Back for you {Sequel di Tomorrow}

Capitolo 3

TRAVIS
<<Con la tua macchina?>> domanda Grace camminando avanti e indietro per la stanza.
<<Posso guidare per diciotto ore se è questo che ti preoccupa>> spiego sedendomi sul letto.

Non sono di certo tutte le ore di macchina da fare fino alla Florida a spaventarmi.

<<Siamo in sei Travis>> mi fa notare.
Mi guardo intorno.
Nessuno voleva restare fuori, escludendo me c'erano altri quattro posti.

<<Vogliamo andare tutti da Kelsey>> continua passandosi una mano tra i capelli, frustrata più che mai.

<<Non resto qui>> Josh ci tiene a precisare.

<<Non avevo dubbi>> mormoro sotto voce.
<<Ci serve una macchina più grande>> propone Corin.

<<Posso chiedere a mio zio. Di certo non sarà questo ad impedirci di andare da Kelsey>> dico infine alzandomi dal letto.

Il Travis di una volta avrebbe agito d'istinto e sarebbe partito senza dare spiegazioni a nessuno.
Ma Grace e gli altri non me lo avrebbero perdonato mai.
I rapporti erano un po' meno tesi ed era solo merito di Kelsey. Non volevo buttare nel cesso tutto quello che aveva ricostruito con tanta fatica, senza nemmeno sapere cosa c'era stato prima.

<<Quando partiamo?>> chiede Sean.
<<Stasera>> rispondo subito attirando l'attenzione di tutti.

<<Rifletti un attimo Travis, non possiamo partire stasera. Ci dobbiamo organizzare>> obietta Amber guardando gli altri.
<<Ha ragione>> Grace la appoggia.

<<Io non ci riesco ad aspettare un altro giorno con le mani in mano>> sbotto nervoso.
Mi passo una mano sul viso e prendo un respiro profondo.

<<Il viaggio è lungo e non sappiamo per quanto tempo resteremo lì e soprattutto se riusciremo a trovare Kelsey>> continua Grace abbassando lo sguardo.
È mortificata, sta facendo i conti con la realtà.
Non sarà per niente semplice trovarla.

Una lacrima riga il viso di Grace e Corin si avvicina a lei per abbracciarla.
<<Abbiamo perso Loren, chi mi dice che non succederà lo stesso con Kelsey?>> domanda disperata mentre si asciuga le lacrime.

Il silenzio cala nella stanza, nessuno osa dire nulla.
Nessuno prova a dire parole di conforto, sappiamo tutti che in questo momento servono a ben poco.
Guardo per un attimo Josh e i suoi occhi lucidi mi fanno capire quanto anche lui tenga a Kelsey.
Abbasso lo sguardo e osservo le mie scarpe.

L'affetto di Josh per Kelsey mi spaventa, come mi spaventa l'idea che lei possa provare quello che ha provato con me ma con qualcun altro.

<<Ho un cazzo di déjà vu>> borbotto a voce bassa prima di alzare lo sguardo.

<<Domani mattina partiamo, portate tutto il necessario perché non torneremo fino a quando non avremo trovato Kelsey>> dico prima di uscire dalla stanza lasciando la porta aperta dietro di me.

È strano come alcune cose siano destinate a ripetersi.
Puoi provare ad evitare che accada, ma ti illudi se speri in un finale diverso.
In un modo o nell'altro, le nostre scelte condizionano il destino e questo prima o poi ci si ritorcerà contro.
Siamo il risultato delle nostre scelte e soprattutto siamo stupidi esseri umani che si illudono pensando che esistano le bugie dette a fin di bene.
Chi vogliamo proteggere?
La persona alla quale mentiamo oppure noi stessi?
La verità fa sempre più male rispetto a una bugia, è sempre stato così.
La paura che qualcosa possa finire senza il nostro permesso, ci impedisce di essere del tutto onesti. Con gli altri e con noi stessi.
Ma la verità è che nella vita non c'è tempo per accettare o no la fine di qualcosa.
Finisce e basta.
Sta a noi ricordarla nel migliore dei modi.
Ci affidiamo al destino perché abbiamo paura che una volta fatta la scelta che riteniamo giusta, questa possa rivelarsi sbagliata e non ci resterà altro che accettarne le conseguenze.
Ma la verità è che il destino non prende decisioni al posto nostro, ci dà un'alternativa.
Ogni scelta ha le sue conseguenze e, per stare meglio con noi stessi possiamo continuare a dare la colpa al destino.
Ma prima o poi, quando non riusciremo più a puntare il dito contro qualcuno, ci guarderemo allo specchio e non ci resterà altro che accettare quello che siamo e come ci comportiamo.
Noi, dopotutto, siamo gli errori che commettiamo, le strade che intraprendiamo e i ricordi che decidiamo di lasciare.