Quando si tratta di scegliere la strada più facile, noi esseri umani siamo esperti.
Preferiamo percorrere la strada più semplice, che il più delle volte è quella sbagliata
Ma la bellezza del traguardo sta nella strada percorsa per arrivarci, che non sarebbe bella se non ci fossero tutti quei maledetti ostacoli.
Non sempre si riesce a superarli al primo tentativo, ma la cosa importante è superarli giusto?
Le strade complicate vanno vissute, vanno sentite e vanno ricordate.
Ci aiuteranno a capire chi siamo e quello che vogliamo. Un giorno.Apro di colpo gli occhi e mi strofino il viso.
Prendo un paio di respiri profondi e mi preparo mentalmente per alzarmi dal letto.
Ho chiesto a Lisa di coprire i miei turni per un paio di giorni.
Mi ha subito chiesto se fosse successo qualcosa, ma non ha insistito più di tanto.
Lo avevo fatto anche io per lei, per una settimana.Mi alzo dal letto per prendere il pc.
Indosso una t-shirt di Travis, l'ho indossata ieri sera sperando che mi avrebbe aiutata per evitare almeno per una notte di avere gli incubi. Ed effettivamente è stato così.
Passo ore e ore a cercare tracce di Loren su internet.
L'avevo vista solo una volta, o meglio, avevo visto una sua foto.
La mia mente torna a due settimane prima, a quando ho scoperto tutto.
Dopo ore di ricerche la mia voglia di arrendermi aumenta sempre di più.
Il mio cuore perde un battito e le mie mani si bloccano sulla tastiera del computer.<<Non ci credo>> sussurro portandomi una mano sulla bocca.
Ho trovato il suo curriculum reso visibile al pubblico da lei stessa, su uno dei tanti siti che offrono consulenze di lavoro..
Cerco il mio cellulare in modo disperato e una volta trovato digito il numero di telefono.
Porto il telefono all'orecchio.
Le mani mi tramano, i miei occhi non fanno altro che guardare la ragazza dai capelli biondi in foto.
Ci somigliamo davvero tanto.
Sento degli squilli provenire dal telefono.
Nessuno risponde.
Riprovo un'altra volta ma nemmeno stavolta ricevo una risposta, così balzo in piedi e indosso le prime cose che trovo.
Non mi resta altro che andare all'indirizzo che ho trovato.Prendo un respiro profondo ed esco di casa.
Non ho mai provato così tanta paura e gioia allo stesso tempo.
Passo dopo passo cammino per la città.
Incontrerò mia sorella per la prima volta. Ancora non capisco come sia possibile conoscere la propria sorella alla mia età.
Passo una mano tra i capelli e prendo un respiro profondo.
La domanda mi viene spontanea. Ma lei è a conoscenza della mia esistenza?La mia faccia perde il suo solito colorito.
Non avevo mai pensato alla possibilità che lei non avesse la più pallida idea di chi sia io.Dopotutto io ho passato diciassettenne anni della mia vita pensando di essere figlia unica.
Arrivo all'indirizzo che ho trovato su internet e guardo l'edificio di fronte a me.
Non è molto alto, anzi, è uno dei più bassi presenti nella città, ma anche uno dei più colorati.
Decido di entrare prima che il mio cervello realizzi quello che sto per fare.Entro nell'edificio e percorro lentamente il corridoio che porta a una scala.
Sento ogni passo, ogni gradino, ogni battito del cuore.
Non mi va di tornare indietro ma non so se voglio davvero scoprire la verità.Mi fermo davanti a una porta e la osservo attentamente.
È l'unica a non avere la targhetta.
Prendo un respiro profondo e suono il campanello.Passano svariati secondi frustranti e dannatamente lunghi.
La porta si apre e il mio cuore sprofonda nello stomaco.
Guardo verso il basso e vedo una ragazza dai capelli biondi.
Mi sembra di guardarmi allo specchio.
I capelli lunghi e biondi.
Gli occhi chiari.
La bocca leggermente socchiusa.
E la sedia a rotelle sulla quale è seduta.<<Loren?>>
La mia voce esce a pezzi, flebile.
I suoi occhi si riempiono di lacrime, che iniziano a scendere lungo le guance lentamente.Lei sa chi sono.
<<Kelsey>> sussurra asciugando le lacrime.
Mi abbasso e la abbraccio, stringendola a me come non avevo mai fatto con nessun altro.
Quel silenzio straziante viene interrotto dal nostro pianto.
Un pianto di gioia e dolore allo stesso tempo.Dopo un paio di minuti trascorsi così, decido di alzarmi.
Entriamo nell'appartamento e mi mostra velocemente la casa.<<Ho sempre saputo che un giorno ti avrei rivista>> afferma sorridendo.
<<Rivista?>> domando confusa.
Che io sappia non ci siamo mai viste.
<<Ti ho vista due volte. Entrambe le volte per pochissimo tempo>>
<<Che sorella maggiore sarei se non avessi provato almeno una volta a vederti?>>Sorrido e annuisco.
<<Voglio sapere tutto di te. Cosa ti piace fare, come sei arrivata qui, come vai a scuola, quali film ti piacciono...>> confessa sorridendo.<<Abbiamo tutto il tempo>> la rassicuro chiudendo la porta dietro di me ed entrando in casa.
<<Sono una piccola stalker, quindi ho indagato. Ho scoperto della tua storia con Travis e della forte amicizia con Grace>> confessa facendomi l'occhiolino.<<Tu... come>> spalanco la bocca incredula.
<<La nonna>> afferma spostandosi leggermente con la sedia a rotelle.Mia nonna era in contatto con Loren?
Ripensai a tutte quelle volte in cui l'avevo sentita parlare al telefono di nascosto.
Tutto torna ora.<<È come se avessi rivissuto tutto quanto da capo. Tu per fortuna però hai fatto delle scelte diverse dalle mie>>
Non riesco a dire nulla.
Quando sto per aprire bocca sento la porta aprirsi ed entrambe ci giriamo verso di essa.<<Noah?>> urlo quasi quando lo vedo.
<<Kelsey?>> urla passando lo sguardo da me a Loren.<<Vi conoscete?>> chiede mia sorella guardando prima me e poi Noah.
<<Sfortunatamente si>> risponde quest'ultimo ridendo.
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Back for you {Sequel di Tomorrow}
RomanceKelsey è stanca delle bugie. Vuole scoprire la verità su Loren e l'unico modo che ha per farlo è lasciare New York e con essa anche Travis. Per quanto possa far male la verità, è disposta a combattere per ottenerla.