Capitolo 13

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TRAVIS

Ho sempre odiato i funerali. 

Non ho mai sentito la necessità di ricordare una persona in quel modo.

Alicia è bianca in volto, ha gli occhi chiusi e le mani poggiate sul ventre, la sua espressione sembra quasi felice. Ed è un controsenso dato che non ha più motivi per esserlo.

Non che da viva fosse felice, anzi.

Mi si stringe lo stomaco mentre la guardo.

E' la sorella di Jorge ma non ha preso nemmeno un briciolo del suo carattere per fortuna.

Resto in disparte mentre si celebra il funerale di Alicia. 

La gente è troppo presa a disperarsi e piangere per accorgersi di me.

Non era la mia ragazza ma non avrei dormito sapendo che non ho potuto salutarla almeno un'ultima volta.

Il mio cervello non fa altro che ripensare a lei come una ragazza che ha chiesto disperatamente aiuto per tutta la sua vita e non lo ha mai ricevuto.

Mi sento in colpa probabilmente.

Nemmeno io sono riuscito a darle l'aiuto di cui aveva bisogno.

La droga l'ha consumata lentamente, fino a farla entrare in un tunnel buio e lungo dal quale non è mai uscita.

Mi piace pensare però, che almeno dopo la morte riesca a vedere la fine di quel tunnel e la felicità che nessuno è riuscito a darle.

Mi asciugo l'unica lacrima che è riuscita a sfuggire al mio autocontrollo, andato a puttane ormai, oserei aggiungere.

Non meritava una vita triste e nell'ombra del fratello troppo concentrato a fare il teppista per accorgersi di quanto stesse male.

Guardo da lontano il Jorge di cui mi ha tanto parlato.

Del fratello che nonostante avesse quegli occhioni azzurri, profondi come il mare, l'ha sempre guardata con superficialità.

Del fratello che nonostante tutto le voleva bene.

La relazione con Alicia è stata strana fino alla fine.

Mi intrigava e il mio unico obiettivo fin dall'inizio era quello di portarla a letto, ma non l'ho mai nascosto e lei non mi ha mai fatto capire di volere il contrario.

Un po' di tempo fa mi ha persino confessato che le piaceva un ragazzo ma che lui era troppo per lei, non si riteneva all'altezza di questo misterioso principe azzurro.

Le piacevo anche io, me lo aveva confessato più di una volta ma io ho sempre provato a cambiare discorso.

Lei non si sentiva all'altezza di quel ragazzo e io non mi sentivo all'altezza di aiutarla.

Non mi sentivo la persona adatta per farlo.

Sono stato un coglione e mi sento in colpa per essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Prima di salire in macchina vedo in lontananza un ragazzo dal volto familiare, riconosco persino la giacca che indossava.

David.

Mi sveglio di colpo e mi guardo intorno.

Sono sudato e ho il respiro pesante.

Mi è capitato altre volte di sognare il funerale di Alicia e ogni volta mi sveglio con lo stomaco sottosopra.

Mi alzo in una frazione di secondi e corro in bagno per rimettere.

Tiro lo sciacquone e mi guardo allo specchio, ho un aspetto di merda.

Back for you {Sequel di Tomorrow}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora