Litigio

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Martina'S Pov

Arriviamo sotto casa di Federica, c'è la macchina di Adri parcheggiata.
Scendiamo e Nic suona il citofono.
Si apre il portone e saliamo.
La porta della casa è socchiusa così entriamo. Troviamo Adri e Federica in mezzo a un grande salone con di fronte un divano in pelle nero con Spugna seduto su di esso che appena vede Nico gli corre in contro.
Federica mi sta guardando dalla testa ai piedi e questo mi da molto fastidio ma cerco di stare calma.
Spugna mi viene in contro e lo accarezzo e di conseguenza noto federica che mi guarda schifata. Non ci riesco a rimanere calma, non ce la faccio.

"Scusa Federica ti dispiacerebbe non guardarmi con quella faccia mentre accarezzo il cane del MIO ragazzo grazie"dico sottolineando la parola 'mio'
"È anche il mio" dice

Interviene Nico

"Non più Fede, ora è solo mio"
"Ma..."
"Ne abbiamo già parlato"

Lei non risponde e incrocia le braccia. Va in una stanza e prende tutte le cose di Spugna che si trovano all'interno di un borsone e una cuccia blu e verde abbastanza grande. Butta tutto sul divano.

"Tenete pure tutto, non mi serviranno più" dice con gli occhi un po' lucidi. Nico si avvicina e prende tutto e mettere il guinzaglio a Spugna per poi darlo a me.
Io, Adri,Nico e Spugna staimo per uscire quando Federica parla...

"Comunque io ai concerti di Roma ci sono e non potrete impedirlo" dice
"E se io non volessi?"
"Non puoi privarmi di biglietti che ho comprato"
"Su questo non ha torto Nì" interviene Adri
"E voglio stare con gli altri"
"No questo non lo accetto" dico irritata
"A me non frega se a te non va bene"

Lascio il guinzaglio a Nic per avvicinarmi a Federica anche lei irritata. Nico tenta di fermarmi.

"Scusa ma non resisto" gli sussurro

"Niccolò ti vuoi far influenzare da questa testa di cazzo"

Adesso la ammazzo giuro.

"Come hai detto?"gridro
"Hai capito bene, sei solo una testa di cazzo ruba fidanzati"
"Io non ti ho rubato proprio nulla cicca, sei tu che te lo sei lasciato scappare" dico infuriata
"E testa di cazzo lo vai a dire a qualcun altro" aggiungo

Lei non risponde e mi spinge a terra.

"Non ti conviene provocarmi Lelli"
"A no? E perchè?"dice ironica
"Ora lo vedi" dico prendendola per una gamba per poi farla cadere a terra.

"Ragazze smettetela" dice Adri cercando di calmarci ma senza risultati

Federica mi salta letteralmente addosso e mi tira i capelli. Io grido dal dolore finche Niccolò la tira indietro.

"Non ticcarla!" Le urla contro

Io mi sono stesa del tutto per terra con la testa dolorante, io ho la cute sensibile e questo mi ha fatto davvero molto male in più saltandomi addosso mi ha fatto malissimo anche alla pancia.
Adri si avvicina per aiutarmi. A rialzarmi ma con scarsi risultati. Arriva Nico.

"Piccola alzati" mi dice accarezzandomi la testa.
A un tratto mi prende in braccio e usciamo velocemente dalla casa di quella vipera.
Mi appoggia nel sedile dietro con Spugna che mi lecca una mano.

"Amore ti ha fatto molto male?"
"Abbastanza" dico toccandomi prima la testa e poi la pancia.
"Tranquilla ora passa tutto" dice dandomi un dolce bacio sulle labbra
"Ora ti porto a casa"

Sale davanti e dopo aver salutato Adri andiamo a casa mia. Appena entro in casa mi stendo sul divano,Nico va a sistemare le cose di Spugna poco distanti dal divano, porta le ciotole in cucina e le riempie.
Io mi tolgo la maglia e anche i pantaloni per poi chiamare Nic.

"Amore mi puoi portare un pantaloncino nero e la maglietta grigia che si trovano nel secondo cassetto del comodino di camera mia?"
"Certo piccola"

Torna con tutto me mi cambio rimettendomi comoda sul divano. Nic mi copre con una coperta e si stende affianco a me.

"Mi dispiace per tutto questo"
"Non preoccuparti Nic, l'importante è che tu sia quì ora" dico abbracciandolo.

A un certo punto mi scuilla il telefono e vedo che è papà.

'' ciao amore sono papà"
"Papà! Come stai?"
"Ora non troppo bene. Sono stato a Bari da tua madre"
"Cos'è successo?"
"L'hanno ricoverata per via di quella malattia?"
"Ma posso sapere di cosa si tratta?"
"Cancro..."

Rimango scioccata.

"E...e guarirà?"
"Non lo so,ma lo spero con tutto il cuore"
"Anche io"
"Domani sono da te"
"Davvero? E lasci da sola mamma?"
"Solo per 2 giorni"
"Va bene allora a domani"
"A domani amore"

Appena stacco la chiamata mi fiondo tra le braccia di Nico e lui mi stringe forte.

"Cos'è successo?"
"Mia mamma è in ospedale"
"Cos'ha fatto"

Alcune lacrime mi rigano il volto

"Ti ricordi che ha una malattia?"
"Sì"
"Ecco, quella malattia è il cancro" dico per poi cominciare a piangere come una fontana sul suo petto.

Mi accarezza dolcemente i capelli per tranquillizzarmi e ci riesce in parte.
Ci stacchiamo.

"Ora cosa vuoi fare?"
"Vorrei andare da lei a Bari ma non me la sento di lasciare ora gli studi, voglio finirli una volta per tutte e se riuscirò andrò dopo la maturità"
"Quindi non verrai con me a Lignano?"
"Questo non l'ho mai detto"

Sorride alla mia risposta e mi bacia.

"Sarò onorato di conoscere tuo padre"
"Io non vedo l'ora" dico abbracciandolo.

Il giorno seguente, 21 maggio.

Stasera Nic ha il primo concerto a Roma ed e agitato come sempre.
Apro gli occhi e non lo vedo così mi alzo, vado in sala e vedo Spugna che mi viene incontro.

"Buon giorno anche a te bello" dico chinandomi per accarezzarlo.
"Chissà dove sarà il tuo padrone" dico e lui subito corre verso la porta finestra
"Grazie Spugna" dico sorridendo leggermente

Apro la porta finestra e lo vedo appoggiato alla ringhiera senza maglietta con dei pantaloncini neri e la sigaretta elettronica in mano. Mi appoggio allo stipite della porta finche Spugna corre verso Nico che si gira e mi nota avvicinandosi a me.

"Amore che ci fai qui" dice prendendomi per i fianchi
"Non ti ho trovato a letto così ti ho cercato e Spugna mi ha fatto vedere dov'eri" dico sorridendo

Lui si china verso Spugna e lo accarezza

"Bravo il mio Spugna" dice per poi dargli un bacio sulla testa e lui gli lecca una guancia.
Quanto sino teneri!

Si alza e mi abbraccia. Il sole stava sorgendo quindi decidiamo di sederci sul divanetto che si trova sul balconcino e restare a guardarlo incantati.

PICCOLA STELLA//ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora