sono degni di impossessarsi del tuo corpo. Tu non sei quello che cerchi di mostrare. E lo sai benissimo, solo che vuoi convincerti del contrario.
Dimmi pure che mi odi e che non capisco un cazzo.
Ma io, hyung, so leggere gli occhi"
Mi allontanai lasciando il maggiore in uno stato di trans. Quando si riprese mi guardò negli occhi come se lo avessi illuminato.
"Hai ragione. Io non sono questo, giusto? Io sono diverso, non odio il mondo ma ho solo paura di affezionarmi alle persone e poi perderle come è successo con mia madre. Questa è la verità. Grazie Jungkook. Mi hai aperto gli occhi." Gli sorrisi. Ero certo che prima o poi lo avrebbe capito
"Ti voglio bene Hyung"
"Anche io, fratellino"disse.
Fratellino!? Per lui sono solo un fratellino??! Io sto cominciando a sentire qualcosa per lui, credo, e pensavo di essere in qualche modo ricambiato. E invece. Sono solo un fratello ,acquisito tralatro.
"Jungkook tutto bene?" mi chiese
"No, scusa vado in bagno" dico con tono freddo, forse troppo. In fondo che cosa aveva fatto di male lui? Sono io che sono sensibile e stupido perché penso di essere cotto dello Hyung. Cazzo. Sono entrato in un tunnel senza fine.Da poco i nostri genitori si sono sposati e questa sera partono per il viaggio di nozze. Sono felice per loro. Però il fatto è che dovrò stare due settimane a casa da solo con Jimin. Questo è positivo ma anche negativo
Salutammo i nostri genitori e poi, una volta rimasti soli, Jimin mi domandò
"Jungkook perché prima hai reagito così? Ho detto qualcosa di male? È troppo presto per il nomignolo "fratellino" per caso? Se vuoi andarci piano non ti chiamerò così"
Se solo sapesse che per me quel nomignolo è troppo poco"Jimin tranquillo, sul serio. "
"Ok. Scusa ora sono stanco, vado a letto. Buonanotte kookie"
"Notte Jiminie"Mi diressi in camera mia ma non riuscii a prendere sonno. Così stetti un po' al cellulare.
Ormai erano le 2 di notte e sentii delle urla provenienti da camera di Jimin. Quindi corsi come un fulmine e aprii la porta.
Jimin stava facendo un incubo e continuava a urlare e a piangere
"Non andartene" ripeteva continuamente
"Mamma resta con me"
Ora capisco. È ancora molto ferito dalla morte della madre. Chi non lo sarebbe ,d'altronde.Mi avvicinai al letto e gli accarezzai i capelli
"Jimin tranquillo, ci sono io"
Lui piano piano aprì gli occhietti
"Jungkook?"
"Sì"
Si mise a sedere e scoppió in un pianto isterico.
" È da mesi che faccio lo stesso incubo. Ma questa volta è stato molto più reale. Mi manca mia madre Jungkook"
"Lo so, piccolo. Ma ci sono io con te"
E mi stesi vicino a lui. Lui mi abbracciò e affondò la testa nell'incavo del mio collo. Lo sentii annusare. Poi si rilassò completamente e si strinse forte a me. Poi pian pianino regolarizzò il respiro e si addormentó.
Ah quanto mi piace questo piccolo Mochi______________________________________
Ci ho messo veramente il cuore per scrivere questo capitolo. Spero sia servitoDoppio aggiornamento yaaaa
~lucy~
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I hate you, but I love you/ ~JIKOOK~
FanfictionPARK JIMIN: ragazzo di 18 anni. È molto freddo e chiuso con un passato burrascoso. Vuole stare principalmente solo. L'unica persona con cui sta è Taehyung, il suo migliore amico. JEON JUNGKOOK: ragazzo di 17 anni solare e amante della vita. Vuole s...